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La mostra di Mario Tarantino dal 3 agosto a Lido di Camaiore

34 opere scelte tra tutta la produzione artistica di Mario Tarantino in mostra a Lido di Camaiore alla Galleria Europa dal 3 al 13 agosto.
Mario Tarantino, in vita, non ha mai organizzato mostre personali: questa è senza dubbio una particolarità della mostra in programma a Lido di Camaiore. Si tratta infatti della prima esposizione in assoluto delle opere di questo artista: disegni, oli su tela, tecnica mista collage + dipinto, scelti dalla moglie Rosanna Galbiati.

mostra di mario tarantino a lido di camaiore Mare in Testa
Mare in Testa

Chi era Mario Tarantino

(La biografia che riportiamo fedelmente qui sotto è scritta dalla moglie Rosanna Galbiati: è l’appassionato racconto della vita dell’artista, il cui “abito era la solitudine”)

Grafica Divina

Mario Tarantino è nato a Milano nel 1935.
Ha trascorso gli anni della guerra e della prima adolescenza a Trieste e a Montelupo Fiorentino. Una volta ritornato a Milano, ha sempre vissuto in questa città respirando la sua cultura e i suoi problemi.
Impiegato in un’agenzia pubblicitaria, per diversi anni è stato assegnato alla galleria d’arte aperta in Corso Vittorio Emanuele, non lasciando però trapelare con nessun collega la passione che da sempre nutriva per la pittura e a cui dedicava il suo tempo libero. Carattere schivo e riservato, fin dai primi anni si era cimentato da solo con colori e pennelli, senza nessuna guida.

Raggiunta l’età della pensione, ha eletto come sua patria Viareggio coinvolgendo anche me in questa scelta.

L’amava talmente che ormai non avrebbe più potuto vivere lontano: era il mare la sua compagnia, il suo respiro.
Sì, perché anche qui, come nella grande Milano, il suo abito era la solitudine: solo in questo modo poteva cogliere particolari quasi impercettibili: rivelati da un bagliore inaspettato e sfuggente.
Riservato, ma attento agli altri, sempre gentile e generoso, aveva però una vita interiore tutta sua che racchiudeva in se stesso per poi esprimerla sulla tela. La sua sensibilità era così affinata che scendeva a profondità che lasciavano sconcertati e al tempo stesso aveva la delicatezza di un bimbo.

mostra di mario tarantino a lido di camaiore Autoritratto IV
Autoritratto IV

Quando si andava a Firenze, restava inebriato davanti alla grandezza delle sue opere. Inebriato ma anche con una sorta di disagio. Forse anche per questo non amava visitare altre città, nemmeno Venezia di cui avvertiva il fascino. Diceva che per viaggiare a lui bastava l’atlante.
Il suo grande svago erano i mercatini di antiquariato: solo per quelli ritornava a Milano, scappandone subito via.
Con le cose antiche, sovente abbandonate, sentiva un’intima rispondenza che diventava protezione, ricerca, vera e propria passione. Non di rado gli capitava di ascoltare in questi oggetti una voce fraterna al suo animo. Per questo li guardava con rispetto anche quando erano solo abbozzi, tentativi maldestri. O erano lavori umili come le statuine del presepe, testimonianza di un mondo contadino perduto, sulle quali restavano gli occhi di chi le aveva lavorate e le mani che avevano cercato la forma, il movimento, l’espressione: anche in questi poveri artigiani, verrebbe da dire casalinghi, sentiva vibrare la stessa tensione interiore, una volontà di fissare quello che stava loro attorno, di portare all’aria ciò che lo sguardo aveva portato dentro.
Dopo la ricerca, incominciava molto spesso il lavoro “di restauro”: senza gli attrezzi adeguati, con una pazienza certosina e poteva protrarsi molto a lungo, aggiustava e restituiva a nuova vita quello che aveva trovato.

mostra di mario tarantino a lido di camaiore Il Rimprovero
Il Rimprovero

Dopo la visita ai Navigli, rientrava a Viareggio come nella sua casa: era un figlio adottivo di questa città, un viandante che qui aveva trovato il suo alloggio. Respirava la sua vita, ma la vita che entrava nei suoi quadri era sempre quella che abitava dentro la sua mente, accesa di colori intensi e composta in una chiarezza ordinata, imbevuta dello stesso silenzio che circondava la sua persona. E come la sua persona, solitaria.

