Annalisa Minetti, Mario Biondi &
C.
Il nostro tempo (progetto Nemico invisibile)
(Olé Artist / Artist First)
Ed ecco un altro importante progetto musicale legato all’emergenza che stiamo vivendo come alla solidarietà per chi è più fragile: stavolta si tratta addirittura di un progetto collettivo, e si potrebbe scrivere… “a puntate”. Sotto il nome di “Nemico invisibile”, chiaramente riferito al Covid-19, Mario Biondi, Annalisa Minetti e Marcello Sutera hanno pensato di dare il via a una serie di brani inediti pubblicati mese per mese in digitale con incassi in beneficenza.
E il primo brano del progetto s’intitola “Il nostro tempo”, che vede proprio protagonisti Biondi, Sutera e la Minetti per aiutare l’Auser, associazione di volontariato e promozione sociale che in questo periodo molto sta facendo per le persone più anziane, quelle più fragili e più sole. Quanto incassato dal pezzo fra l’altro sarà rendicontato ufficialmente dal presidente dell’Auser stessa, Enzo Costa: e non solo riguarderà gli incassi di downloading o streaming del brano, diritti d’autore ed eventuali donazioni aggiuntive, ma anche la monetizzazione delle visualizzazioni del clip sul canale Youtube del progetto e il ricavato dalla vendita di T-shirt dedicate all’iniziativa, che raffigurano “l’albero della vita riflesso”, immagine degli organi umani della respirazione. Poi, nel giro di qualche settimana, “Nemico invisibile” lancerà un nuovo inedito con protagonista Gino Vannelli.
Ma per ora siamo a “Il nostro tempo”, che accanto ai tre protagonisti succitati vede in azione anche Dodi Battaglia, Gaetano Curreri, Petra Magoni, Jean-Paul Maunick degli Incognito e il rapper Andrea Callà; assieme a vocalist, musicisti e altri artisti e tecnici prestatisi alla sua realizzazione. Il pezzo, scritto da Biondi, Minetti e Veronica Brualdi, arrangiato da Sutera e realizzato ovviamente agendo ognuno al proprio domicilio, è una lettera in musica che gli autori definiscono “piena di slanci verso il futuro, generata proprio per dare speranza e amore a tutti in questi momenti di difficoltà universale”.
Ed Enzo Costa ha dichiarato: “Ringraziamo infinitamente questi grandi artisti, che hanno deciso di scendere in campo con il loro talento per sostenere chi come l’Auser si impegna per essere vicina ai tanti anziani così duramente colpiti, in più modi, dagli effetti della pandemia”.
“La musica è un linguaggio che sa superare qualsiasi barriera” ha detto il grande chitarrista ex-Pooh Dodi Battaglia, il più grande chitarrista rock della storia italiana: “E inoltre sa entrare in comunicazione con la parte più profonda e sensibile delle anime; è importante dunque sfruttarla ad alleata, in certe situazioni, e per me lo è da sempre proprio anche per divulgare al meglio la solidarietà”.
Fa eco a Dodi Mario Biondi: “Essere presenti e attivi nel dare a chi ha bisogno non è solo un dovere, per me è principalmente un piacere; dare è un’attitudine che fa bene, credetemi”. E Annalisa Minetti sottolinea: “La mia esperienza di vita, per prima mi ha permesso di capire in fretta quali siano le cose importanti davvero; e in momenti come questo non posso fare a meno di sentire la responsabilità d’intervenire, di far qualcosa; credo che agire nel sociale per gli altri sia un valore assoluto”.
Anche Petra Magoni ha commentato la sua partecipazione a” Il nostro tempo” con parole pesanti: “Un progetto collettivo lo desideravo da tempo per dare a tutti un messaggio d’unità, sensibilità, attenzione agli altri; certo noi sappiamo fare solo musica, ma conta donare quanto si è capaci di dare, con le migliori intenzioni e senza protagonismi”. Lo conferma Andrea Callà, alias M.C. Calla: “Comunque è un privilegio, dare un contributo. Troppe persone si trovano in difficoltà estrema con questo virus e le sue conseguenze anche sociali; dobbiamo aiutarci l’un l’altro, per rialzarci più forti di prima”.
E infine ci piace citare il commento di Curreri, leader degli Stadio: “Gli anziani sono la nostra memoria storica, e il Covid li sta decimando. Auser è un’organizzazione nella quale la protagonista è la persona ed in cui la persona è risorsa per sé e gli altri: a tutte le età. Dunque sposare la loro causa e affiancarla, è stato doveroso; oltre che molto bello”.
La canzone, che canta di non arrendersi, evoca cieli azzurri, sottolinea la saggezza degli anziani e si chiude con una preghiera per una rinnovata pietà verso gli altri e tornare a quando l’unico contagio sarà un bel sorriso, contiene anche una parte rappata per giungere al meglio ai giovanissimi. È un testo molto chiaro che dice “È ora di dire stop all’odio, stop all’ego, negativo porta negativo non so se mi spiego”, con tanto di successivo incitamento a non contravvenire alle indicazioni degli scienziati, “Faccio la mia cosa nella casa e nella casa io ci resto: con un unico pretesto, che finisca presto”.
“Nemico invisibile” ha profili ufficiali su Facebook e Instagram, oltre che su Youtube.
Articolo di: Andrea Pedrinelli