Home Da conoscere Dario Lustro, pittore di Lucca: “L’arte per comunicare o non impazzire!”

Dario Lustro, pittore di Lucca: “L’arte per comunicare o non impazzire!”

Lo noti subito – sui suoi canali social – che Dario “Lustro” Barsotti, pittore lucchese, porta avanti la sua narrazione con due anime parallele: quella che parla di Arte, la sua ma non solo, e quella che parla del suo io toscano ironico, divertente e divertito.
È toscano, precisamente di Lucca, Dario. E fa il pittore. “Ho partita iva come artista”, dice.
Abbiamo deciso di intervistarlo per capire meglio chi è e cosa fa.

dario lustro pittore di lucca

L’intervista a Dario Lustro

“Il pittore” è la tua professione? O è una passione che coltivi?

Grafica Divina

“Il pittore” è una necessità, “il pittore” è una terapia; si fa arte per un bisogno innato di comunicare o per non impazzire, che poi si possa definire “arte” o meno, credo dipenda dal passaggio che si genera tra chi ne produce e chi ne usufruisce, più che dal risultato estetico e dal riscontro critico e commerciale.
Comunque ho partita iva come artista (sorride, NdR) quindi posso definirmi un “pittore professionista”, benché all’arte io sia approdato da pochi anni sia per urgente necessità, sia per terapia. In quest’ottica colloco anche la passione, l’essere un “amante” dell’arte. Il principio che si debba essere pittori o artisti, non soltanto a Lucca, in un modo libero dagli indirizzi del mercato o dallo stile del momento e sempre nella forma più autentica, qui intendo, senza alcun pudore di mostrare il proprio sentire e i propri limiti.

Quali sono le difficoltà che incontra un pittore a Lucca?

Lucca è una città d’arte, mi piace sempre ricordarlo ogni volta che si fa un ponte tra l’arte e la splendida città in cui sono nato. Sembrerà un’affermazione banale, ma non lo è. Abbiamo un dato di fatto: migliaia di turisti arrivano, da ogni parte, per visitare questo piccolo e concentrato centro che fino a pochi anni fa era quasi sconosciuto al mondo. Non credo che giungano soltanto per i grandi eventi legati al fumetto e alla musica. Queste persone, che si avvicinano alla nostra cultura e alla nostra storia, conoscono la nostra arte meglio di me e soprattutto ne ricercano delle forme nel presente di Lucca. L’arte deve essere tenuta viva, quella classica e antica è ineguagliabile, io ne sono il primo nostalgico sostenitore, ma si devono cercare dei modi per alimentarne di nuova, farla convivere con quella del passato e veicolarla come spinta per quella futura.
Lucca ha tanti bellissimi piccoli progetti, idee che nascono da un individuo, ne contaminano altri, crescono e divengono un piccolo tesoro. Questi progetti andrebbero capitalizzati e dovrebbero poter convivere in sinergia con altri.
Ecco, probabilmente, la maggiore difficoltà che incontrano i pittori a Lucca – e più in generale gli artisti a Lucca – è di riuscire a mostrare le proprie idee, mostrare quelle prima ancora dei dipinti!

dario lustro pittore di lucca

Quali sono i momenti più importanti che ti vengono in mente ripercorrendo la tua carriera professionale dall’inizio fino a oggi?

Non mi vergogno a dire che ho iniziato con le matite colorate, come i bambini, le matite sono divenute aquerellabili, allora sono passato all’acquerello, da questo all’inchiostro di china.
Simultaneamente al dipingere stavo riscoprendo un amore innato per Lucca, ho così provato a illustrarla ed è nata una raccolta dal titolo “Luccaillustrata – quasi poeticamente”, una collezione di oltre 60 temi dal gusto ibrido tra quello retrò di una stampa antica e quello romantico dell’acquerello. Ha avuto un enorme successo ed è stata distribuita nelle librerie, alcuni soggetti sono stati più volte ristampati e sono diffusi a migliaia nel mondo.
Nello stesso tempo cercavo di mapparla con la poesia, perlopiù vernacolare, con il folklore e la storia, così è nato Justinlucca , un “contenitore” di lucchesità, nel quale ho coinvolto e appassionato persone e organizzazioni, creando e partecipando piccoli progetti.
Ho dipinto a olio ma è stata soltanto una breve parentesi, l’immediatezza della pittura acrilica mi era più congeniale per rappresentare un concetto prima ancora che un’immagine. Brevi raccolte, dai tre ai cinque dipinti, un tema unico, forte, importante, libero. Sono iniziate le mostre: personali, collettive, virtuali. Adesso ho un portfolio di dipinti assai popolato che spazia dal figurativo all’astratto, spesso accade che mi coinvolgano in qualche evento o esposizione e ho già pronti dei lavori adatti all’argomento!

Dove affondano le tue radici e dove puntano le tue ali?

“Radici” è una parola che amo. Credo che in un mondo dove tutto è globale, riuscire a rimanere “radicati” alla propria terra sia un gran privilegio. L’essere provinciali è un punto di forza; trovo che ci sia una nuova sensibilità in giro, un gusto volto a riscoprire e valorizzare l’identità delle persone che, private delle proprie origini, sono perse come numeri.
Questo momento funesto ha scardinato tante cose, ha sancito quanto il sistema sia errato e contro natura. Molte persone fanno arte con la fotografia, la poesia, la pittura, il teatro… Lo fanno con il comune denominatore di dare “lustro” alla propria terra.
Probabilmente nell’arte non si potrà inventare niente di nuovo, ma potremo però dare un valore aggiunto che sia personale, focalizzato e attuale.
Quanto alle “ali”, mi piacerebbe spaziare, “volare” su concetti più universali e complessi, cercare di parlare dell’uomo, dell’esistenza, dell’amore, della libertà e del mondo sempre partendo da qui, spiegare il mondo partendo da Lucca. Lucca ne ha il potenziale, io sicuramente meno, ma non è un problema o una scusa per non provarci!

