Ci sono libri sulla cucina giapponese e poi esce quello che per il recensore sarà il libro di riferimento su questo argomento anche per le meravigliose fotografie che lo corredano (solo per quelle il prezzo di € 29.00 pare irrisorio).”Washoku. L’arte della cucina giapponese” scritto dallo chef Hirohiko Shoda per la Giunti Editore (320 pagine) parte dal termine “washoku” con cui si indica il cibo e la cultura dell’alimentazione giapponese, compresi gli aspetti sociali e spirituali che riguardano l’arte del servire, la concezione del rispetto, della convivialità, dell’accoglienza e le regole legate all’etichetta e allo stile di vita.
Oltre all’infinita varietà degli ingredienti freschi, delle tecniche di cucina e dei metodi di cottura.Per chi ha la fortuna di visitare il Giappone noterà palesemente come il washoku comprenda anche tutti i fattori connessi all’organizzazione, alla cura della presentazione e al rispetto del cibo. In questo prezioso libro scopriremo molti degli ingredienti della cucina giapponese poco o meno conosciuti in Italia e oltre alla spiegazione delle varie tipologie della cucina (e cottura) giapponese troveremo la filosofia e le tecniche oltre alle molte ricette e preparazioni, non solo sushi, ramen, ormai noti a tutti, ma anche dashi, wagyu, wagashi non avranno più segreti.
Un’occasione unica per conoscere da vicino le sfumature di questa arte che ha conquistato l’Occidente e che l’UNESCO ha riconosciuto patrimonio culturale immateriale dell’umanità.Diviso in sezioni (dalla tipologia di coltelli alle varie sezioni del washoku della cucina giapponese – sushi, sashimi, dashi, mushimono, nabemono, yasai to tofu, tamago, hassun, kome, men, ramen, agemono, yakimono, wagyu, nimono, wagashi – per poi finire allo street food e alla composizione di un bento). Il saggio è corredato da un prezioso glossario.
Articolo di Luca Ramacciotti