Classe 1987 Javier Castillo è uno scrittore spagnolo di cui in Italia sono stati già pubblicati i romanzi “La ragazza di neve” (da cui Netflix ha tratto una serie a mio parere inferiore alla potenza e bellezza del romanzo originale) e “Il gioco dell’anima” dove la protagonista è ancora la giornalista Miren Triggs come nel precedente libro. Entrambi sono editi da Salani che speriamo recuperi anche i precedenti (tra cui “I giorni della follia” che fu editato da HarperCollins Italia nel 2018 e non più disponibile).
Javier Castillo
Castillo non solo sa attirare il lettore in una spirale di tensione e curiosità che spinge a terminare il prima possibile i suoi lavori, ma lo fa con uno stile narrativo avvincente e fotografico. Le sue descrizioni di luoghi, persone o sentimenti non sono mai accessoriali, ma contribuiscono a creare in noi la visione del mondo in cui si svolge la vicenda. Di recente, sempre per Salani, è uscito “Il cuculo di cristallo” per certi versi distante dai precedenti lavori seppure alcune tematiche pare si vadano riflettendo e delineando di libro in libro.
Vediamo la trama.: New York, 2017. Cora Merlo è sul punto di raggiungere l’obiettivo per cui ha lavorato duramente – una specializzazione in medicina al prestigioso Mount Sinai Hospital – quando un attacco cardiaco la blocca. Il suo cuore sta per collassare e un trapianto d’urgenza è l’unica cosa che può permetterle di sopravvivere. Quella notte, a 2.600 chilometri di distanza, Charles Finley muore. Settimane dopo, ancora convalescente in seguito al trapianto, Cora riceve una visita inaspettata, e per lei tutto cambia una seconda volta. Decisa a conoscere il passato dell’uomo che le ha salvato la vita, Cora parte per Steelville, un paesino del Missouri, e si ritrova in una casa piena di segreti. Quello nel suo petto è un cuore di cristallo, fragile come chi lo ha donato, colmo di desideri nascosti. Un cuore messo alla prova da un mistero lungo vent’anni, in cui l’ombra di un serial killer avvolge le inquietanti sparizioni avvenute nella cittadina. Quello stesso cuore, però, sarà capace di darle un coraggio che Cora non aveva mai posseduto.
Abbiamo più trame che scorrono parallele fino a intrecciarsi nelle ultime pagine del thriller in un crescendo inaspettato e mozzafiato di una logicità talmente cristallina che ci viene da chiederci come non ci si fosse arrivati da soli.
La prima trama vede Cora e le riflessioni che fa sul nuovo cuore che la mantiene in vita. Quanto un organo può contenere tracce del suo donatore o legarci a esso sia eticamente sia per eventuali patologie?
Tutto vacilla continuamente tra i concetti di medicina e fede perché se la scienza spiega come batte il cuore non riesce a comprendere in un feto cosa dia il via al primo battito.
La seconda vicenda vede l’indagine, l’ossessione quasi folle, che spinge il poliziotto Edwin Finley a voler stanare personalmente l’autore di una serie di brutali omicidi che vedono protagoniste delle ragazzine.
Una crociata che lo porterà lontano dai suoi familiari.
La terza vicenda ha per protagonisti i figli di Edwin (e Margaret) Jack e Charles di cui il secondo è il donatore del cuore di Cora.
Non voglio aggiungere altro per un patto tacito che noi lettori, e ammiratori, di Castillo abbiamo con lui come ci ricorda al termine dei ringraziamenti, anzi forse ho fin detto troppo, ma mi accade ogni volta che termino un suo romanzo.
Vorrei condividere con altri le emozioni provate perché sono libri che vanno oltre all’indagine gialla o poliziesca, riescono a farti vedere il mondo con gli occhi dei predatori e dei predati.
Da leggere di Javier Castillo Il cuculo di cristallo
Articolo di: Luca Ramacciotti
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