Come Onde Sulla Sabbia potrebbe essere la lettura giusta se siete alla ricerca di un romanzo da leggere nel periodo primaverile e estivo. Non è un romanzo che parla nello specifico di estate e vacanze, ma ha come nucleo il racconto in prima persona di una protagonista che viaggia e si sposta in varie località del mondo, cercando le risposte alle sue domande in luoghi lontani ed esotici.
Un aspetto che ho apprezzato molto è la grande precisione delle descrizioni. L’autrice Marzia Pendini dà davvero molto peso a ciò che la protagonista vede intorno a lei, e ciò non riguarda solamente i luoghi, ma anche le persone. Per ogni persona incontrata abbiamo a disposizione una approfondita descrizione anche di cosa stia indossando. Parola dopo parola la mente del lettore finisce per costruire un’immagine molto nitida della scena.
L’attenzione per i dettagli si nota non solo nelle descrizioni di ciò che la protagonista vede, ma anche in ogni approfondimento relativo alle sue decisioni e alle sue azioni. Il merito va alla scelta di utilizzare una narrazione in prima persona, che consente di conoscere fin dalla prima riga qual è il punto di vista e la prospettiva della protagonista.
Ancora oggi, dopo aver concluso la lettura del libro, mi chiedo se la protagonista mi stia realmente simpatica o meno, ma forse questo è davvero uno dei pregi principali di Come Onde Sulla Sabbia. Caratterizzare la protagonista come se fosse un personaggio perfetto e ideale sarebbe stato alla fine abbastanza facile. Al contrario Pendini ha impresso nel suo romanzo una protagonista decisamente molto reale, e lo è proprio perché non è perfetta. E in fondo chi lo è?
La protagonista a volte fa scelte che potrebbero non piacerci, e ciò non dovrebbe stupirci. Quante volte nella vita ascoltiamo le storie dei nostri amici pensando che abbiano fatto degli errori che noi non avremmo commesso? Con Come Onde Sulla Sabbia succede la stessa cosa. Ed è questo ciò che differenzia la protagonista rispetto a molti altri personaggi della letteratura, che ammantati di un’aura di perfezione hanno smesso di essere realmente vivi e di provare (e trasmettere) potenti emozion.
Devo ammetterlo: mi piacerebbe non aver concluso il libro e poter leggere ancora qualche pagina, perché vorrei davvero saperne di più su questo personaggio così atipico. Vorrei che fosse una persona vera, pronta a raccontare altro ancora sulla sua vita. E forse in un certo senso potrebbe essere così, visto che si ha la sensazione che nel romanzo ci sia ben più di qualche traccia autobiografica… Chissà, magari in futuro avremo l’occasione di leggere un altro romanzo della stessa autrice e di avere qualche conferma in più su questa ipotesi.
All’inizio di questa recensione vi ho detto che Come Onde Sulla Sabbia è un’ottima lettura per la bella stagione, ma non fatevi ingannare dal titolo, che nasconde un romanzo ben più profondo di quello che potreste pensare. Le onde sulla sabbia vanno immaginate e per certi versi vissute pagina dopo pagina, incontro dopo incontro, vita dopo vita.
Matilde Alfieri