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Emma: “Sbagliata ascendente leone”

“Sbagliata ascendente leone” è il titolo del docufilm che da oggi 29 novembre in esclusiva è disponibile su Prime Video. Colonna sonora del progetto è il brano “Sbagliata ascendente Leone” scritto dalla stessa Emma con la collaborazione di Alessandro La Cava e Francesco Catitti anch’esso disponibile in streaming e digitale.

“Sbagliata ascendente leone”

Il docufilm nasce da un’idea di Emma e dal suo bisogno di raccontarsi e raccontare la sua verità, le motivazioni delle sue scelte professionali o della sua vita privata, artistiche e quotidiane, spesso al centro di polemiche e pregiudizi.
“Sbagliata ascendente Leone” ha come sfondo la malattia di Emma, spesso richiamata per dare un senso, una giustificazione a ciò che l’artista ha dovuto suo malgrado accettare, subire, ma che al tempo stesso le ha dato forza e grande coraggio. Il suo è anche un resoconto sincero della donna che con tutte le sue fragilità deve condividere con l’artista una condizione di grande difficoltà e trovare il coraggio di fare scelte con assoluta determinazione. Quindi un ritratto inedito di Emma; donna di grande talento dentro e fuori dal palco.

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Spesso per questo suo modo di porsi schietto e sincero anche sul palco ha subito parecchie critiche. Le scelte personali o artistiche derivate anche dalla malattia che Emma ha reso pubbliche con lo scopo di abbattere pregiudizi ed ignoranze sono state oggetto di critica, dura polemica, di giudizi negativi proprio da parte di quelle donne per le quali lei stessa nonostante tutto ancora si batte. Ecco che nel film scorrono immagini dei “Live” di Emma che non ha mai smesso di schierarsi dalla parte delle donne. Attraverso lo spettacolo si batte per l’indipendenza femminile o con determinazione contro la violenza sulle donne. Ecco la gratitudine nei confronti di quel pubblico che le da l’opportunità di esprimersi di manifestare il suo talento di poter anche dare voce a chi per avversa condizione non l’ha. Un viaggio dunque tra le diverse fasi del percorso artistico di Emma Marrone che l’hanno resa l’artista e la donna che oggi è umanamente anche dopo aver subito dure prove.

Emma non evita di esibire le sue fragilità di donna artista. Il docufilm infatti mostra impressionanti immagini di pianto da stress dopo un concerto; viceversa momenti di scaramanzia prima dello spettacolo. Sfumature che Emma mostra con naturalezza e con grande sincerità e che fanno comprendere con quanta serietà professionalità e determinazione l’artista si dona al suo pubblico fino all’esaurimento in cambio del consenso e del dovuto riconoscimento. Quel riconoscimento e quel consenso che arrivano alla donna fino al punto che anche in situazioni serie come in quelle da lei vissute Emma non rinuncia ad esporsi per le donne, a collaborare ad iniziative come quella di donare i suoi capelli per realizzare parrucche per quelle donne che sotto terapia i capelli li perdono; per far si che non si sentano private della loro femminilità; che non rinuncino a vivere anche in situazione dolorose. Lei racconta di non aver abbandonato il suo pubblico e le persone del suo staff durante una fase critica di ritorno della malattia, dando così un segno di grande responsabilità, poiché erano già state fissate le date di un importante tour.

Questo film sapientemente diretto dal duo registico Bendo (Lorenzo Silvestri e Andrea Santaterra) ha richiesto due anni e mezzo di riprese e non manca di evidenziare scene di normale quotidianità, di convivialità di condivisione e di amicizia della cantante con persone che godono della sua stima che viene generosamente ricambiata. Non potrebbe essere diversamente con Emma! Emma ha scelto di vivere liberamente, sinceramente e coerentemente con i suoi principi e se tutto questo secondo i ben pensanti significa vivere dalla parte sbagliata, sicuramente lei sceglierà di vivere dalla parte sbagliata. Non mancano anche i ringraziamenti e i ricordi con importanti persone dello spettacolo dalle quali Emma dice aver a sua volta imparato. La profonda gratitudine nei confronti di Maria De Filippi con la quale tutto e cominciato. La stima e l’amicizia reciproca. L’incontro con Franco Battiato e con Vasco Rossi nel recente concerto di Imola.
Dichiara Emma: “Ho scelto di vivere la mia vita in movimento, sotto brillanti luci colorate e sempre a ritmo di musica. Sono pronta a condividerla tutta anche quando la giostra si ferma e le luci si spengono, ma la musica resta sempre”.

Articolo di: Ugo Negrini

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