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Opere di Catarsini cercasi: la Fondazione lancia un appello

A.A.A. Opere di Catarsini cercasi. Nata nell’estate del 2020 e presentata ufficialmente in Consiglio Regionale della Toscana all’inizio della scorsa primavera, la Fondazione Alfredo Catarsini 1899 è impegnata nella conservazione e studio della produzione intellettuale ed artistica del Maestro Catarsini e, dopo un’estate di iniziative culturali che hanno animato l’estate versiliese suscitando sempre un notevole interesse, adesso dà il via a un nuovo progetto: la ricerca delle opere fuori circuito del Maestro Catarsini con l’obiettivo di inserirle nel catalogo generale dell’opera dell’Artista, che è in corso di realizzazione.

A.A.A. Opere di Catarsini cercasi

La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ricerca opere fuori circuito del Maestro viareggino per inserirle nel suo catalogo generale in via di realizzazione.
Si tratta di un’impresa particolarmente impegnativa perché Catarsini fu artista assai prolifico, vinse molti premi, partecipò a esposizioni internazionali e nazionali. Per ricostruire la sua parabola artistica, la nipote dell’Artista (e Presidente della Fondazione a lui intitolata), Elena Martinelli, invita chiunque sia detentore di un’opera di Catarsini a segnalarlo scrivendo una mail a info@fondazionecatarsini.com o telefonando al numero 338 1995851.  

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mostra alfredo catarsini a villa bertelli forte dei marmi Elena Martinelli con il ritratto del nonno
Elena Martinelli con il ritratto del nonno

Le informazioni saranno raccolte unicamente dalla presidenza della Fondazione che garantisce la massima riservatezza e discrezione.

Una volta visualizzate e catalogate, le opere potranno trovare ulteriore valorizzazione attraverso l’eventuale prestito ed esposizione – da concordare di volta in volta con i possessori – nelle mostre dedicate all’Artista e organizzate dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899, la prima delle quali è prevista a Lucca nella primavera 2022.

Primi successi

La campagna di ricerca delle opere fuori circuito di Catarsini non è ancora ufficialmente iniziata, ma è bastato far circolare informalmente la notizia dell’iniziativa, che già si registrano i primi successi.

Un collezionista privato ha reso noto di possedere e di mettere a disposizione della Fondazione per le prossime mostre un dipinto di Catarsini risalente al 1924, dal titolo Donne alla fonte (olio su cartoncino telato, 54×47 cm), che è stato catalogato diverrà parte integrante del catalogo generale in via di realizzazione.

Un’altra sorpresa è giunta dal Lazio: il Museo Maca di Anagni (FR) ha acquistato e ha già predisposto il posizionamento permanente di Donna al lavoro che Alfredo Catarsini dipinse nel 1959.

Infine di recente è stata acquisita l’opera Cantiere, un suggestivo e inedito olio su tela di 98×77 cm. dipinto da Catarsini nel 1936, che presto sarà possibile ammirare durante le iniziative espositive organizzate dalla Fondazione Catarsini.

Chi era Alfredo Catarsini

Alfredo Catarsini nasce il 17 gennaio 1899 in una casa della Viareggio vecchia, non lontano dalla cinquecentesca Torre Matilde. Tranne alcuni brevi periodi (come ad esempio un soggiorno parigino nel 1914 durante il quale conobbe Amedeo Modigliani) trascorse tutta la vita nella sua città natale. Nel 1919 ottenne il diploma al Regio Istituto d’Arte di Lucca; in seguito aprì uno studio in una vecchia fabbrica dismessa in un delle zone più caratteristiche di Viareggio, ritrovo anche di altri giovani pittori cresciuti sotto la guida di Lorenzo Viani, che sarà per Catarsini una sorta di guida spirituale.

È del 1929 la sua prima personale a Palazzo Paolina; nelle soffitte del palazzo anni dopo, e fino alla sua scomparsa, allestirà il suo atelier. La sua lunga carriera di artista, che attraversa tutto il ‘900, è costellata dalla presenza delle sue opere nei più ampi e rappresentativi contesti artistici; infatti durante gli anni Trenta partecipò alle mostre organizzate da Filippo Tommaso Marinetti insieme agli esponenti del secondo Futurismo, così come si ricordano la partecipazione al “Premio Nazionale di Pittura Golfo di La Spezia” nel 1933, la mostra personale del 1937 a Bastia e la collettiva, nello stesso anno, alla Palazzina Spagnola di Napoli, la presenza nel 1939 al “1°Premio Bergamo” e alle tre edizioni del “Premio Cremona” (vincendone una), a cui nel 1940 e nel 1941 segue l’esposizione ad Hannover in quanto artista premiato e segnalato.

In quegli anni Catarsini è presente a esposizioni sia personali, sia collettive in tutta Italia; fra il ’40 e il ’50 partecipa per tre volte alla “Biennale di Venezia” (1942, 1948 e 1950) e a cinque edizioni della “Quadriennale di Roma”, dove nel 1948 alla Galleria Po viene allestita anche una sua mostra personale, nel 1951 è a Genova per la “1a Biennale del mare” e di nuovo a Roma nel 1957 con una personale alla Libreria Macchia. Negli anni Quaranta elabora una personale e interessante ricerca denominata “Riflessismo”, che in seguito sfocerà nell’esperienza del “Simbolismo meccanico”.

Dal 1951 fino al 1968 è titolare della cattedra di “Decorazione e disegno musivo” e di “Figura disegnata” all’Istituto d’Arte Stagio Stagi di Pietrasanta. Nel 1971 ottiene la Medaglia d’oro al Salon Babjlone di Parigi per le opere del periodo del “Simbolismo Meccanico”.

Dal dopoguerra inizia la sua collaborazione con quotidiani e riviste letterarie e nel 1968 viene pubblicato il romanzo Giorni neri. Del 1981 la grande personale ordinata da Vittorio Greco a Palazzo Strozzi a Firenze con circa 300 opere. Due anni dopo è la sua città natale ad omaggiarlo con un’ampia retrospettiva e nel dicembre del 1987 il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica dal titolo Alfredo Catarsini, sessant’anni di pittura, curata da Angelo Mistrangelo. Nel 1991 l’ultima antologica aperta nelle sale di Palazzo Paolina a Viareggio, che ripercorse tutto l’iter artistico del Maestro. Catarsini si spense nella sua casa di Viareggio, a due passi dalla Pineta di Ponente, il 28 marzo 1993.

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