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Chiameròlla Milano dei Duperdu

Dal cibo ai vini, dal Giappone alla California (anche se niguardina), dal nord al sud, dalla figura mitologica della scrofa semilanuta (che la leggenda vuole dietro alla fondazione di Milano) all’estinzione dei dinosauri. Non si fanno mancare nulla i Duperdu, duo folk nato nel 2008 attivissimo nel capoluogo lombardo, per il loro album Chiameròlla Milano. Sì, perché ci sono tante maniere per essere folk e la strada presa da Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf è di certo quella giusta.\r\n\r\nSedici tracce che hanno che hanno come tema centrale la milanesità, da non intendere come quella dei suv sul marciapiede, del nuovo yuppismo e dei locali alla moda, bensì quella dall’avanspettacolo e del teatro. Non a caso, la strada dei Duperdu si è incrociata in passato con quella di Nanni Svampa.\r\n\r\nE non si può fare “musica milanese” senza tendere un orecchio e uno sguardo verso artisti come Cochi e Renato, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci; e infatti i Duperdu, in brani come Il dritto, pescano a piene mani da quello stile che rese famosa quella parte di Milano che fu in grado di far fischiettare e canticchiare tutta l’Italia. A differenza però di chi a quei miti vuole rendere solo tributo, Marta e Fabio approfondiscono il discorso nei testi e nelle melodie.\r\n\r\nArrangiamenti che coprono una vasta gamma di stili dove però è sempre il pianoforte a farla da padrone. Il duo evita inutili virtuosismi strumentali per lasciare spazio alla complessità dei testi e alla grande capacità interpretativa. Eccezionale la prova vocale della Marangoni in La canzone giapponese e quella di Wolf in Risus abundat.\r\n\r\nMa Milano oltre che teatro e dialetto, è anche storicamente meta di tanti flussi migratori, per primo quello dal sud Italia con la sua contaminazione; allora ecco spuntare in chiusura Tony Cercola, celebre musicista napoletano, con il quale le sonorità dei Duperdu si fondono perfettamente con quelle partenopee in un suggestivo meltin’pot musicale tanto mediterraneo quanto meneghino.\r\n\r\nChiameròlla Milano è un disco fresco e divertente, che ha il sapore dei tempi andati senza però essere mai malinconico e didascalico. Un omaggio a una città che di freddo ha forse solo il clima, troppo spesso vittima di preconcetti e luoghi comuni.\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo di: Antonio Farinola\r\n\r\nFoto: www.duperdu.org

Grafica Divina

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