L’intervista con Fabrizio Festa svela il cuore e l’anima dietro il suo nuovo singolo “La Vita di Notte”, un’ode alla magia e alla libertà delle ore notturne. Nato da un’ispirazione estiva a Otranto, il brano cattura l’atmosfera incantata della notte salentina, invitando gli ascoltatori a immergersi nella profonda leggerezza del vivere.
Fabrizio, il tuo nuovo singolo “La vita di notte” esplora la magia delle ore notturne. Puoi raccontarci come è nata l’idea di questo brano?
Ero ad Otranto, in una notte d’estate. Solitamente porto con me la chitarra, quel periodo invece non ce l’avevo con me. E nel giardino di casa, mentre ero lì, affascinato dalle stelle del cielo, dall’atmosfera unica, m’è uscita da “sola” la melodia e le parole, che man mano trascrivevo di getto su foglio, per non dimenticarle. Poi come sono tornato a Roma l’ho musicata. Sicuramente la magia salentina, la bellezza del luogo, del mare e della bella gente che vive in quei posti, hanno influenzato la scrittura. Ad Otranto in estate, esci la sera e incontri gente accogliente, che ti fa sentire a casa, ti ritrovi a passare belle serate in compagnia, stai così bene che se non sono le 3/4 del mattino, non rientri a casa. Le città di mare hanno un’energia unica, nel dna hanno la sana perdizione delle notti d’estate.
Quali emozioni e sensazioni hai cercato di trasmettere attraverso questo brano?
La profonda leggerezza del vivere. La libertà di essere se stessi e godersi la vita in mezzo agli altri e alla bellezza dei luoghi che ci circondano. In questo momento storico ce n’è bisogno. Abbiamo tutti bisogno di “dimenticarci” la quotidianità, alleggerirci l’esistenza, tra sorrisi e amori, dove lasciar fluire le emozioni più intime e desiderose di vita. Quando vivi la notte, entri una dimensione senza tempo, fuori dall’ordinarietà. Di notte tutto è intimo, complice, svelato, confidenziale, esce fuori la nostra parte più intima, lontana dal giudizio e da occhi indiscreti.
Come dico nella canzone, “La vita di notte è magia che ci inghiotte, sempre svegli a sentire, lo sballo che dà”.
Come è stato girare il videoclip a Otranto e lavorare con il team salentino?
Con una location con Otranto, tutto diventa più semplice. È stata un’esperienza fantastica! Visto il testo, che soprattutto nelle strofe evoca chiare immagini cinematografiche, ho ripercorso fedelmente nello storyboard, le immagini che avevo nella testa. Registicamente molto stimolante, con tutte le luci a riflettere la città di notte e a dipingere il mare, dovevo riuscire a tirar fuori la bellezza, che già di per se è assoluta del luogo, e le emozioni che suscita vivendola.
I salentini sono persone calorose ed empatiche, un grazie va anche a Fabio Loco De Paolis, che è persona d’esperienza e dall’animo artistico. Mi ha seguito sapientemente e passo passo, con tutto quello che avevo nella testa da regista. Posso aggiungere, per come sono “perfezionista”, ho girato il video in più occasioni. Io stesso con la seconda camera da ripresa, successivamente sono andato a prendermi, scorci, frammenti, colori, per intensificare il significato emotivo de “La vita di notte”.
Fabrizio Festa qual è stata la parte più difficile nella realizzazione di “La vita di notte”?
Nella parte musicale, non ho avuto alcun problema, perché avevo fatto in larga parte, la pre-produzione con gli arrangiamenti che avevo in mente.
Merito poi ai musicisti di grande spessore artistico, che hanno registrato il tutto in maniera impeccabile, e messo del loro. Non ultimo il missaggio e il mastering. L’aspetto più difficile, si riallaccia alla precedente risposta,
è stato girare il video in più occasioni, per attendere i momenti giusti.
A progetto realizzato, posso confidare che ho atteso due estati per completarlo, tra un impegno e l’altro. Mi serviva la dinamicità dei colori, frammenti di folla, che nelle prime due giornate di girato, mancavano, dove c’eravamo concentrati sulla mia figura e sui protagonisti del video. Sono tornato ad Otranto l’estate successiva, ed ho completato quel che mi mancava.
C’è un messaggio particolare che speri il pubblico possa cogliere ascoltando “La vita di notte”?
Anche se la vita è spesso complicata, che questa canzone possa essere da monito per ricordarci di goderci la vita per quel che si può. Vivere in mezzo agli altri, tra sorrisi, innamorandoci sempre della vita, delle persone, anche di notte, dove l’intimità, la confidenzialità aiutano a renderci più spontanei e desiderosi di lasciarsi andare e amare come si vuole. La vita di notte, è davvero una dimensione magica, dove il tempo non esiste, ma esistono solo le forti emozioni, l’ancestrale pienezza che completa il giorno, tra le stelle e la luna.
Ringraziamo Fabrizio Festa! Già in passato nostro ospite!