Il grande lucernario, il nuovo libro di MariaGiovanna Luini
Il grande lucernario non è solo Umberto Veronesi, nella buffa esternazione di una paziente, nel nuovo libro di MariaGiovanna Luini il grande lucernario è l’autrice stessa, che si rivela in un caleidoscopico gioco di luci.
L’immagine del medico tutto d’un pezzo, arroccato su un piedistallo di superbia, si infrange in mille pezzi di fronte al medico Giovanna Gatti, la cui forza è nella fragilità, il cui potere è nella certezza di non sapere mai abbastanza.
È un memoire coraggioso quello che si apre agli occhi, e al cuore, del lettore, il memoire della donna e del medico, che abitano la stessa mente e lo stesso corpo: la donna curiosa che esplora ogni ambito dell’esistenza e il medico che tenta di fare lo stesso, schivando gli attacchi della scienza ufficiale che non conosce ancora (o lo conosce e per questo lo teme) il valore dell’integrazione dei saperi.
L’energia che tutto permea e sopra ogni cosa l’energia dell’amore in tutte le sue declinazioni illumina i racconti di MariaGiovanna Luini, quelli che ti strappano un sorriso e quelli in cui le lacrime ti annebbiano la vista, racconti sospesi tra vita e morte, o al di qua e aldilà del velo, per dirlo con parole care all’autrice: un velo che non separa solo due dimensioni dell’esistenza che sovente e con estrema poesia si toccano, ma piuttosto avvolge con delicatezza il dolore e le emozioni che inevitabilmente annientano al solo nominare il cancro.
Eppure non è la malattia la protagonista di questa storia, né il medico, né la medicina, protagonista assoluta resta la vita, la ricerca del senso dell’esistere, il coraggio e la sfrontatezza nonostante la paura.
Nel tentativo, riuscito, di mostrare che ogni viaggio ha un senso, purché sia profondamente e in modo autentico, il proprio.
Il grande lucernario
MariaGiovanna Luini
Mondadori
Articolo di: Cinzia Ciarmatori
