Da mercoledì 26 a domenica 30 aprile lo spettacolo Spose • le nozze del secolo con Marianella Bargilli e Silvia Siravo sarà in scena all’OFF/OFF Theatre di Roma.
Scritto da Fabio Bussotti e diretto da Matteo Tarasco, racconta la vera storia d’amore di due donne che l’8 giugno del 1901 alle ore 7,30 si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña.
Le nozze del secolo
Quello di Elisa e Marcela è stato il primo matrimonio legale tra persone dello stesso sesso, unione che non è mai stata annullata né dalla Chiesa, né dal registro civile. Quella portata in scena per la prima volta dalla coppia Bargilli – Siravo è una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, seppe trovare un coronamento.
“Lo spettacolo racconta una storia vera, una storia d’amore, una storia di libertà e coraggiodidue donne che nei primianni del Novecento fanno delle scelte così coraggiose che sfido chiunque in quell’epoca a poterle anche solo immaginare. – Dichiara Marianella Bargilli – L’intento di poter raccontare la loro storia d’amore, ma anche l’epopea che hanno attraversato per poterla vivere, per poter stare insieme. Torno a lavorare con Silvia Siravo con la quale ho già lavorato in altri allestimenti ed è una compagna importante che conosco, una grande professionista e un’amica. Tarasco – conclude – è un regista con il quale ho fatto “La signora delle camelie” e sono molto felice di tornare a lavorare con lui, così come sono contenta di lavorare con questa nuova produzione”.
“Quello che porteremo in scena è un racconto appassionato, dolente e sincero, ma anche ironico e provocatorio. – aggiunge Silvia Siravo – Il racconto della storia vera di Elisa e Marcela, e del mondo miope e conformista che ha ostacolato la loro tenace e coraggiosa ricerca di libertà.
Quando ho scoperto questa storia, accaduta realmente in Spagna nel1901, ho immediatamente pensato fosse importante trovare il modo di portarla a teatro. I tanti diritti acquisiti nella nostra epoca sono frutto anche delle battaglie di donne come Elisae Marcela. Tenerne viva la memoria è necessario. “Spose” è per me il concretizzarsi di un sogno e sono grata a tutte le persone che ne stanno permettendo la realizzazione”.