In un giorno d’ottobre del 2018 Vito Bruma vaga spaesato sui treni tosco-emiliani.
Quella stessa mattina sua moglie lo ha lasciato per un altro.
Cinquantenne, rappresentante di libri per un grosso distributore fiorentino, Vito Bruma intuisce l’inizio di uno sprofondo che coinvolgerà anche il suo lavoro e che lo porterà a un faticoso e bizzarro tentativo di risalita sociale e personale che converge verso la fatidica data del 9 marzo 2020.
Corrado e Anna accompagnano ogni giorno le rispettive figlie a scuola.
Venerdì 13 novembre 2020, quando è a tutti chiaro che la Toscana sarà zona rossa a partire dal lunedì successivo, si abbassano la mascherina chirurgica proprio all’entrata della scuola e cominciano a parlare tra di loro in evidente violazione delle norme di sicurezza personali.
Fin lì non si erano mai degnati di uno sguardo, ma quel mattino inaugurano una liaison carica di passioni contrastanti e imprevedibili conseguenze.
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Questo romanzo è il dittico della reazione dei singoli individui a ciò che li sovrasta e immancabilmente li risucchia.
Spaesamento, dignità, coraggio, lotta, sconfitta e ancora lotta.
I personaggi di queste due storie non sono resilienti (la resilienza è una qualità passiva, un rimbalzo), agiscono per quel che possono, testimoniano una forza umana che non si lascia annichilire.
L’autore: Guido Del Monte
1969, studi filosofici.
Esordio narrativo con “Costa West” (2000, Baroni), nel 2016 inaugura il progetto editoriale Maison Nouvelle Vague (www.nouvellevaguelibri.com) ed escono “Le protagoniste” (2016), “Il souvenir” (2016), “Al livello del mare” (2017), “Il giorno della sciamana” (2018).
Nel 2019 pubblica per ETS di Pisa L’abat-jour (interno lucchese)”, finalista a Un Libro per il Cinema.
Nel 2021 esce, per Robin Edizioni, il romanzo “Ottobre Fest”.
“Di prima e di poi”
di Guido Del Monte
Robin Edizioni, Torino
160 pagine
Euro 14