Il maestro Tutino in questo suo libro mette a nudo la propria anima e offre al lettore la sua esperienza incredibile in campo musicale. La recensione potrebbe finire con questa prima frase perché è il nocciolo interno di questo libro. Ma aggiungo altro perché, in realtà, è un libro che contiene altri libri. Prima di tutto sgombero il campo da quello che potrebbe essere un fraintendimento di base. Non è un libro solo per appassionati di musica “colta”; anche perché il Maestro subito sgombera, giustamente, il campo da questa banale divisione. La musica se bella lo è in ogni genere e tutta può essere utilizzata e fonte di ispirazione.
Il libro parla della vita artistica di Tutino con le giuste considerazioni sulla sua carriera, nascita ed evoluzione.
Sulla realtà dei conservatori e dei teatri.
Parla della storia dell’Italia, di come gli eventi politici, storici si siano poi ripercossi sul mondo culturale, le logiche dell’arte che si scontrano con quelle di chi ha il potere. E di come chi gestisce le stagioni teatrali abbia una responsabilità verso il pubblico che va cresciuto, indirizzato e mai ingannato.
Questo libro è un’attenta analisi su alcune opere del repertorio operiatico ed un vademecum di come vadano realizzate le messe in scena degli spettacoli dello stesso Maestro Tutino.
Un testo chiaro, scorrevole che fa riflettere e dedicato a tutti coloro che amano l’aria che vibra (non svelerò qui il perché del titolo).
Da leggere e rileggere tanto è ricco di informazioni e suggestioni.
Articolo di: Luca Ramacciotti