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Intervista a Veronica Rudian 

Oggi incontriamo Veronica Rudian pianista e compositrice che da poco ha pubblicato  “Flight Over The Waves”, il suo nuovo brano uscito l’1 dicembre: https://spoti.fi/3N6BLP7 ecco cosa ci ha raccontato!

Riguardo al tuo progetto musicale, quale direzione intendi percorrere con questo viaggio musicale? Quali sono i tuoi obiettivi o sogni?

Grafica Divina

Con questo viaggio musicale intendo pormi obiettivi più importanti di quelli che attualmente ho già raggiunto perché con la mia musica vorrei sensibilizzare di più chi mi ascolta. È un impegno molto difficile, ma ci sto provando. 
Ho diversi obiettivi e sogni, mi piacerebbe calcare i più grandi palchi del mondo, tra l’altro ho già avuto l’occasione e il piacere di collaborare con Donnie Herron, polistrumentista di Bob Dylan; e poter scrivere e suonare una canzone per i Green Day, una delle band che più adoro in assoluto da quando ero un’adolescente.

Come è nato il tuo ultimo brano “Flight over the waves” e quale è stata la tua ispirazione dietro di esso?

“Flight over the waves” è un’ode alla natura e alla bellezza che ho trovato osservando i gabbiani sulla spiaggia: il loro volo mi ha sempre affascinata. Una mattina, seduta in riva al mare sotto casa, ho fissato lo sguardo sulla loro danza. Lì, tra il respiro del mare e il canto del vento, ho trovato l’ispirazione per questa nuova composizione. Questo spettacolo mi ha rapita, e ho visto in quel movimento un messaggio profondo. Era come se quelle creature rappresentassero un passaggio simbolico, un’ascensione dalla terra al cielo, dalla materialità alla spiritualità. Il loro volo elegante e libero simboleggiava la libertà, la leggerezza e l’aspirazione all’infinito. Era un richiamo alla nostra innata ricerca di sollevare le ali della creatività e alzarsi sopra le difficoltà che la vita ci presenta. Come quei gabbiani, anche noi possiamo trovare la forza di superare le sfide e raggiungere nuove altezze. Così, sulla riva del mare, è nata “Flight over the waves”, una melodia che canta l’eterno desiderio umano di elevazione, di superare gli ostacoli, e di raggiungere il cielo. 

Raccontaci come hai scoperto la tua vocazione musicale e quali esperienze formative hai avuto in questo campo.

I miei genitori sono sempre stati appassionati di musica, pur non avendo mai suonato. Nasco come pianista classica. I miei genitori mi raccontano che, quando avevo solo 2 anni, intonai, ovviamente con una manina, la melodia di una canzone degli 883, su una pianola giocattolo regalata dai miei nonni. Prendono così la decisione di iscrivermi in una scuola di musica locale per iniziare ad intraprendere gli studi del pianoforte. L’esperienza formativa migliore che reputo di aver avuto è iniziata all’età di 8 anni, quando sono stata ammessa all’Accademia Chopin di Padova, sotto la guida del mio mentore e maestro polacco Marian Mika, con il quale ho studiato per 17 anni. Mi sono poi trasferita in Polonia nel 2006, per sei mesi, per perfezionarmi sulle musiche di Chopin. È da qualche anno, però, che mi dedico alla composizione, trovando finalmente un modo personale per esprimermi.

Oltre alla musica, quali sono le tue passioni e interessi?

Beh, partendo ovviamente dalla musica, amo andare ai concerti, soprattutto a quelli rock, perché è un genere che adoro in tutti i suoi aspetti. Un altro dei miei generi preferiti è il punk rock, come quello dei Green Day, che ascolto da quando andavo alle medie e che finalmente ho potuto vederli in concerto la scorsa estate. Mi affascina molto anche il glam rock dei Motley Crue e dei Def Leppard. Sono una fervida ascoltatrice del metal o metalcore dei Bullet For My Valentine, visti anche loro qualche anno fa. Come si intuisce mi piace ascoltare musica a 360 gradi. Oltre alla musica adoro leggere. Amo la letteratura inglese, uno tra tanti: Oscar Wilde, oppure i poeti della beat generation come Allen Ginsberg e Kerouac. In particolare, “Sulla strada” di Kerouac ha ispirato molto la copertina del mio album, anche se la mia strada va verso un paesaggio naturale.  Invece, a livello pittorico, adoro i quadri di John William Waterhouse e devo dire che sono anche un’amante del cinema! Mi piace molto guardare film a casa o al cinema, soprattutto se si tratta dei generi Sci-Fi o horror/slasher.
Mi piace molto viaggiare, scoprire nuovi posti e nuove culture, ovviamente poter visitare gli Stati Uniti è sempre al primo posto!

Se dovessi descriverti sia come persona sia come artista, quali aggettivi sceglieresti?

Sono una sognatrice per natura, infatti la maggior parte dei miei brani nascono durante la notte, nel dormiveglia o nei sogni. Anche se mi capita di sognare ad occhi aperti! . Sono una persona molto sensibile e amante degli animali, infatti faccio anche volontariato in gattile!  Riesco ad essere sempre molto grintosa e con tanta voglia di raggiungere gli obbiettivi che mi sono fissata.

Quali sono le tue aspettative e progetti per i prossimi mesi nel tuo percorso artistico?

Le aspettative sono quelle che il mio tour si possa ampliare per fare conoscere molto di più la mia musica. Sto lavorando ad un nuovo album che uscirà nel 2024. Il primo singolo “Flight over the waves” per Ada Music Italy è uscito su tutte le piattaforme il 1 dicembre.

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