Home Da non perdere La musica e Mariotti al TCBO: che festa!

La musica e Mariotti al TCBO: che festa!

Il ritrovo è in piazza Verdi, alle ore 20 di lunedì 21 giugno, giorno che segna la giornata mondiale della musica in coincidenza del Solstizio d’estate.
C’è più di un motivo per festeggiare: la riapertura dei teatri che giorno dopo giorno, si fa sempre meno timida con un ciclo di eventi racchiusi sotto il titolo “L’estate del Bibbiena 2021”, il portico ritrovato e la facciata del Bibbiena completamente rinfrescate e messe (finalmente) in luce dopo un accurato restauro portato avanti nei mesi di zona rossa ma soprattutto l’atteso ritorno di colui che si è fatto le ossa sul podio di questo teatro, forgiandosi tra una partitura e l’altra, sino a spiccare il volo ed essere nominato direttore stabile del teatro dell’opera di Roma.

Stiamo parlando della promessa, mantenutissima, del direttore Michele Mariotti

Nel dicembre 2018, salutava commosso orchestra e pubblico alla fine di una felice produzione di Don Giovanni. Calato il sipario, Mariotti volta le spalle a quella grande famiglia che è il pubblico e l’istituzione teatrale e dopo undici anni, lascia quel luogo ricco di musica e storia che lo ha formato. L’attesa è tutta per lui, per Mariotti e questa è l’occasione giusta per il pubblico di tornare a guardasi negli occhi, sempre nascosti dietro a una mascherina ma non più da uno schermo.

Grafica Divina

Il pubblico è dimezzato, il calore e la voglia di ritrovarsi no. Anzi, molte persone partecipano proprio per dare un segno di ripresa e per vedere chi c’è.

Il pubblico di Bologna, quelle delle serate che contano, si conosce e riconosce dietro sguardi compiaciuti e di ammirazione per il restauro appena mostrato. Non mancano le polemiche: per chi bolognese non è, difficile è capire quanto sia delicata la gestione della piazza che con confina tra cultura e anarchia, piazza Verdi, e che spesso rivela degrado nel centro musicale della città. Abbassate le luci, l’applauso si fa sempre più invitante e appare lui, ciuffo allungato e occhi pieni di gratitudine ed emozione. Tolta la mascherina e salutato il pubblico, conduce l’orchestra in quel repertorio che lo ha reso tra i i migliori giovani direttori al mondo: Rossini.

L’overture di Semiramide, opera seria di Rossini, segna un crescendo di emozioni facendolo trovare totalmente a suo agio con l’orchestra che divertita risponde agli stimoli proposti del direttore. Voltate le pagine di musica italiana, Mariotti affronta Dvoràk, con l’overture da concerto, op. 93, B. 174, Otello, la rende gioiosa e brillante ma incuriosisce la scelta di questo repertorio. Le pagine musicali sono bellissime e oniriche, l’atmosfera tra palco e orchestra diventa fondente.

Il programma che si conclude con la sinfonia n. 2 in Re maggiore, op. 7 di Johannes Brahms, viene interrotto da una pausa prevista, di 20 minuti, che fa riprendere fiato ma inevitabilmente fa crollare la tensione emotiva e di concentrazione.

L’attacco della terza proposta in programma non è dei migliori, manca il supporto della parte strumentale che, senza nulla togliere all’orchestra del teatro Comunale di Bologna, non eccelle nel sempre delicato, reparto degli ottoni. Mancano colori e le loro sfumature fra le note ma non per questo la prova di Mariotti, e il suo attesissimo ritorno, risulta meno convincente. Nonostante gli applausi incessanti, il maestro non si concede per il bis. E’ grato e i suoi occhi lucidi lo dimostrano ma è evidente che, e anche il prepotente caldo estivo non lo supporta, questa serata lo abbia provato.

Al comando di questa orchestra lo rivedremo sicuramente, nel mentre tutti noi di Dasapere.it facciamo i migliori auguri per in nuovo incarico nel teatro dell’opera della città eterna. La ricca rassegna dell’Estate del Bibbiena prosegue con la ripresa dell’allestimento di Bohème, ultima replica il 12 agosto, produzione dei record e vincitrice indiscussa del premio Abbiati per la migliore produzione, sempre diretta da Mariotti, del 2018. Regia di Vick e cast, partendo dal direttore, totalmente rinnovato.

Il 7 luglio un’iniziativa rivolta alle giovani promesse con il direttore Marco Boni e Sinfonica Next che vede l’orchestra della scuola dell’opera del teatro Comunale di Bologna, alle prese con Bruch e Schubert.

Altro ritorno atteso quello di Riccardo Frizza, in programma il 14 luglio che con l’orchestra del teatro Comunale di Bologna affronterà Beethoven, Mozart e Brahms.

La sera seguente, il 15 luglio, Alberto Malazzi dirige Nicoletta Mezzini (al pianoforte), il coro e l’orchestra del teatro Comunale di Bologna, proponendo un viaggio fra Rossini, Liszt, Gounod e Beethoven.

Gli eventi in programma non finiscono qui perché quella del teatro ritrovato del Bibbiena, sarà una lunga e bellissima estate.

Articolo di Susanna Alberghini

Crediti Andrea Ranz

Foto in evidenza skillandmusic.com

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