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Natale, WWF: il Decalbero 2022

Decalbero 2022. Dicembre è arrivato e il clima natalizio inizia a farsi sentire. C’è chi sta per preparare l’albero e gli addobbi, chi inizierà a pensare al cenone della vigilia o farà programmi per la notte di Capodanno e chi si dedicherà alla scelta dei regali. Una cosa è certa, diventeremo dei super-consumatori rispetto agli altri giorni dell’anno: i rifiuti, infatti, durante questo periodo aumentano in media del 30%. Bottiglie, confezioni, carta da regalo, nastri, fiocchi, saranno probabilmente gettati via il giorno di Natale. Anche lo spreco di cibo, i viaggi, l’energia per illuminare tutto a festa rischiano di contribuire ad alzare drammaticamente l’impronta ambientale del Natale.  

Decalbero 2022

Ma ognuno di noi può scegliere uno stile di vita più sostenibile anche durante le feste, seguendo gli eco-consigli del WWF con il Decalbero di Natale 2022 che raccoglie 10 spunti green.

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natale in versilia cinzia donati
  1. ALBERO DI NATALE SÌ MA SOSTENIBILE! Se in casa hai già un albero sintetico, l’opzione migliore è continuare ad usarlo per più tempo possibile. Acquistare alberi finti dai mercatini dell’usato può essere un’altra opzione a basso impatto. Se invece non ami l’usato, allora è meglio preferire un albero vero all’albero finto, acquistandolo da un vivaio. Da scegliere sono gli alberi coltivati localmente e venduti con radici nude o con zolla che assicurano alla pianta una durata prolungata. Le specie più indicate sono l’abete rosso, abete bianco, ginepro, corbezzolo, alloro, pungitopo, melograno o un agrume. Per farlo durare più a lungo, bisogna fare attenzione a tenere l’albero lontano da fonti di calore e innaffiarlo regolarmente. Sarebbe inoltre meglio tenere l’albero in casa per non più di 10 giorni e a temperature non troppo elevate (così risparmiamo anche in bolletta!). Finite le feste cosa fare? Per non far morire l’albero, evitiamo di farlo passare dai 19°C del salotto agli 0°C esterni: è necessario qualche giorno in una zona intermedia (una veranda o in un garage illuminato). Se disponiamo di spazio esterno, possiamo tenerlo ancora per qualche anno in un vaso molto grande così da assicurarci un bell’albero “a km 0” per i successivi Natali. Se abbiamo scelto l’abete, dobbiamo considerare che è un albero che cresce molto e mal sopporta il caldo e la siccità e quindi con grande difficoltà si adatterà ad un giardino o un terrazzo in città, possiamo però riportarlo presso il vivaio dove lo abbiamo acquistato, oppure ad associazioni cittadine che si occupano di ripiantarlo in zone idonee. Attenzione! L’albero non va assolutamente piantato autonomamente in natura perché rischia di arrecare un grave danno al patrimonio genetico dei nostri boschi. Qualora il nostro albero non sia sopravvissuto alle feste, ricordiamoci di portarlo all’isola ecologica, dove potrà essere trasformato in compost.
  2. DECORAZIONI RICICLATE, NATURALI E DUREVOLI. Le decorazioni natalizie possono diventare un tripudio di plastica glitterata che di solito finisce in discarica dopo qualche anno. Piuttosto che acquistarne di nuove, organizziamo uno scambio di decorazioni natalizie con gli amici, sarà un momento divertente e gratificante per riutilizzare ciò che abbiamo già e creare nuovi look per la casa. Si può anche dare un’occhiata in un negozio vintage per pezzi unici e intramontabili oppure, riunire amici o familiari per creare insieme decorazioni natalizie fai-da-te. Per esempio, possiamo realizzare ghirlande colorate ritagliando vecchie carte e cartoncini da legare poi con lo spago. Oppure, facendo una passeggiata nei giardini o nei boschi possiamo cogliere da terra dei rametti, foglie colorate, ghiande e fiori secchi e utilizzarli insieme a bucce essiccate della frutta (ad esempio arance e mele) per realizzare dei bei centri tavola o decorare l’albero. Tutte queste decorazioni naturali, se conservate bene, possono durare anche anni. Ti stupirà vedere quanto la natura si conservi!
