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Elisa Puricelli Guerra: l’intervista

Elisa Puricelli Guerra è editor, traduttrice e autrice di libr per ragazzi. Vive la sua vita tra Milano e Londra Ha pubblicato con Il Battello a Vapore già diversi titoli, ma soprattutto è lei ad aver fatto nascere Minerva Mint. Noi l’abbiamo incontrata, ecco cosa ci ha raccontato.\r\n\r\nTu sei autrice ma anche editor e traduttrice quanto queste tre figure professionali si uniscono o scontrano in te?\r\n\r\nRispecchiano tutte e tre la mia grande passione per le parole. Essere editor per tanti anni mi ha insegnato ad ascoltare il ritmo di un testo; tradurre ti costringe a essere più lento e a riflettere a lungo su ciascuna parola, a sentire la voce di un autore; scrivere è la mia grande passione da sempre, ma forse non avrei mai trovato il coraggio di presentare un mio libro a un editore se prima non fossi passata attraverso le altre due fasi.\r\n\r\nLa tua vita si divide tra Milano e Londra un’anima divisa o raddoppiata?\r\n\r\nRaddoppiata, Londra è la città che alimenta la mia immaginazione e che mi fa sognare, Milano è dove ho le radici e si ancora la mia vita vera.\r\n\r\nQuando nascono le tue storie?\r\n\r\nNascono quando vogliono, suscitate da un nome, da un’immagine, da qualcosa che leggo. Ho la casa e la borsa piena di fogliettini con annotazioni che certe volte non riesco neppure io a decifrare.\r\n\r\nPrima l’ambiente o i personaggi?\r\n\r\nDipende, certe volte tutto parte da un personaggio o da una sua caratteristica, come nel caso di Minerva, altre da un luogo, come il cimitero di Highgate a Londra che ha ispirato Cuorenero, o da un articolo letto su un giornale, come quello surreale sul mestiere “dell’annusatore cittadino a Marsiglia”, che ha ispirato l’orco Orlando Nasofino, l’investigatore annusa criminali di Principesse a Manhattan.\r\n\r\nQuando hai ‘incontrato’ Minerva Mint e cosa è scattato tra di voi ;)?\r\n\r\nMinerva è nata poco più di un anno fa ed è la bambina che avrei voluto essere io. Attraverso di lei (a cui ho dato i miei capelli rossi come a tutte le mie eroine) rivivo certe emozioni della mia infanzia. Lei realizza tutte le imprese in cui all’epoca mi lanciavo solo con l’immaginazione. Lei è una bambina che non si arrende mai, niente la scoraggia, affronta tutto con entusiasmo e non si preoccupa del giudizio degli altri, è la vendicatrice della me stessa timida di allora.\r\n\r\nCosa ci deve sempre essere in un libro che leggi e in uno che scrivi?\r\n\r\nDi solito scrivo quello che mi piacerebbe leggere, è la mia regola. Sono del parere che un libro, soprattutto per ragazzi, deve fare prigioniero il lettore, afferrarlo e tenerlo stretto fino alla fine, quindi deve essere appassionante, fare sognare. I personaggi devono avere spessore e incuriosire, ma dobbiamo anche poterci identificare in loro, perché così viviamo tante altre vite, ma impariamo anche qualcosa su noi stessi.\r\n\r\nCosa dobbiamo aspettarci da Minerva?\r\n\r\nTantissime altre avventure! Come ho detto, Minerva non si arrende mai, e vuole a tutti i costi scoprire cosa è successo ai suoi genitori: l’hanno davvero abbandonata in una borsa alla stazione Vittoria di Londra o gli è successo qualcosa di terribile? E come mai ci sono quattordici civette sul tetto di casa sua, Villa lucertola? E dove sono finite tutte le lucertole?\r\n\r\nEcco ci sono ancora tantissime cose da scoprire…\r\n\r\nIntervista di: Cinzia Ciarmatori

Grafica Divina

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