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In libreria NeuroMesmerismo di Paolo Vocca

Uscito per edizioni Mediterranee NeuroMesmerismo, manuale operativo di fascinazione e magnetismo di Paolo Vocca. Incontriamo l’autore per saperne qualcosa in più.


Cos’è il Neuromesmerismo, quando lo ha incontrato e quali sono i motivi che l’hanno convinta a scriverne? 

Grafica Divina

Non l’ho “incontrato”, ma l’ho creato. Infatti Neuromesmerismo è un neologismo, che antepone alla parola mesmerismo (che fa storicamente riferimento alla fascinazione e al magnetismo) la particella “neuro”. Ciò perché sono proprio i più recenti studi neuroscientifici a rivalutare l’efficacia della fascinazione e del magnetismo. Nel metodo che ho inventato, peraltro, fascinazione e magnetismo non sono a sé stanti, ma entrano a far parte di un “processo” in cui la parola non è bandita, ma ha una funzione fondamentale. proprio per questo definisco il neuromesmerismo una forma di comunicazione evoluta, perché fa lavorare in sinergia la parola, lo sguardo, il gesto e il tocco;

Il Neuromesmerismo è una forma evoluta di comunicazione, che serve a mettere in contatto la nostra volontà, le nostre intenzioni, col corpo. Infatti l’ostacolo principale che incontriamo quando vogliamo porre in essere un cambiamento, è che il nostro corpo si “rifiuta” di obbedire agli ordini della volontà, resiste al cambiamento. Come mai? Per la semplice ragione che non parliamo al corpo col suo linguaggio, ma pretendiamo di ottenere tutto con le parole…mentre il linguaggio che capisce il corpo è fatto soprattutto di sguardi e di gesti. E il neuromesmerismo è una forma di comunicazione che traduce le parole in sguardi e gesti.

Mi sono deciso a scriverne perché ho sperimentato in prima persona, nella mia attività di mental coach, che è uno strumento rapido ed efficace per aiutare gli altri, e noi stessi, a risolvere problemi e raggiungere obiettivi.

La scoperta dei neuroni specchio a cosa ha portato?

La scoperta dei neuroni specchio ci ha fatto capire il meccanismo con cui interpretiamo le emozioni, le sensazioni e le intenzioni di chi stiamo osservando: il nostro cervello, prima ancora che si attivi la consapevolezza di ciò che stiamo osservando, attraverso i neuroni specchio fa una “copia interna” delle emozioni e delle intenzioni espresse dall’interlocutore (e infatti tendiamo a mimare le espressioni di qualcuno che sta ridendo, o soffrendo, senza rendercene nemmeno conto). L’implicazione importante di questa scoperta è che possiamo utilizzare questo meccanismo a nostro vantaggio, poiché siamo in grado a nostra volta di trasmettere più efficacemente e velocemente uno stato d’animo o un’intenzione a chi ci sta di fronte…e non con le parole, ma con lo sguardo e i gesti;

In che modo le parole possono curare?

Le parole possono davvero curare perché si è scoperto, attraverso le neuroscienze, che parole di speranza, empatiche, rassicuranti, motivanti, innescano gli stessi meccanismi dei farmaci. E in questo modo si trasformano da semplici simboli, o suoni, in vere e proprie sostanze chimiche che modificano il cervello di chi soffre. Si è scoperto infatti che un certo tipo di parole, ma anche di gesti e rituali, attivano le stesse vie biochimiche di farmaci quali l’aspirina, o la morfina.

La cosa ancora più affascinante, seguendo la logica, è che è più giusto affermare che sono i farmaci ad attivare le stesse vie biochimiche delle parole: le parole, infatti, sono nate prima dei farmaci!

Il Neuromesmerismo in che modo può facilitare la vita delle persone?

Il Neuromesmerismo può facilitare la vita delle persone perché è il modo più semplice, e rapido, di connettere la nostra mente con le emozioni, le sensazioni e le azioni, trasformando una semplice intenzione, o desiderio, in un atto concreto. perché l’unica certezza è che se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo fare (e non semplicemente pensare o immaginare) qualcosa di diverso. Come diceva Einstein “Follia è fare sempre le stesse cose aspettandosi risultati diversi”.

Questo metodo non è uno scimmiottamento di antiche e folkloristiche esibizioni di presunti maghi, ma contiene strategie e tecniche mutuate dal pensiero sistemico, dal problem solving strategico, dalla filosofia costruttivista e dalle moderne teorie sulla pragmatica della comunicazione umana;

E cosa ha cambiato nella sua?

Nella mia vita di avvocato penalista e mental coach, di formatore e consulente, di problem solver strategico, il neuromesmerismo ha rappresentato una svolta incredibile. Mi ha consentito infatti di essere un comunicatore molto più efficace, attraverso l’uso sapiente degli sguardi e dei gesti. E i miei clienti, soprattutto, riescono a risolvere problemi e raggiungere obiettivi con una facilità disarmante;

Cosa vorrebbe per questo libro?

Per il mio libro vorrei che fosse non solo letto, ma soprattutto “usato”. Non contiene, infatti, semplicemente un nuovo “sapere”, ma soprattutto un nuovo “saper fare”. Nella mia pluridecennale attività di ricercatore di “tecniche efficaci di cambiamento”, ho scoperto che le cose che funzionano hanno sempre tre caratteristiche: a) sono semplici; b) hanno una procedura; c) hanno delle istruzioni. E questo saggio sul neuromesmerismo rispecchia queste tre caratteristiche: è facile da leggere, vi è illustrata minuziosamente una procedura, ci sono istruzioni ed esercizi per ogni singolo passo. Quindi mi auspico che sia usato proprio come un manuale, un libretto delle istruzioni, dato che è figlio del motto che governa la mia vita: ESCOGITO ERGO SUM!

Intervista di: Cinzia Ciarmatori

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