Abbiamo incontrato Silvia Volpi, scrittrice che si occupa di comunicazione, appassionata di parole.
Qui di seguito un estratto dell’intervista pubblicata su lastanzadelletorture, sito di interviste a persone e personaggi
Quando ti chiedono “Che lavoro fai?” cosa rispondi?
Dico che lavoro con le parole, quindi che scrivo libri, tengo corsi di scrittura, di comunicazione, invento, scrivo, ideo e progetto dei format mirati alla valorizzazione di un territorio, un tema o un brand.
Sei appassionata di parole?
Sì, tantissimo.
Che tipo di formazione serve per svolgere la tua professione?
La professionalità di oggi è stata acquisita nel corso del tempo e di tante esperienze lavorative, sempre attinenti alle parole e alla comunicazione. Inizio un po’ di anni fa, quando mi sono avvicinata al giornale, un quotidiano, giovanissima e lì si è aperto un mondo. Non è solo la scrittura di un articolo, è entrare nelle vite degli altri. Sono stati molti anni e di grande formazione, sono diventata giornalista, mi sono occupata di un giornale sotto vari aspetti e ampliato le mie competenze. Poi si sono aggiunti altri due step. Uno quello della scrittura narrativa: volevo raccontare, guardavo e osservavo, ho frequentato una scuola per il romanzo e corsi di narratologia, i miei libri hanno cominciato a essere pubblicati. L’altro la PNL: ho cominciato a frequentare corsi per avere l’opportunità di fare coaching e la possibilità di formare, di entrare nella comunicazione di relazione.
Il filo conduttore? O, se vogliamo, la parola chiave?
La parola chiave è “comunicazione”. Sia come intrattenimento puro, sia per raccontare cose accadute, ma anche comunicazione fra più persone.
Qual è la difficoltà più importante che incontri nello svolgimento della tua professione?
Raggiungere il cuore delle persone, del lettore. Più che una difficoltà, è una sfida. Sembra semplicistica questa cosa che dico, ma è un lavoro che richiede conoscenze e voglia di mettersi anche dall’altra parte. A volte ci si riesce, altre volte meno.
Cosa ti chiedono le donne che si rivolgono a te?
La richiesta molto sentita è di scrivere l’autobiografia. Mi sono accorta che ci sono storie meravigliose da raccontare, diventa un laboratorio di scrittura in cui vengono fuori storie di tutti i generi, a volte anche complicate.
Puoi contattare Silvia se…
.Ti incuriosice il percorso pre-parto di scrittura
.Hai bisogno di migliorare le relazioni in campo lavorativo e nella vita personale
.Cerchi un progetto creativo per valorizzare un tema, un territorio, un brand
I due gialli di Silvia:
Alzati e corri, direttora
Il silenzio dell’erba
La versione integrale di questa intervista è su La Stanza delle Torture di Cinzia Donati
Dove possiamo trovare Silvia Volpi
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