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Ospite del nostro format musicale Denise Faro

DENISE FARO“Intrappolata”
Per chi riusciva a dare una svolta alla propria vita, un tempo si diceva “ha trovato l’America”. Per Denise Faro, il modo di dire si sposa alla perfezione. Oggi i giovani talenti italiani non hanno molti sbocchi per esprimere al meglio le loro peculiarità: per Denise, questo non è mai stato un limite, semmai uno stimolo per andare oltre. Dopo aver mosso i primi passi della sua carriera su suolo nazionale con esperienze teatrali in Giulietta e Romeo di Cocciante e High School Musical della Disney, l’artista romana ha deciso di compiere il grande salto. Oltre se stessa, oltre i confini, oltre oceano. Nonostante la giovane età, Denise risulta essere la prima e unica italiana ad aver preso parte al famoso TvShow“La Academia”, una competizione canora che ha visto nascere alcuni dei più grandi artisti latini in terra messicana. Da lì, il passo in Cile è breve e la vittoria del “Festival di Viña del Mar” (2012) la consacra un’icona pop.La voglia di crescere, di mettersi in discussione, l’hanno condotta fino a Los Angeles, città simbolo del sogno americano: per andare ancora una volta oltre.    Nella città degli angeli – dove vive in pianta stabile  – Denise ha avuto modo di conoscere Sharon Stone, in quanto entrambe madrine di un’organizzazione no profit: Building Peace Foundation che si pone lo scopo di costruire scuole e ospedali in Siria: l’attrice ci mette la sua popolarità, Denise la voce, cantando agli eventi benefici. Ha amicizie in comune con Sean Penn, e potrà raccontare ai nipoti di essere stata a cena a casa sua. Lei però non sogna ad occhi aperti. Ha i piedi ben piantati per terra, e nonostante queste esperienze statunitensi esaltanti, cova sempre in cuor suo il desiderio di riconquistare il Paese natio. E il destino sa essere ironico. Dove incontra una leggenda del rock italiano, grazie al quale ha l’opportunità di dimostrare le proprie qualità ai propri connazionali? A Los Angeles ovviamente!Conosce Vasco Rossi per caso a un evento losangelino. C’è subito sintonia: da qui parte l’idea di aprire le date milanesi di Vasco niente meno che allo stadio San Siro di Milano per le date del tour del rocker dello scorso giugno. Scaldare 120 mila persone per due sere consecutive, avrebbe fatto tremare le gambe a chiunque: non a Denise. E il sogno si avvera.La “riconquista” della madre patria passa ora per un nuovo brano.Intrappolata è il nuovo singolo, pubblicato in doppia versione (italiana e spagnola) e realizzato in collaborazione con l’etichetta italiana 8P Management. Scritta e composta da Denise insieme alla cantautrice colombiana Ana Casalett (vincitrice di un Grammy), incisa e prodotta tra Los Angeles e Miami ed infine masterizzata a New York, la canzone rappresenta perfettamente il momento che sta vivendo l’artista. Tutti vengono a Los Angeles per trasformare in realtà le loro aspirazioni, ma per farlo bisogna in primis superare gli ostacoli, che possono intrappolarti come in una gabbia. Con questo brano Denise dimostra che non bisogna arrendersi, e andare oltre. E la sua vita è qui a dimostrarlo. 

-Quando hai iniziato a fare musica?

Grafica Divina

Da piccolissima, ho una registrazione di quando avevo 8 anni mentre cantavo la primissima canzone scritta da me!

-Con quali artisti sei cresciuta?

Non ho mai avuto un idolo in particolare, sono sempre stata affascinata dalle singole canzoni, quindi passavo dai BSB a Kelly Clarkson, per poi arrivare a Pink e tornare a Vasco (hehe)

-Come nasce la tua musica? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?

La mia vita personale o di chi mi è attorno, mi piace partire da un’emozione, da qualcosa di speciale e poi costruire una storia attorno, a volte la pura e semplice verità raccontata dal mio punto di vista, altre quello che la mia immaginazione vorrebbe succedesse.

– C’è un’esperienza musicale che ti ha segnato in particolar modo?

Credo ce ne sia piu di una, ogni volta che ho iniziato una nuova “avventura” sono cresciuta molto e ho fatto tesoro dell’esperienza. Dalla prima volta che mi sono esibita su un palco, all’Arena di Verona con Giulietta e Romeo, fino a San Siro aprendo i concerti di Vasco, passando per le esperienze in Messico, in Cile e negli States, tutto mi ha aiutato a “costruire” l’artista e la persona che sono oggi.-Vivi a Los Angeles, come mai questa scelta? 
Amo questa cittá, adoro essere circondata da artisti di ogni tipo e di ogni nazione, qui hai occasioni che non potresti averne da nessun’altra parte nel mondo, in piú per qualche strano motivo è stato un mio sogno fin da quando ero piccolissima, e dico strano perché non sognavo Hollywood e le stars, ma solo e semplicemente la cittá.
-Che differenze trovi nel panorama musicale italiano e americano per i progetti nuovi?
in questo momento abissale, magari mi sbaglio, perché non vivendo in Italia é difficile avere un quadro completo di quello che sta succedendo, ma per quello che sono arrivata ad ascoltare, mi sembra che la musica di questo momento sia “tutta uguale” o “una copia” di qualcosa che non ci appartiene.Qui negli USA nascono i trend che poi vengono copiati nel resto del mondo, ultimante anche in Latino America, ma in Italia stiamo perdendo il senso della NOSTRA MUSICA ed è un gran peccato perché noi eravamo “i cantanti” agli occhi del resto del mondo.

-Di cosa parla la tua nuova avventura musicale?

Descrive o forse racconta dal mio punto di vista la vita di un’artista, di quell’artista che per seguire i suoi sogni si lascia tutto alle spalle, che cade mille volte e si rialza mille e una. Vivendo in questa cittá ti scontri con tante dure veritá, ti rendi subito conto che hai bisogno di dare il 200% per avere almeno una piccola possibilità di riuscire ad arrivare da qualche parte. Molti si arrendono subito, altri ci provano ma si perdono per strada e solo i più forti -e ad essere onesti, anche un po’ fortunati- ce la fanno.-Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Li adoro, trovo che sia il modo migliore per sorpassare tutte quelle regole che “l’industria” ha deciso per noi, e a farci conoscere ed apprezzare per chi siamo veramente.Certo il “toccare con mano” il proprio pubblico è sempre un’altra cosa, ma il web e i social ti fanno arrivare in posti impensabili e ti rendono parte di una società che non ha colori o confini.

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