  3. ILLUMINARE MENO E MEGLIO = PIÙ RISPARMIO. Data la difficile situazione politico-sociale e ambientale che stiamo vivendo, c’è chi teme che quest’anno il Natale possa essere più buio, con meno illuminazioni dentro e fuori le mura domestiche, a causa dei rincari. Esiste un modo per illuminare l’albero, la nostra casa, il giardino o il terrazzo in modo più sostenibile. Per gli esterni, scegliamo luci dotate di un pannello fotovoltaico: 4-6 ore di sole sono sufficienti per averne 8-12 di luce! Albero e presepe teniamoli accesi solo la sera e con luci a led, e ricordiamoci di spengerli quando usciamo o andiamo a dormine. Inoltre, diciamo addio alle batterie tradizionali, quelle ricaricabili durano in genere da 2 a 5 anni e possono essere ricaricate centinaia di volte. Questi piccoli accorgimenti ci faranno ridurre il consumo di energia, senza rinunciare all’atmosfera natalizia.
  4. NON SAI MAI COSA REGALARE A NATALE? Ecco un’idea originale: regala un po’ di futuro. Scegli una delle proposte WWF per questo Natale: il tuo regalo sarà, per chi lo riceve, l’augurio di un mondo più ricco e pulito in cui vivere. Fra le idee antispreco che troverai sul sito sostieni.wwf.it, all’interno della sezione Pandagift, ci sono la borraccia con il logo del Panda, la pratica shopper per evitare le buste di plastica e l’utilissima lunch box. Partecipando alla campagna WWF “A Natale mettici il cuore”, poi, quest’anno potrai scegliere di non limitarti a mettere like alle tenere immagini di animali che vedi sui social, ma di metterci il cuore per davvero e sostenere i progetti a tutela delle specie in pericolo con un’adozione paper free.
  5. CONFEZIONI CREATIVE. Evitiamo le solite confezioni regalo, perché la maggior parte di esse non può essere riciclata (es. carta velina, carte plastificate o glitterate, buste metallizzate). Consideriamo l’uso di iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette che non utilizziamo, ecc. Potrebbe essere divertente anche addirittura senza involucro: possiamo nascondere i regali non incartati in casa per una divertente “caccia al regalo”. È possibile anche realizzare confezioni regalo riutilizzabili (in Giappone è una vera arte che si chiama furoshiki) con l’utilizzo di scampoli di stoffe, foulard e vestiti che non usiamo più… oltre ad ottenere un pacco elegantissimo, è un modo per non sprecare la stoffa avanzata.
  6. REGALI IN BARATTOLO FAI DA TE. Proviamo a realizzare dei regali personalizzati all’insegna dell’autoproduzione e del riciclo creativo. La nostra cucina, ad esempio, è piena di prodotti di recupero o scarti che possono essere valorizzati diventando dei nuovi preparati a costo zero, riducendo anche gli sprechi. Con le bucce, i gambi, le foglie e i semi di molti prodotti che acquistiamo si possono realizzare conserve, dolcetti, infusi, frutta candita o al miele, salse, semi da sgranocchiare, spezie, polveri da utilizzare in cucina e ortaggi sott’olio. Possiamo sbizzarrirci con le ricette, poi confezioniamo il tutto riutilizzando i barattoli di vetro che abbiamo a casa, una bella etichetta di carta scritta a mano e componiamo dei graziosi cestini da regalare.
  7. REGALIAMO ESPERIENZE. Tendiamo spesso ad accumulare oggetti e le nostre case sono sempre più piene, con il risultato che ci manca spazio. È ora di cominciare a regalare esperienze da vivere in compagnia invece che oggetti. A Natale potremmo creare nuove tradizioni familiari sostenibili, passando anche del tempo con i nostri cari. Tra le idee ci sono il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o la piantumazione di un albero per simboleggiare il valore della natura. Puoi scaricare l’applicazione SEEK di iNaturalist, che permette di identificare e scoprire di più sulle specie locali, aiutando gli scienziati a monitorare la biodiversità globale. Le vacanze di Natale sono una buona occasione per organizzare un viaggio. Ma non sempre è necessario andare oltreoceano per scoprire luoghi unici e magici. Sono disponibili tantissimi itinerari di mobilità dolce per scoprire le località raggiungibili con il treno, in bici o con bellissime camminate per tutti i tipi di escursionisti, più o meno esperti. Ricordiamoci che il contatto con la natura abbassa i livelli di ansia e stress, con effetti molto positivi sulla salute.
