Porzia ritorna da protagonista a Viterbo dopo un’estate piena di successi dal 64° Festival dei Due Mondi di Spoleto all’Approdo Festival internazionale dove ha incantato pubblico e addetti ai lavori. Sabato 16 ottobre alle 21 sarà il Teatro San Leonardo di Viterbo ad ospitare lo spettacolo di Federico Barsanti Signora Porzia ricette per la felicità all’interno della rassegna La Città del TeTrAEdRO In collaborazione con Eta Beta di Viterbo, Cooperativa Sociale Gli Anni in Tasca, TSMREE (Tutela Salute Mentale Riabilitazione Età Evolutiva) e UOSDA (Unità Operativa Semplice Disabile Adulto) della ASL di Viterbo, Assessorato alle politiche sociali del Comune di Viterbo.
Signora Porzia torna in scena a Viterbo
“Sono davvero felice di tornare a Viterbo – dichiara Barsanti – dove so che mi attende un pubblico attento, rigoroso e affettuoso. L’ultima apparizione risale a poco prima della pandemia e mi è rimasto nel cuore: doveroso per me tornare lì per riabbracciare tutti!”.
E l’occasione di incontrare il suo pubblico sarà raddoppiata perché alle 19 Barsanti, sollecitato dalle domande della psicoterapeuta Rossella Tramaglino, presenterà il libro di Signora Porzia “Ricette per la felicità” una vera e propria pratica quotidiana fuori dall’ordinario, libro nato dalla spinta poetica catartica del personaggio che sul palcoscenico agisce attraverso l’inconscio del pubblico.
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“Il 16 ottobre segna anche una data molto importante per noi attori e lavoratori dello spettacolo – continua Barsanti – poiché i teatri potranno nuovamente ospitare il 100% della loro capienza: non mi sembra vero e spero che questo difficilissimo periodo prenda il largo per entrare nei nostri ricordi”.
“Signora Porzia è una maschera e in quanto tale, una presenza e una figura potentissima, ma sarebbe davvero riduttivo definirla soltanto così anche perché lo spettacolo è una vera e propria performance-evento che cambia ogni sera, ed in esso confluisce un po’ di tutto – dalla musica alla danza; dallo sport al teatro di ricerca a quello più classico – oltre chiaramente tanta fatica e sudore perché spingo il mio corpo all’estremo delle forze. E questo – continua – produce a negli spettatori sensazioni che smuovono dentro e al contempo li liberano.”
Ed ogni volta quando Porzia è in scena può accadere di tutto perché non siamo di fronte ad uno spettacolo canonico ma a quello che è stato definito “teatro psico-poetico” una forma di rappresentazione che torna ad avvicinarsi al teatro delle origini in cui chi assisteva usciva trasformato da quello che aveva vissuto e sperimentato.
E del teatro delle origini, del suo significato e su cosa voglia dire fare teatro si occupa “Il piccolo teatro sperimentale” nato nel 1982 dall’attrice Raffaella Panchini e diretto dal 1995 da Federico Barsanti, che ha ripreso la sua attività di corsi e lezioni in presenza e on line per portare avanti la Strategia Poetica, una disciplina artistica creata nove anni fa, da Federico Barsanti frutto della fusione di tutto il suo percorso nel campo delle arti performative e di incursioni personali nel campo della psicologia, della psicoanalisi junghiana e della meta-genealogia.
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