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Galleria Nazionale della Marche

Parallelamente all’attività espositiva e di ricerca, alla Galleria Nazionale delle Marche è in corso una costante opera di conservazione del patrimonio che coinvolge una delle più importanti istituzioni di restauro d’Italia. Da settembre 2021 è infatti attivo un accordo di collaborazione tra il museo statale di Urbino diretto da Luigi Gallo, la Direzione Regionale Musei delle Marche e l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) guidato da Alessandra Marino.

Galleria Nazionale della Marche la collaborazione con l’ICR di Roma e tre restauri in corso

L’intesa nasce nello spirito di una reciproca e proficua collaborazione tra enti ed è indirizzata allo studio, la ricerca e il restauro delle opere e i reperti facenti parte delle collezioni della Galleria e della Direzione Regionale. Nell’ambito di tale accordo sono previste alcune attività tra cui: – workshop e attività di formazione presso la Galleria Nazionale e la Direzione Regionale che coinvolgano docenti e allievi delle SAF ICR;- interventi di restauro su reperti e opere conservate presso la Galleria o i musei della Direzione Regionale per contribuire a progetti pilota, ad attività di ricerca, per l’attività pratica di laboratorio e/o per la preparazione delle tesi degli allievi laureandi ICR;  – accoglienza presso le strutture della Galleria Nazionale e della Direzione Regionale di allievi ICR per attività curricolari (per esempio cantieri didattici, tirocini curriculari formativi e di orientamento)

Grafica Divina

Tre restauri in corso

Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra la Galleria Nazionale delle Marche e l’ICR, a metà dello scorso mese di novembre tre opere della collezione della Galleria hanno lasciato Urbino alla volta dei laboratori di restauro dell’ICR, nelle sedi di Roma e Matera. Si tratta di tre tipologie di opere differenti tra loro:

 – cinque formelle del Fregio dell’Arte della Guerra, realizzate su progetto di Francesco di Giorgio Martini alle fine del XV secolo e originariamente disposte al di sopra del sedile delle due pareti della facciata ad ali del Palazzo Ducale. Le formelle saranno restaurate nell’ambito della didattica del Percorso formativo professionalizzante 1 (PFP1) del Laboratorio di Restauro di Materiali Lapidei della sede ICR di Matera. Unitamente alla schedatura e allo studio dello stato di conservazione di tutto il fregio, tale intervento permetterà di redigere un progetto di intervento esteso a tutte le 71 lastre che costituiscono il Fregio (foto D, E, F e G); ​

 – un dipinto su tela raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, realizzato da un anonimo pittore marchigiano baroccesco all’inizio del XVII secolo. L’opera sarà oggetto di restauro all’interno di una tesi di una allieva del PFP2 della sede ICR di Matera, il cui tema verterà sui colori per la integrazione pittorica (foto C);

– un dipinto su tavola di Arcangelo di Cola, raffigurante la Madonna con Bambino in trono e Santi, a sinistra Stimmate di San Francesco e Santi Antonio Abate e Bartolomeo, a destra Crocifissione e San Cristoforo. Il dipinto sarà oggetto di una tesi di restauro di una allieva del PFP2 presso la sede di Roma e avrà come ambito di studio i materiali per l’integrazione dell’oro su tavola (foto A e B).

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