“Qualcosa di Marcio”: il musical dei musical per la prima volta in Europa 9 e 10 luglio Teatro Comunale – Ferrara
Chiude la X edizione del Summer Musical Festival quello che si può definire un musical nel musical: “Qualcosa di Marcio (Something Rotten)”, che sarà in scena per una prima europea sul palcoscenico del Teatro Comunale di Ferrara il 9 e 10 luglio.
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Qualcosa di Marcio (Something Rotten) è prodotto da BSMT Productions in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e vede la regia di Mauro Simone, la direzione musicale di Shawna Farrell, le coreografie di Gillian Bruce e l’orchestra dal vivo diretta da Maria Galantino.
Le traduzioni delle liriche e del libretto sono a cura di Franco Travaglio; ad interpretare le vicende dei fratelli Bottom e dell’iconico Shakespeare sono i giovani artisti della BSMT, l’Accademia di Musical di Bologna diretta da Shawna Farrell.
Uno spettacolo divertente scritto da Karey Kirkpatrick e John O’Farrell con le musiche originali di Wayne Kirkpatrick che ha debuttato a Broadway nel 2015 e che non ha mai attraversato l’Oceano fino a oggi.
“Qualcosa di Marcio” è una storia geniale perché gli intrecci delle opere Shakespeariane, che fanno da sfondo al racconto, si mescolano con le dinamiche della vita dei due fratelli scrittori.
Nel 1590 i fratelli Nick e Nigel Bottom cercano disperatamente di scrivere una commedia di successo, ma sono bloccati nei lori insuccessi, nell’ombra di quella rock star rinascimentale nota come “Il Bardo”, niente di meno che William Shakespeare. Nick, disperato, chiede aiuto ad un indovino locale, nipote del famoso profeta Nostradamus, il quale predice che il futuro del teatro prevede il canto, la danza e la recitazione perciò Nick e Nigel decidono di scrivere il primo musical al mondo.
Ma tra l’eccitazione del successo e la volontà di battere sul tempo il famoso rivale, i due si ritrovano a portare in scena un Musical che si rivela un terribile flop e che li porterà in esilio fino in America dove potranno esportare questo nuovo e deleterio genere teatrale!
“Qualcosa di Marcio” è davvero stravagante, energico, ma soprattutto divertente, con numeri cantati e ballati travolgenti: “niente è così straordinario come un musical”!
Mauro Simone, che firma la regia, ha deciso quindi di lavorare su due diversi piani di ascolto, il musical infatti è ambientato nel 1590 e gli autori hanno preso spunto da tutte le opere scritte da Shakespeare, per esempio nella scelta dei nomi dei protagonisti, mescolando epoche diverse e anticipando temi che Shakespeare scriverà solo più avanti; nello stesso tempo ci sarà il vissuto quotidiano dei due fratelli. Per legare insieme i due piani, il regista ha deciso di ambientare lo spettacolo al Globe Theatre, che verrà utilizzato sia come punto di riferimento per far capire al pubblico l’epoca storica rinascimentale londinese, sia come luogo di ambientazione per tutte le scene d’interni, solo pochi elementi scenici caratterizzeranno i diversi ambienti dei personaggi, proprio come avviene anche oggi negli allestimenti del Globe. Il teatro nel teatro: da una parte gli attori che declamano le battute sul palco del Globe e dall’altra la vita reale dei personaggi. Un musical ambientato nel passato, ma straordinariamente moderno nei dialoghi e nei temi affrontati.
Dal punto di vista musicale, Shawna Farrell ha lavorato a 360° perché “Qualcosa di Marcio” è ricchissimo di generi: si spazia dal canto tradizionale del menestrello che apre il racconto, al rap fino al pop rock, senza tralasciare i grandi temi romantici come nel duetto I Love the way con melodie splendide accompagnate dal suono degli archi e i grandi cori tipici del musical alla Schönberg e Boublil.
Tutto il musical è divertente, leggero, prende in giro se stesso e culmina nel numero finale con un gran pot-pourri musicale delizioso e assolutamente spettacolare.
Questo susseguirsi di numeri musicali uno dietro l’altro rende lo spettacolo, anche dal punto di visto coreografico, molto ricco e pieno di energia con gli attori impegnati in grandi esibizioni Broadway-style e con diversi numeri di tip tap.
I performer sono sempre in movimento e il ritmo, la velocità e, soprattutto, la coralità sono davvero fondamentali per questo spettacolo. Tutto è mescolato con spirito e intelligenza con un’incredibile varietà di citazioni che rendono il musical irresistibile. Per Gillian Bruce una sfida meravigliosa perché il copione riesce a prendere in giro il mondo del musical ma allo stesso tempo lo loda.
Gli attori devono avere una vena comica molto forte: l’ironia e lo spirito giusto sono fondamentali per cogliere appieno l’essenza di ciascun numero.