In streaming su Zoom, Francesco Renga ha parlato della sua partecipazione al 71° Festival di Sanremo, evento ormai alle porte!
Abbiamo partecipato, insieme ad altri giornalisti, e realizzato così la nostra intervista.
Francesco Renga è uno dei 26 cantanti protagonisti del 71° Festival di Sanremo, in gara con il brano “Quando trovo te” (Sony Music).
Il pezzo di Sanremo
“Quando trovo te”, scritto dallo stesso Francesco insieme a Roberto Casalino e Dario Faini, esplora il concetto di “oblio salvifico”: dimenticare come forma di protezione e come riparo da una vita che spesso ci costringe alla fretta.
Il brano racconta del momento in cui quel ricordo felice, che ognuno di noi tiene nascosto in fondo al proprio cuore come un prezioso tesoro, al riparo dal casino della quotidianità, all’improvviso riaffiora potente nelle nostre esistenze, restituendo loro un senso più profondo e aprendoci gli occhi su una realtà che è migliore di quello che pensiamo.
Francesco Renga al Festival
Francesco Renga ha alle spalle 7 partecipazioni al Festival di Sanremo come concorrente solista in gara, più 1 partecipazione con i Timoria.
1 vittoria nel 2005 con il brano “Angelo” e 2 premi della critica, con i brani “L’uomo che ride” (1991 – Sanremo Giovani) e “Raccontami” (2001 – Sanremo Big).
L’intervista
Posso chiederti qual è il tuo stato d’animo in questo periodo?
È un Sanremo di ripartenza, di “riaccendiamo i motori”. Dopo diversi mesi nel nulla, ritorno a fare il mio lavoro. Siamo in un periodo assurdo, ma questo non toglie nulla al valore simbolico di questo Sanremo. Entrerà nella storia come un Sanremo unico.
Parliamo della tua canzone…
Racconta l’esplosione di un ricordo. Le piccole cose di ogni giorno, a me personalmente, salvano la vita. Uno sguardo, il profumo di una casa…
Ricordi di infanzia?
Ho dei ricordi di infanzia in Sardegna. Da sempre per me la Sardegna rappresenta la vacanza, la famiglia, gli zii, i cugini. Ho i ricordi di mio nonno che mi riempiva una scodella di latte appena munto. Il brano che porto a Sanremo racconta quella cosa lì: di come un ricordo bello rende tutta la giornata più bella.
“Ho i ricordi di mio nonno che mi riempiva una scodella di latte appena munto”
Come è nato il testo?
Avevo appena traslocato, quando è arrivato il primo lockdown. Ero lì in casa con tanti scatoloni e ho trovato i miei diari che scrivevo quando avevo 16-17 anni. Ho trovato fotografie, poesie, ricordi. Tutto questo è stato liberatorio per me ed è l’inizio di questa canzone. Il piacere di ritrovare i ricordi nascosti dentro di me dal casino di tutti i giorni.
Nel testo dici di “essere fuori stagione”. Cosa significa?
Che io mi sento sempre inadeguato. Per me è una costante. Tutta la mia esistenza è sempre stata il tentativo di non sentirmi inadeguato.
Dicevamo “andrà tutto bene”. È andato tutto bene, secondo te?
No! Era un augurio, quando tutto sembrava ancora un film. Non è andato tutto bene, ma forse ce la stiamo cavando. Il fatto di essersi sentiti soli, ognuno a casa propria, ha cambiato un po’ il concetto di inclusione.
Le tue sensazioni nel vedere Brescia deserta?
Durante il lockdown stavo cercando di sollevare gli umori di una città molto spaventata. Si è però anche riscoperta una comunità molto unita.
Sei ottimista o pessimista?
Ottimista, ottimista! Lo sono sempre stato. Il mio sorriso è la bandiera dell’ottimismo!
C’è qualcosa che nascondi?
Ci sono molte cose che nascondo! Nascondo i demoni, i fantasmi…
Cosa ti aspetti da Sanremo?
Non do mai molto peso ai giudizi in generale, perché penso che ascoltare 26 brani in poco tempo non sia facile. Questa canzone va ascoltata e credo che crescerà nel corso delle serate.
Il tuo pensiero sulle cover?
(Il riferimento è al Sanremo condotto da Claudio Baglioni, in cui la serata delle cover fu sostituita da una serata in cui ogni cantante in gara faceva il proprio pezzo in coppia con un ospite, ndr)
Io sono anche interprete e mi fa piacere esprimermi attraverso una cover. Oggettivamente anche fare una volta in più il tuo pezzo, magari con un ospite, sarebbe interessante.
Come ti organizzerai logisticamente a Sanremo?
Mi organizzerò lavorando! Porterò dei libri e dei bellissimi maglioncini per fare le interviste via Zoom! (ride) Perché non lo sai, ma ora sono in mutande! (risata generale)
“A Sanremo porterò dei libri e dei bellissimi maglioncini per fare le interviste via Zoom!”
Un ricordo del 1991?
La voglia di farmi sentire. Che ho sempre mantenuto negli anni. Poi ricordo “Tracce di te” perché la perdita di mia madre mi ha segnato molto. Poi “Angelo”, che segna il mio passaggio da figlio a padre. A quel Sanremo c’erano Ambra e Jolanda.
A chi dedicheresti il Sanremo 2021?
La mia è una canzone di speranza e di felicità. La dedicherei a tutti noi! Abbiamo bisogno di speranza!
Che consiglio ti senti di dare ai giovani artisti?
Di non perdere quella luce, quel fuoco che hanno. Di non perdere quella scheggia di follia che porta ognuno di noi a confrontarci su quel palco. Il rischio è di vivere quella settimana come se fosse fuori dal tempo.
Cosa diresti al Francesco del passato?
Direi che poi le cose arrivano quando devono arrivare e che nessuno ce la può fare da solo, bisogna farsi aiutare. Direi di non avere paura di cercare la felicità. Direi “Sarai un uomo fortunato”, ho tutto quello di cui ho bisogno e anche molto molto di più.
Cosa è rimasto di quel Francesco?
Tutto! Anche i capelli, che non tingo! (ride) Lo dico perché sennò poi le fan… (risata generale)
Uscirà un album dopo Sanremo?
Non ho l’idea di fare un album. Sto scrivendo altre canzoni, ma non ho idee per un album.
Da maggio “Insieme Tour”
Dopo Sanremo, Francesco si prepara a tornare live da maggio con “Insieme Tour”, il tour che lo vedrà protagonista dei principali teatri italiani.
Queste la date al momento confermate: il 14 maggio al Teatro Colosseo di Torino, il 16 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 17 maggio all’Europauditorium di Bologna, il 21 maggio al Teatro Dis_Play di Brescia, il 24 maggio al Teatro Team di Bari, il 26 maggio al Teatro Augusteo di Napoli, il 28 maggio al Teatro Brancaccio di Roma, il 30 maggio al Teatro Verdi di Firenze.
I biglietti per “Insieme Tour” sono disponibili in prevendita su Ticketone e nei punti vendita abituali.
Info su Friends&Partners.
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NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.
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