Continua il nostro viaggio esplorativo della cucina vegana.
Anni or sono partecipai presso palazzo Isimbardi (antico palazzo milanese attuale sede della provincia) a una conferenza stampa per la presentazione dei “Klezmer” un gruppo musicale ebraico (Klezmer è anche la musica degli ebrei dell’Europa dell’est). A fine conferenza arrivarono solo panini farciti o con prosciutto o con salame. Per la religione ebraica i salumi sono “taref” ovvero impuri. Ovviamente i poveri artisti non mangiarono nulla!!!
Spesso gli addetti stampa non tengono conto di chi per motivi di salute, di religione o di scelta etica (vegetariani, vegani…) si nutre in maniera diversa. Eppure vi sono infinite alternative: tramezzini con il burro di arachidi: spalmate il burro di arachidi (nato in Canada) su fette di pane e arricchitele con olive nere a rondelle, mandorle tritate, cipolline e carciofini sott’olio.
Su fette di pane integrale veg spalmate il burro di arachidi e poi unite pomidoro San Marzano secchi, capperi sminuzzati e noccioline americane.
Piadine sfiziose: spalmate il burro di arachidi sulle piadine arricchite da spicchi di pompelmo rosa.
Panini israeliani: spalmate la “tahina” (crema ottenuta dai semi di sesamo diffusa in tutto il Medio Oriente) su morbidissimi panini insieme a una purea di ceci.
Focaccia genovese: farcitela con la seguente salsa verde: lavate e tritate 200 grammi di prezzemolo, lavate 38 capperi sotto sale e immergeteli per tre volte in una ciotola con acqua che ovviamente cambierete. Alla fine tritateli; mettete per quindici minuti trenta grammi di mollica di pane fresco in una tazza con aceto bianco poi strizzatela. Tritate finemente tre cetrioli in agrodolce e uno spicchio di aglio privato dell’anima e sbucciato; aggiungete olio extravergine, sale integrale, pepe nero, cinquanta grammi di pinoli e mescolate il tutto con infinita cura.
Piadina con paté di olive verdi, con paté di olive nere, noci e mandorle tritate.
Patatine fritte in olio EVO, muesli (insieme di cereali e frutta secca nato nella Svizzera tedesca), Cavolfiore fritto.
Cucina vegana tante possibilità
Cous cous arlecchino: in una capiente zuppiera mettete tre tazzine da caffè di cous cous, ricoprite con sei tazzine da caffè di brodo vegetale bollente. Quando il cous cous si sarà gonfiato aggiungete cento grammi di pomodoro San Marzano secco tagliuzzato, cento grammi di olive nere a rondelle, cento grammi di olive verdi sempre a rondelle, capperi sott’olio, cipolline borlettane sott’olio, carciofini e funghi champignons sott’olio e duecento grammi di frutta secca mista. Mescolate molto bene, poi suddividete il cous cous in ciotoline individuali.
Proponete anche l’insalata di rinforzo usando la giardiniera, antichissimo piatto piemontese creato dai contadini per sfruttare e non buttare via le verdure in eccesso durante il periodo estivo. Per l’insalata di rinforzo lavate mondate e riducete in cimette il cavolfiore arricchitelo con olive verdi dolci a rondelle, olive nere di Gaeta, capperi dissalati e ovviamente un barattolo di giardiniera che trovate in ogni supermercato.
Marcella Bella (cantante catanese) alla fine di una conferenza stampa offrì a noi giornalisti la ”panella” (frittella di farina di ceci).
Panella la ricetta: in una capiente ciotola mettete trecento grammi di farina di ceci e novecento grammi di acqua; con una frusta a mano mescolate sino ad ottenere una pastella omogenea. Coprite e lasciate riposare per otto ore a temperatura ambiente. Alla fine con una schiumarola eliminate la schiuma in superficie e mescolate nuovamente. Aggiungete due cucchiai di olio extravergine e un cucchiaino di sale integrale e continuate a mescolare. Poi versate in una teglia e cuocete fin quando la superficie diventa dorata.
Per completare questo “Happy Hour” -adattissimo anche al termine di una conferenza stampa- preparate una classica macedonia di frutta: lavate e tagliate a fettine due mele, due pere, una banana, duecento grammi di fragole (anche surgelate), duecento grammi di semi di melagrana, duecento grammi di mirtilli rossi e neri. Addolcite con zucchero di canna ed un bicchiere di rum.
Nella foto un panino tutto vegano nonostante le apparenze
Articolo di Marinella Chiorino
Grazie per questo gustoso viaggio nella cucina vegana! Prova le ricette della nostra Marinella 😉