“Settimo senso” la storia di Moana Pozzi a teatro. È la storia di Moana Pozzi che rivivrà in questo spettacolo teatrale in scena il 9 marzo prossimo al Teatro Alessandrino di Alessandria.
Moana Pozzi è interpretata dalla splendida Euridice Axen, lo spettacolo (prodotto da Teatro Segreto Srl. e organizzato da Gruppoanteprima) è stato scritto da Ruggero Cappuccio e vede alla regia Nadia Baldi.
Settimo senso è un testo teatrale che si basa su un dialogo immaginario tra un giornalista e una donna magnetica e affascinante che da subito si rivela essere la pornostar più famosa del cinema italiano.
Nel dialogo incalzante l’uomo si accorge con suo massimo stupore che la presenza femminile è in tutto e per tutto uguale a Moana Pozzi. Lei coglie la sua sorpresa e lo irretisce in un dialogo misterioso ed enuncia la sua idea di pornografia, lanciando, provocatorie affermazioni contro il potere, la politica, l’arrivismo. Il dialogo diventa serrato e seduttivo. Lei gli propone un affascinante gioco notturno e gli spiega che lui avrà una notte per decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop giornalistico.
«Moana Pozzi – racconta la regista Nadia Baldi – è divenuta nell’immaginario collettivo un autentico paradigma della donna oggetto accerchiata dalle spregiudicate esigenze commerciali dell’industria pornografica e dalla distorta concezione sessuale derivata dal maschilismo imperante.Parlare di personaggi famosi che hanno attraversato l’immaginario erotico collettivo, è sempre delicato, ma io ho voluto cogliere, attraverso questa strana storia di seduzione tra una porno-diva e un uomo, tutto quello che può passare come messaggio trasversale.Attraverso le parole del personaggio femminile che aprono ad una possibile analisi critica sulla pornografia, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano».
Dopo aver letto le note di regia ed il messaggio in esse contenuto ho ritenuto opportuno segnalare questo spettacolo propio perché andrà in scena in una realtà più piccola di quella che potrebbe offrire una città come Milano dove uno spettacolo come questo; comunque intrigante, interessante avrebbe maggiore rilievo; non solo per la protagonista ma per testo e contenuti.
La figura di Moana, per quel che si sa è ancora abbastanza avvolta nel mistero. La sua personalità, il suo essere spregiudicata in realtà non si fermava solo all’apparenza. Era una donna libera e molto intelligente che credeva fortemente nell’emancipazione e nella necessità di essere libera dagli schemi uomo-donna, o donna oggetto imposti dalla società.
Articolo di:Ugo Negrini