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Festival di Sanremo 2023: intervista a Gianluca Grignani. Dalla Sala Stampa – secondo giorno

La nostra giornalista Cinzia Donati è accreditata alla Sala Stampa webex del Festival di Sanremo 2023, perciò DaSapere vi terrà aggiornati quotidianamente sull’evento

Intervista a Gianluca Grignani

Parlaci della tua canzone “Quando ti manca il fiato”
Ogni volta questa canzone mi crea una sensazione diversa. Mi fa soffrire, mi mette di fronte a me stesso, per evitarlo mi faccio distrarre da qualunque cosa. Non c’è una morale in questa canzone, viaggio in una bolla sensoriale.

Cosa ti aspetti da questo Sanremo?
Mi aspetto un Sanremo sincero, fatto come è Amadeus come persona. Un Sanremo leale. La mia partecipazione è considerata quasi obsoleta, ma non mi basta.

Grafica Divina

Cosa provi ripensando a quel te stesso del passato?
Con Riccardo (Vitanza, che dirige l’agenzia Parole & Dintorni, NdR) è l’unica persona con cui mi sento di nuovo ragazzo. Lo ascolto ed è l’unica persona che ha un peso emotivo su di me. Quel ragazzo lì si difendeva, ora gli altri si devono difendere da me! Mi definisco cantautore elettrico e credo di aver dato un decimo di quello che ho da dare.

Ti toccano le polemiche? Ti condizionano?
Mi vedi? Ti sembra che devo farmi dei problemi? Avevo preso il cortisone per la voce e dovevo cantare di fretta con Irama. Non mi sono arrivati i dettagli della polemica dello scorso anno, però a un certo punto mi sono accorto che stavano parlando solo di me!

Cosa fai quando ti manca il fiato?
Questa non è una ballata, ma un blues. Il blues non ha una morale. Scrivendo questa canzone ho ricordato la sensazione della prima volta in cui mi è mancato il fiato. È successo con mio padre: a cinque anni, una sera che è venuto a darmi la buonanotte a letto. È una canzone che ti lascia una sensazione.

Hai detto che hai espresso un decimo. Dagli altri nove decimi cosa ci dobbiamo aspettare?
Davvero l’ho detto? Sono così presuntuoso? Allora stasera dovrò fare qualcosa di grosso!

Gianluca Grignani sul Green Carpet del Festival di Sanremo 2023
Gianluca Grignani sul Green Carpet del Festival di Sanremo 2023

Ti sei sentito incompreso?
A un certo punto mi sono accorto che forse la mia direzione potevano capirla solo dopo morto. Non ce la facevo a essere furbo. Sulla musica non ho mai avuto un dubbio. Per capirlo ci ho messo anni.

“Bello e dannato”, “Il Battisti della Brianza”. Siamo cresciuti con questa tua icona. Oggi come ti senti quando ti rivedi?
Ho paura a dirlo ma… Non me ne frega una mazza! Amici molto vicini a me si guardano indietro e dicono che potevano fare altro. Io non lo faccio. Io mi vedo adesso. Oppure guardo il futuro, ma non tra trent’anni, il futuro fra cento anni.

Hai pensato al mercato internazionale?
Ci ho pensato, ma non posso dirlo. Ci sarà una firma.

FantaSanremo?
Non capisco (Non ha risposto, NdR).
Interviene Angela dell’agenzia Parole & Dintorni: Possiamo dire che Gianluca è un fan di FantaSanremo.

Il futuro?
Il futuro non è più dei più furbi, ma è delle persone che hanno qualità umane. Guardate il direttore Amadeus: è una persona che ha qualità umane. E a me piace.

Perché hai scelto Arisa per il duetto?
Arisa è una persona che ho seguito. L’ho cercata. È vulcanica. Non riesco a inquadrarla. Lei è un’artista.

Quando uscirà il disco di inediti?
La data di uscita del disco non c’è ancora perché lo decido io, quando sarà il momento giusto per me.

Interviene Riccardo Vitanza:
Lo sappiamo (risata generale).

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