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I cortometraggi prodotti dalla Griffith allo Slow Film Fest

Si svolgerà online dal 10 al 15 dicembre la sesta edizione dello Slow Film Fest. Si potrà accedere gratuitamente a tutti i suoi contenuti (proiezioni e incontri) attraverso il link slowfilmfest.stream.

Edizione in streaming, visti i tempi, ma ci sono anche cose che non cambiano.

Grafica Divina

Tra queste la collaborazione con l’Accademia di cinema e televisione Griffith, che in questa edizione sarà presente con una sezione dedicata.

Smart Griffith sarà l’occasione per presentare sei cortometraggi (di cui cinque anteprime assolute) di recente produzione, realizzati dagli studenti dell’Accademia, ma anche per parlare del futuro del cinema e della televisione nostrani. E’, infatti, previsto anche un incontro online, dal titolo Nuove visioni: il cinema che verrà che coinvolgerà agli ex allievi e la docente Cristina Borsatti, e verrà moderato dalla giornalista e scrittrice Elena Torre. L’incontro si svolgerà martedì 15 dicembre alle 18.00 ed è organizzato dallo Slow in collaborazione con l’Accademia Griffith e DaSapere.it, media partner dell’iniziativa.

Giovedì 10 dicembre, verrà “proiettato” Neon Society firmato da Giuseppe Izzo e scritto da Ludovica Tombolini e Andrea Marseguerra. Un altro spazio-tempo nel quale si comunica unicamente attraverso dispositivi elettronici. Gli elementi sci-fi amplificano il tema e la critica al nostro presente è servita.

Sempre nel corso della prima giornata sarà possibile visionare Je ne regrette rien di Erminia Cioffi. Uno sguardo femminile (anche grazie alla penna di Monica Locati) sull’amore e sul suo potere riparatore. In una notte in bianco e nero rischiarata dai lampioni di Trastevere, canticchiando frasi della canzone “Je ne regrette rien” di Edith Piaf, un ragazzo va incontro al suo destino…

Venerdì 11 dicembre sarà la volta de La faccia sporca di Davide Angiuli, firmato da Andrea Corbo. Una riflessione sul binomio lavoro-passione. Un ragazzo è costretto a trascurare la sua passione, lo skate, per un contratto da operatore in un call center. Riusciranno pochi euro l’ora a fargli abbandonare il suo sogno?

Vincitore del Premio al Migliore Attore (Simone Corbisiero) al Festival Internazionale del Cinema Patologico 2020, selezionato nella sezione Best Director al Kingston Film Festival, Ladybug di Carmelo Iacona, Nicola Di Lello e Tiziano Fortunato prende di mira il gioco d’azzardo patologico attraverso Spartaco, un ragazzo di provincia perdutamente innamorato di un’unica slot machine. Il vizio si trasforma in distorsione del reale e in assoluta disperazione. Tra allucinazioni e realtà, il corto si potrà vedere sabato 12 dicembre.

Domenica 13 dicembre, a chiudere questa carrellata di corti ci penseranno Fragile di Francesco Chiarantini e Le Téléphon di Daniel Falappa.

Un bambino gioca con la fantasia, assecondato dal fratello maggiore, che tenta di tenerlo il più possibile lontano dalla realtà che li circonda. Chiarantini contrappone il potere dei sentimenti e la forza della fragilità a esperienze che i bambini non dovrebbero mai fare.

Daniel Falappa, coadiuvato nella scrittura da Federica Curculacos e da Rosaria Della Ragione, ci trasporta all’interno di un amore malato, di una gelosia forsennata, tra urla e litigi domestici. Il tema della violenza sulle donne all’interno delle mura di casa in un unico piano sequenza, attraverso una prospettiva che vi sorprenderà.

Slow Film Fest 6.0 è interamente a partecipazione gratuita, grazie al contributo della Regione Lazio, al sostegno della Fondazione Cinema per Roma, della Cna Roma, ai patrocini dei Comuni di Acquapendente e di Antrodoco e di LegaCoop Lazio, e alla collaborazione e dellacasa di produzione Wuman Visions,di Finca (Festival Internacional de Cine Ambiental), di DaSapere.it e dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith.

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