  8. TAVOLA SOSTENIBILE E FANTASIOSA. Iniziamo dalla tovaglia: una bella tovaglia di cotone o lino è da preferire alle tovaglie usa e getta di carta o, peggio, di plastica. Non preoccupiamoci se non ne abbiamo una abbastanza grande: l’effetto mix and match è molto cool. Stesso discorso vale per i tovaglioli e le stoviglie, come insegnano gli esperti di home decor, nessuno ci vieta di utilizzarli uno diverso dall’altro. Per un giorno di festa come il Natale, rispolverate il servizio bello, quello della nonna o della vostra famiglia ed evitate le stoviglie usa e getta. Sebbene quelle di plastica dovrebbero essere “in via di estinzione”, sono ancora reperibili. Se proprio non potete farne a meno, scegliete quelle certificate come compostabili così da gettarle nell’organico. Di fatto però utilizzare i classici piatti e bicchieri, nonché le posate, tradizionali consente di avere una tavola più raffinata e formale, perfetta per le feste. Se non abbiamo stoviglie ereditate, perché non acquistare un servizio vintage di seconda mano oppure chiederlo in prestito ad un amico? Per il segnaposto usiamo spezie ed erbe aromatiche e per un tocco di luce calda alla tavola possiamo mettere qualche candela in cera naturale certificata.
  9. NATALE TRA GUSTO E SOSTENIBILITÀ. Per rispettare l’ambiente a tavola anche a Natale, prova un menù biologico, con prodotti locali, di stagione e poca carne. Antipasti, primi, secondi e dolci: nella tradizione italiana esistono piatti vegetariani in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ad esempio, carpacci di verdure, risotti e paste fresche agli agrumi, gnocchi, cannelloni ripieni, tantissime varietà di legumi per zuppe, insalate, polpette e involtini, tempure, sottoli ed essiccati croccanti da realizzare con moltissimi ortaggi, funghi o frutta secca. Il pesce va bene ma solo quello giusto! Puntiamo su specie di stagione e meno conosciute ma altrettanto saporite e a basso impatto ambientale (e spesso anche meno care!). Possiamo farci aiutare dalla guida pescesostenibile.wwf.it. Dunque, no per il momento a pesce spada, salmone, gamberi tropicali, bianchetti (piccoli di sardine, alici e alacce), anguilla e le sue larve, merluzzo bianco, nasello o baccalà, no a sogliola e cernia. Sì invece a sugarello, zerro, tonnetto alletterato, tombarello, lampuga, triglia di scoglio e sardine e acciughe ma solo se provenienti da Mar Ligure e Tirreno. Vanno bene anche i molluschi come vongole, cozze e ostriche. Inoltre, facciamo attenzione ad acquistare le quantità di cibo giuste, senza eccedere, e conserviamo bene quello che avanza per ridurre gli sprechi. Infine, per brindare? Offriamo vino e bollicine rigorosamente bio. Possiamo anche creare dei cocktail sfiziosi a spreco zero: gli scarti di cucina, come bucce della frutta e della verdura, oltre alle spezie, possono essere utilizzate nell’acqua e negli alcolici per offrire cocktail e bevande gustose e aromatizzate. Infine, anche l’acqua in bottiglia andrebbe evitata, visto l’altissimo consumo che se ne fa in queste occasioni e di conseguenza i molti rifiuti che si producono. Usiamo bottiglie di vetro con l’acqua di rubinetto lasciata decantare qualche ora. In alternativa si possono andare a riempire le bottiglie alla casa dell’acqua più vicina (si risparmia anche!).
  10. OUTFIT E MAKE-UP STILOSI MA ECOLOGICI. L’acquisto di un vestito nuovo da indossare solo una volta per le feste è da evitare, dato l’enorme problema dei rifiuti dell’industria della moda (considerando anche che le paillettes – spesso un must in questo periodo dell’anno – sono dannose per l’ambiente). Per fortuna, oggi ci sono tante opzioni più ecologiche, sia che si tratti di investire in un marchio sostenibile, sia di acquistare di seconda mano o vintage. Il nuovo trend è infatti il preloved, capi usati, ma in perfette condizioni che, invece di finire in discarica, vengono rimessi sul mercato a prezzi bassi. Oltre ai negozi fisici, sono tantissime le app in cui è possibile vendere, acquistare o scambiare usato. Un’altra opzione è quella di affittare un abito, il fashion renting, per creare look con meravigliosi abiti couture e accessori che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo desiderato. Di fatto si tratta di allungare la vita di capi e oggetti, senza rinunciare al look e al divertimento. Per il make-up quella della sostenibilità non è solo una tendenza, ma una necessità nata da una presa di coscienza diffusa. Scegliamo cosmetici all’interno di materiali riciclati e riciclabili, pensati per essere differenziati facilmente, o ancora meglio dentro imballaggi ricaricabili. Un nuovo trend sono i cosmetici solidi e “nudi”, ovvero venduti senza una confezione attorno. Oltre a prestare attenzione al packaging, è importante anche scegliere prodotti a base di ingredienti di origine naturale e con gli irrinunciabili glitter colorati ma di origine vegetale, privi di plastica.
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