Christophe Brusset è a Singapore da qualche anno, si infila in un supermercato e distrattamente prende una confezione di burro da un banco frigo e la acquista insieme ad altri prodotti.
Una volta a casa si accorge però che non si tratta di burro “vero”, ma di una miscela di oli vegetali, acqua, burro, fermenti lattici, coloranti come il carotene che rendono il prodotto arancione!
L’inganno è tutto nel nome, così simile però all’inglese butter da confondere con troppa facilità…
Inizia così il nuovo viaggio dell’ingegnere agroalimentare già ben noto per il suo Siete pazzhi a mangiarlo! bestseller in Francia e in molti altri Paesi.
Brusset ci accompagna alla scoperta di quello che davvero si nasconde dietro il cibo che mangiamo ai ristoranti, nelle mense, nei take away, dietro le etichette dei prodotti del supermercato.
Ci racconta la storia dell’incredibile ascesa del Vietnam nella classifica dei maggiori produttori di pepe del mondo, nonostante la qualità inferiore della spezia.
Ci svela i trucchi e gli inganni delle più grandi lobby dell’industria agroalimentare e ci insegna a leggere tra le righe delle etichette dei prodotti, che difficilmente dicono la verità sugli ingredienti.
Un saggio divulgativo da leggere come un romanzo che induce alla lettura fino all’ultima pagina, con uno sguardo su un futuro non certo roseo viste le premesse.
Districarsi nella giungla delle promesse disattese dei produttori di cibo è però più facile grazie alle indicazioni e ai consigli di quello che è stato definito “lo Snowden dell’industria alimentare”, ben noto anche per le inchieste realizzate per Striscia la Notizia.
Insomma chiedersi E allora cosa mangio? diventa d’obbligo, per fortuna Brusset ci aiuta a trovare risposte!
E allora cosa mangio?
di Christophe Brusset
Piemme
Articolo di: Cinzia Ciarmatori