Non fu mai sfiorato dal desiderio di farsi conoscere, di uscire allo scoperto pur continuando a nutrire la sua passione in una continua ricerca.

Viveva in solitudine, senza scambi, senza le piacevoli conversazioni che nutrono l’animo e la mente.
Osservava però i quadri dei pittori che gli erano congeniali e con schiettezza stabiliva nei suoi quadri un dialogo con loro, chiaro, palese: quasi sempre è evidente il Maestro ma nello stesso tempo si impone la diversa ispirazione. Non mancano gli esempi che si possono trovare.
Quello più forte è per me il quadro che rifà la “Benedizione dei morti del mare” di Lorenzo Viani: qui non c’è traccia della grande personalità: dopo essersi imbevuto di questa sofferenza e di questo studio, riporta la tragedia in una dimensione contemporanea, la attualizza con il suo sentire.

mostra di mario tarantino a lido di camaiore Il Grande Dolore
Il Grande Dolore

Li amava i suoi quadri, pur conoscendone i limiti e la triste fugacità, proprio come contemplava i lavori dei madonnari che sulla passeggiata offrivano ai passanti immagini e colori che nel giro di poche ore sarebbero svaniti. Anche loro fratelli in questo strano inspiegabile bisogno di comunicazione, aperto e segreto al tempo stesso. Anche lui sapeva di doverli abbandonare al tempo. Eppure li custodiva, li sceglieva, li proteggeva e infine li ha consegnati come presenza che nonostante tutto resta, come messaggi di un’anima che nonostante tutto si offre all’ascolto, chiede di essere ascoltata.
Guardandoli ora, mi vien da pensare a quei dipinti antichi che mani anonime e anche inesperte in tempi molto lontani avevano lasciato su muri poi ricoperti da altre vicende e altre storie. Anche in questo incontro può vibrare l’emozione di una scoperta: un pellegrino che in questa terra è passato da straniero. Ora però offre il suo silenzio avvolto in colori di pacificante riflessione, di incantevole quiete.

Rosanna Galbiati

mostra di mario tarantino a lido di camaiore rosanna galbiati
Rosanna Galbiati

La moglie di Mario Tarantino, insegnante di lettere in pensione, appassionata di arte. Ha rivolto i suoi interessi alla medicina e alla filosofia orientale. Come si legge dalla biografia in quarta di copertina del suo libro “Asana di Van Gogh”: “Nel contempo ho approfondito la conoscenza dei Fiori di Bach con i quali mi è piaciuto interpretare la vita e la personalità di Van Gogh”.
Ha seguito il marito nel trasferimento da Milano a Viareggio, “avvenuto” – ci racconta Rosanna – “quando è andato in pensione. Sua madre era toscana e venivano qua per le vacanze”.
Ha selezionato le 34 opere in mostra tra la sua collezione privata di circa 200 quadri.

mostra di mario tarantino a lido di camaiore Solidarieta
Solidarietà

“Nei quadri di Mario l’astrattismo si sposa con il figurativismo in un instabile ed enigmatico equilibrio.
I colori, a volte tenui e delicati, a volte accesi e appassionati, si intrecciano mirabilmente con le linee sinuose, con le figure geometriche, armoniche e simmetriche come specchi ideali, come note di una magica scala musicale (…)”.

(dott.ssa Chiara Locatelli Bellomo)

volantino della mostra di mario tarantino a lido di camaiore

La mostra

I Quadri di Mario Tarantino
Dal 3 al 13 agosto
Lido di Camaiore

Galleria Europa, Lungomare Europa n. 41
Orario: dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23
Ingresso libero

Per info: Elena 391 3578645

www.mariotarantino.net

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