“Ho iniziato con le matite colorate, come i bambini”

Parlaci del tuo ultimo lavoro pittorico: il tema che hai scelto e la tecnica usata

L’ultimo lavoro consiste in una trilogia pittorica dal titolo “Sul pensiero”. Si tratta di tre dipinti astratti di grande dimensione lavorati ad acrilico e stucco su tela. “Pensiero comune”, “Leggiadra complessità” e “Ipotesi al plurale” sono i nomi.
Vi invito ad andarli a vedere a Pietrasanta, dove sono in mostra presso Posto Pubblico, un omaggio ai piccoli e ai grandi esploratori della mente.

Hai qualcosa (evento, mostra) in programma che vuoi condividere con i nostri lettori?

Ho una mostra personale a Lucca, presso la Chiesa di San Benedetto in Gottella in piazza Bernardini, dal 20 maggio al 5 giugno; poi due settimane, date da fissare, presso la Casermetta San Paolino posta sulla cerchia muraria, vicino a Porta Sant’Anna, per esporre due lavori legati alla rievocazione storica oltre ad altri dipinti.
Poi ci sono altri progetti che ora non anticipo ma che comunicherò sui social appena definiti i tempi , tra questi un dipinto che andrà in Germania per itinerare poi in altre nazioni legato a “Pinocchio e la via della fiaba” e patrocinato dalla Fondazione Carlo Collodi.

“…un amore innato per Lucca, ho provato così a illustrarla”

I nostri lettori potrebbero rivolgersi a te nel caso avessero bisogno di…? (Ad esempio: un ritratto…)

Normalmente non realizzo ritratti su commissione a meno che il tema non mi appassioni particolarmente o abbia una sua poetica più generale e meno individuale. Non concepisco la pittura come un esercizio tecnico. Molto probabilmente uno studente in discipline artistiche sarebbe più bravo di me nel rendere a pennello un volto o l’anatomia di un corpo. A me interessano i concetti, questo sì.
Molte volte ho lavorato su commissione, mi è stato richiesto un tema, l’ho affrontato con bozzetti, scritti, sopralluoghi, fotografie e, una volta maturato dentro, l’ho restituito in pittura. Molto dipinti nascono dalla storia di un individuo e se ne può individuare una cronologia nelle note dei vari avanzamenti del progetto: ne pubblico sui social in modo sistematico, è come una forma di diario. Alla fine, il soggetto rappresentato non è esplicitamente il committente, ma un qualcosa di più, la sua traccia, la sua esperienza, delle emozioni in simboli. In alcuni casi il passaggio che si manifesta è visibile, in altri lo comprendiamo soltanto il committente ed io, non necessariamente il quadro ha un gusto che piace a tutti, spesso alla consegna sono scese delle lacrime per l’emozione: è stato impagabile per tutti, me per primo.

Come possiamo contattarti?

Da un po’ ho implementato il portale lustroarte.it Dipinti, installazioni, ambientazioni e relativi contenuti sono pubblicati sul sito dove sono reperibili anche i miei contatti. Ogni dipinto è pubblicato, ne ho acquisito i file in collaborazione con uno studio fotografico specializzato, posso fornire di essi delle stampe d’arte certificate in vario formato.
I progetti più propriamente legati a Lucca sono invece raccolti nel blog Justinlucca.it
Sono abbastanza attivo sui social, in particolare su Instagram @lustrodalucca, che utilizzo nel quotidiano come una forma di output di pensieri vari, non necessariamente collegati all’arte, ma più frequentemente al vissuto.
Non potrei scindere le due cose: vita e arte. Sono consapevole che risulterei più professionale se mantenessi un profilo soltanto lavorativo, ma non significherebbe per me la stessa cosa.

dario lustro pittore di lucca

Perché “Lustro”:

“Lustro” è storia lunga. Ti dico in breve che mi fu detto da un amico, in un momento assai “forte” della mia vita, “Stai lustro”, cosa che significa a Lucca e in tutta la Toscana “Sei conciato per le feste”. E questo era tanto vero quanto inevitabile e necessario in quel tempo.
“Illustrare” peraltro è quello che faccio in pittura e parole e un lustro, quindi cinque anni, l’intervallo che mi ero dato per uscire da quei casini. Tutto qua. Non approfondisco sulle dinamiche!

Prossima mostra:

Mostra personale a Lucca
presso la Chiesa di San Benedetto in Gottella in piazza Bernardini
dal 20 maggio al 5 giugno

DARIO LUSTRO BARSOTTI PROSSIMA MOSTRA

Per seguire Dario Lustro:

Instagram lustrodalucca
Facebook Dario Lustro
https://lustroarte.it/

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Fa - con calma! - la giornalista e la blogger, con un occhio attento alla socialsfera. Gestisce lastanzadelletorture.com dove racconta persone, personaggi e luoghi attraverso le interviste, che chiama scherzosamente “torture”. La Verità è la missione che sta alla base del suo secondo progetto no-fake.it I colleghi la chiamano "l'amica tecnologica", quando li aiuta a risolvere problemi di analfabetismo tecnologico 🙂 Onestà e trasparenza sono i suoi valori.

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