L’Associazione Club La Bohème di Lucca ha stabilito un rapporto di reciproca fiducia con molte imprese lucchesi, vere e proprie eccellenze che da sempre caratterizzano questo territorio. I lucchesi si distinguono per la loro forza delle volontà, che oggi più che mai si traduce nel profondo desiderio di veder risorgere, nella propria vita quotidiana, i colori e la bellezza. Dopo il successo riscosso dalla “Piccola Bohéme” presso lo showroom di Martinelli Luce, il giorno 23 aprile alle ore 21 (sul canale youtu.be Club La Bohème), verrà trasmessa la rappresentazione lirica dal titolo “La voluttuosa Manon“, realizzata presso la Scuola Superiore di Estetica a Lucca.
Puccini on è il nuovo progetto dell’Associazione Club La Bohème di Lucca
Il nuovo progetto che propone l’associazione, fa parte di una iniziativa intitolata “Puccini On” e che riporta il sottotitolo “Ad ognuno il suo Puccini”. Un’opera che, per mezzo dell’associazione, incontrerà dodici eccellenze lucchesi, come dodici sono le opere pucciniane. Tra queste appunto la Scuola di Estetica, che ha sede a San Concordio. Partendo dal personaggio di Manon Lescaut, protagonista dell’opera omonima, che ben conosceva in cosa consistesse la bellezza e lo stile. Una donna capace di gioire del suo star bene, forse a volte eccessivo, al punto da condurla a perdere la coscienza del suo sentire.
Protagonisti della rappresentazione, la soprano Silvana Froli (presidente dell’Associazione Club La Bohème di Lucca) che interpreta Manon; il tenore Giovanni Cervelli nel ruolo di Des Grieux, il baritono Michele Pierleoni come Lescaut e il tenore Claudio Sassetti in Edmondo. Al pianoforte il Maestro Flavio Fiorini e al flauto traverso Sara Tomei.
Tiziana Criscuoli sarà colei che ci porterà nel mondo di Manon e del suo sentire attraverso la descrizione degli animi dei personaggi principali, collegando la storia dell’opera al mondo attuale.
Con questa “voluttuosa” figura della Manon, Giacomo Puccini, a trentacinque anni, definiva la sua terza opera: intensa e passionale. Manon rappresenta proprio l’essenza della femminilità e l’evoluzione psicologica di una donna.
Il messaggio contenuto nel progetto, vuole essere quello di rivolgere una giusta importanza alla cura della propria bellezza e di sé stessi, senza arrivare a snaturarsi. Come sostenevano molti saggi del passato, la cura del corpo e quella della mente passano attraverso un equilibrio, un’unione psicofisica e prima ancora per il rispetto di sé stessi, che non prescinde da quello per gli altri.
Forse anche Puccini stesso avrebbe concordato su questa interpretazione della sua opera. Del resto il compositore amava salutare gli amici, a conclusione di una lettera, con uno “stammi sano”. Da persona di gusto raffinato e amante della bellezza in senso assoluto, probabilmente sarebbe rimasto affascinato dalle innovazioni in campo estetico realizzate oggi.
Del resto anche gli antichi romani credevano nel prendersi cura del proprio corpo in quanto custodia di una buona anima. La bellezza, come la musica, pone l’attenzione sulla nostra psiche e allieta lo spirito.
Sono elementi insostituibili della nostra quotidianità. Chi oggi non si guarda a uno specchio? Chi non canta una canzone?
“In questo momento la responsabilità di un risveglio appartiene a tutti noi – commenta Silvana Froli – ci fermiamo al II atto di Manon Lescaut, perché ognuno di noi possa trovare il suo lieto fine. Interpreteremo parti del primo e del secondo atto, le arie più famose, i duetti tra Manon e il fratello e la delizia del corteggiamento di Des Grieux. Le bellissime sale del palazzo borghese, dove ha sede la scuola di estetica, rappresentano anche il periodo della rinascita borghese a Lucca nell’ 800 e potranno diventare, per un momento, “le sale di Manon””.
