La Versiliana dedica al Maestro Ennio Morricone il concerto inaugurale del 41° Festival
Marina di Pietrasanta (LU) _ Si aprirà con un concerto dedicato al grande Maestro Ennio Morricone il 41° Festival La Versiliana. Domenica 12 luglio alle 21.30 le più belle pagine musicali composte dal più amato e geniale compositore che ha segnato la storia del cinema, risuoneranno nel grande Teatro della Versiliana per il primo grande evento con cui il celebre e storico Festival darà ufficialmente il via alla sua 41° stagione di spettacoli, dibattiti mostre ed eventi.
Il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti, di concerto con Massimo Martini consulente artistico del Festival e la Fondazione ORT, hanno voluto dedicare il primo evento del Festival – che vedrà protagonista l’ensemble di archi “ORT Attack” dell’Orchestra della Toscana – al grande Maestro, la cui scomparsa ha commosso il mondo del cinema, della musica e non solo.
“L’addio al Maestro Morricone, ultimo grande compositore che ha emozionato generazioni con le sue colonne sonore – commenta Massimo Martini, consulente artistico del Festival La Versiliana – ci ha immensamente addolorati. Con lui se ne va uno straordinario interprete della nostra contemporaneità, che è riuscito a far sognare tutto il mondo, trasformando in musica immortale le più profonde emozioni dell’animo umano”.
“Rendere omaggio al Maestro Morricone nel primo grande concerto della Versiliana che proporrà proprio le più celebri musiche da film – aggiunge il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti – ci è sembrato un doveroso tributo a un artista geniale che lascia in eredità al mondo intero un patrimonio musicale di immenso valore.”
Il programma del concerto (con ingresso libero fino a esaurimento posti – info 0584 265757) propone una carrellata delle più belle colonne sonore che hanno fatto la storia del Cinema, aprendo la serata con l’omaggio a Ennio Morricone, come lo ricorda nelle sue parole Nazzareno Carusi, consigliere con delega artistica della Fondazione ORT: “La gentilezza, la naturalezza, la spontaneità, l’umiltà e quasi la ritrosia che dimostrava erano incredibili a fronte d’una grandezza da gigante evidente per chiunque. Trasformava in note ed armonia qualsiasi cosa. La sua fantasia era un compendio di storia della musica e intorno c’era un’immane mole di lavoro. Inconfondibile. Come ogni genio che racchiude dentro sé il mondo che è stato prima e quello intorno a lui, e così intravede il nuovo che arriverà in futuro.”