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Calcoli e fandonie Leonardo Sinisgalli in libreria

Calcoli e fandonie Leonardo Sinisgalli dall’11 febbraio in libreria

collana Novecento.0 diretta daGiuseppe Lupo
cover | Ifix studio | Maurizio Ceccato

Grafica Divina

«Perdonatemi se i fiori stentano ad aprirsi, se l’esplosione è troppo lenta, se le gemme non spuntano. Perdonate il viso duro, lo sguardo ingrato dei miei arbusti. Voi sapete con che acqua ho innaffiato il mio giardino. Devo fare sforzi feroci per rimuovere la zolla troppo arida, devo spingere il seme sotto terra. Non ho avuto una spanna facile. Mi sono contentato dell’ultima aliquota, quella che era rimasta invenduta. E ho sudato per trasportare nuovo humus, per riparare dal vento qualche striscia di terra, qualche aiuola. Tutti voi avete beneficiato di un pozzo d’acqua fertile. Io sono venuto tardi, quando l’acqua era già tagliata e divisa».

VIVIAMO SUI PUNTI O SULLE LINEE DI INTERSEZIONE
DI DUE O TRE UNIVERSI

Calcoli e fandonie fu pubblicato per la prima volta nel 1968 da Alberto Tallone, ad Alpignano, con il titolo di Archimede, i tuoi lumi, i tuoi lemmi! e solo due anni dopo, nel 1970, giunse in libreria modificando nome ed editore. Il libro aveva la fisionomia di un diario politecnico perché radunava una serie di considerazioni scientifiche, architettoniche, letterarie, artistiche, che avevano accompagnato l’ingegnere-poeta negli anni Sessanta, segnati definitivamente dai processi di industralizzazione del Paese. Se la matematica era stata il fuoco grande della giovinezza, i capitoli che qui vi si radunavano rappresentano la brace rimasta ancora un poco accesa, gli ultimi barbagli di una fede inestinguibile, nonostante le incrinature del tempo, l’affievolirsi delle certezze, le pause della memoria. Ed è anche il ritratto di un intellettuale che ha continuato a credere nella modernità come unica via d’uscita per la condizione umana

Leonardo Sinisgalli (Montemurro 1908 – Roma 1981).

È stato poeta, saggista e critico d’arte italiano. Noto come “Il poeta ingegnere” o “Il poeta delle due muse” per il fatto che in tutte le sue opere ha sempre fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica, per la sua versatilità è stato definito “un Leonardo del Novecento” in quanto è stato narratore, pubblicista, direttore artistico, direttore di riviste, come la nota Civiltà delle macchine, documentarista, autore radiofonico, disegnatore. Tra le sue opere recentemente ripubblicate da Mondadori: Furor mathematicus (2019), Tutte le poesie (2020), Racconti (2019). Con Hacca sono uscite le sue Pagine milanesi (2010), prose legate alla cronaca di una topografia culturale e, contemporaneamente, frammenti di un viaggio interiore.

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