Wild wild Sheela. Le 100 cose che «Wild wild country» non vi ha detto e state cercando su Google
Il 16 marzo 2018 Netflix pubblica sulla sua piattaforma la serie Wild Wild Country, quella che la gente chiama semplicemente “il documentario su Osho”. In realtà è il documentario in sei puntate sulla folle e sconvolgente storia della comune di Rajneeshpuram, fondata nel 1981 dai seguaci di Osho in Oregon. Sì, in Oregon. Perché proprio lì?
Questo è solo il primo degli interrogativi che la serie fa sorgere. Perché chi l’ha vista lo sa, le domande, le curiosità e i dilemmi si accumulano puntata dopo puntata e trovare le risposte dentro di noi e nel world wide web non è così semplice. Roberta Lippi l’ha fatto per voi: scandagliando tantissime fonti e intervistando due protagonisti dell’epoca, un sannyasin e una residente di Portland.
Se siete rimasti ossessionati da Wild wild country, ora non vi resta che leggere Wild wild Sheela per scoprire tutto quello che il documentario non vi ha detto.
Roberta Lippi è autrice televisiva e radiofonica. Nata a Milano nel 1974, ha studiato a Bologna e a Madrid. Al rientro in Italia si è occupata della produzione dei primi video per i siti di «GQ» e «Glamour», è stata docente di giornalismo multimediale e media education, autrice radiofonica e, dal 2005 al 2009, autrice di numerosi programmi di MTV Italia. Ha seguito poi la nascita del sito di Vogue Italia, di cui è stata coordinatore editoriale per tre anni, e in seguito è diventata responsabile dei contenuti della Video Factory di tutte le testate Condé Nast Italia. Oggi è tornata (contro il parere di tutti) alla libera professione. Responsabile dei contenuti per la casa di produzione 3zero2, è consulente in strategie editoriali e sviluppo di nuovi format televisivi. Per i suoi 40 anni ha scritto “E comunque non sei Kate Moss”, nel 2017 ha pubblicato “Le scarpette di cristallo sono esaurite”, editi da Imprimatur.