La cucina vegetariana e vegana. I vegetariani non mangiano né carne né pesce. I vegani invece non mangiano carne, pesce, latticini e miele. Tutto ciò che è di origine animale. Questo perché rispettano profondamente gli animali.
L’intestino dei nipponici misura esattamente un metro in più di quello di ogni altro popolo.Questo perchè per millenni gli abitanti del Giappone si sono cibati prevalentemente di verdura essendo la carne carissima così come il pesce (ancora oggi il pesce in quel lontano paese è carissimo).
Induisti e buddisti sono vegetariani. I frati Trappisti di clausura invece sono vegani; non si cibano nè di pesce nè di carne.
La panna cotta tra i suoi ingredienti contiene colla di pesce quindi è vietatissma a chi non mangia nè pesce nè carne.
Numerosissmi sono i personaggi famosi che hanno seguito o che seguono una dieta vegetariana: Leonardo da Vinci perchè amava profondamente tutti gli animali, gli evangelisti Matteo, Pietro e Giacomo, Gandhi, Plutarco, Seneca, Platone, Socrate, Aristotele, Pitagora Schopenhauer, Rabindranath Tagore, Albert Schweitzer, i Beatles John Lennon e George Harrison, Richard Gere, Lorenzo Cherubini (Jovanotti), Giorgio Gaber nato vegetariano e divenuto vegano. Marco Columbro vegetariano convinto che quando vi era una conferenza stampa voleva sempre un catering supervegetariano e Donatella Rettore.
Alcuni piatti:
Insalata di patate (patate lessate condite con yogurt bianco, senape delicata, prezzemolo erba cipollina, sale fino, maionese e pepe nero).
Pasta al forno vegetariana: tortiglioni, cimette di cavolfiore, broccoletti, spinaci, ricotta fresca, parmigiano reggiano, peperoncino, sale e pepe.
Il risotto all’arancia (carnaroli, burro, brodo vegetale, parmigiano reggiano ,erba cipollina pepe bianco, cipolla, arance, scorza di arancia, sale fino) è un primo piatto molto raffinato ma allo stesso tempo economico e facilissimo da cucinare.
Frittata olivetana ( uova, burro, erbe tritate, formaggio fresco, salsa di pomodoro fresco, parmigiano e groviera grattugiato, sale e pepe) simula la trippa per il taglio a strisce delle frittatine. Nasce in Sicilia in un convento di frati olivetani per contestare l’uso della carne.Viene anche detta frittata trippata .
Caponata Siciliana (melanzane, peperoni, olive verdi, sedano, capperi cipolla e pomodori, zucchero aceto bianco, sale e olio).
Carciofi alla Giudia (carciofi romani, olio extravergine, succo di limone, sale e pepe).
Ciambotta (patate, peperoni, melanzane, pomodori, aglio, olio extravergine sale).
Cipolline d’Ivrea (cipolline d’Ivrea, olio EVO, burro, sale vino bianco secco, zucchero).
Fagioli con peperoni secchi arrostiti(fagioli secchi, peperoni secchi, aglio prezzemolo olio EVO sale).
Fave e cicorie (fave secche, cicorie selvatiche, olio EVO).
Involtini di melanzane (melanzane, mollica di pane, parmigiano reggiano grattato, pecorino grattato, aglio, prezzemolo, uovo, olio EVO, salsa di pomodoro, sale e pepe).
Barchette di zucchine ( riso carnaroli, sugo di pomodoro, pecorino, sale e olio EVO).
Mostarda mantovana (mele, zucchero, sciroppo alla senape, olio per friggere)
Patate al tartufo (patate, burro, tartufo bianco, parmigiano grattato, sale e pepe).
Articolo di : Marinella Chiorino