Home Da conoscere Conosciamo meglio lo scrittore Lory Muratti

Conosciamo meglio lo scrittore Lory Muratti

Dal 22 novembre è in libreria “Torno per dirvi tutto”, il nuovo romanzo in cui Lory Muratti non è solo il nome dello scrittore, ma anche del protagonista.

L’intervista

Lory Muratti come mai questa scelta?

Grafica Divina

Ho scoperto solo quando ho iniziato a pubblicare i miei romanzi che il genere nel quale si inscrivevano era quello dell’autofiction. Un termine coniato dallo scrittore francese Serge Doubrovsky in riferimento al suo romanzo “Fils” con il quale si è soliti indicare un particolare genere letterario in cui l’autore stesso è il protagonista delle vicende di finzione narrate. La dimensione psicoanalitica e la tendenza a scandagliare l’inconscio insita in questo modo di affrontare il testo narrativo si è rivelata da subito il territorio ideale per dare vita al mio percorso letterario. “Torno per dirvi tutto” è infatti un titolo che vive di una sua completa autonomia pur essendo profondamente collegato ai precedenti libri da me pubblicati nei quali si muovono personaggi ricorrenti e dentro i quali verità e menzogna si mescolano per dare vita a quello che è per me il compito salvifico dell’essere scrittori ovvero ricostruire la realtà che ci circonda tracciando nuovi contorni attorno alle nostre esistenze.

Racconta in una intervista chi sei e cosa fai!
Diventa protagonista
!
Scrivici a redazione@dasapere.it per avere un redattore a tua completa disposizione!

“Torno per dirvi tutto” non è solo un romanzo, ma anche un album. Da cosa nasce la scelta di unire musica e narrativa?

Partendo dalla risposta precedente diventa più facile immaginare come il mio essere sia musicista che scrittore si manifesti dentro e fuori dalle pagine del libro o meglio ancora, trascenda le pagine del romanzo per fondere la storia dentro le canzoni che nascono in parallelo. Una formula nata spontaneamente quando, giovanissimo, mi resi conto che scrivere una canzone significava per me essenzialmente ricostruire in musica le emozioni racchiuse in un racconto. Ogni evento della mia vita che fosse in grado di spingermi a scrivere veniva da me sviluppato attraverso narrazione e musica. Un processo che mi permetteva di portare fuori dalle pagine la storia e, attraverso cut-up, sottrazioni e modifiche, dare forma al testo del brano ispirato a ciò che avevo scritto. Questa inclinazione a unire racconto e canzone si è nel tempo evoluta fino a prendere la forma di un romanzo e un album. Due esperienze artistiche indipendenti, ma profondamente legate.

Otto canzoni e otto capitoli del libro che condividono personaggi e paesaggi: Praga, Vienna, Parigi e sul Lago di Bled in Slovenia. Luoghi in cui ti sei realmente recato per scrivere il romanzo. Cosa ti ha portato a scegliere queste città? L’itinerario di questo viaggio era stato delineato sin dal principio o ti sei fatto trasportare dalla storia man mano che la scrivevi?

Alcune di queste mete sono luoghi ricorrenti della mia vita e sapevo da capitolato di progetto che sarebbero entrate a far parte della geografia del libro, altre invece si sono affacciate strada facendo durante la stesura portando esperienze che si sono tramutate in nuovi risvolti all’interno della trama. Il viaggio di vita come quello del racconto si è quindi disegnato lungo il percorso. Costruire un opera (in particolare da un punto di vista narrativo) significa per me anzitutto vivere. Non credo nell’insegnare a scrivere come non credo nell’insegnare a vivere. Si cresce camminando e imparando da quello che si attraversa ed è così che si comportano anche i miei romanzi raccogliendo nutrimento dalla mia stessa esperienza. Non credo sia questa una regola valida per tutti e non la considero ovviamente assoluta, ma nella particolare costellazione del mio modo di produrre è una condizione essenziale a scoprire dove sono diretto.

Musicista, scrittore e regista. Cosa dobbiamo aspettarci in futuro da Lory Muratti?

La scoperta di queste forme e la costruzione di un modo per metterle in relazione ha richiesto molto tempo e molta dedizione seppur io senta di essere solo all’inizio di un viaggio ancora tutto da esplorare. Di certo nel prossimo futuro amerei poter sviluppare questa triangolazione con altri titoli, ma anche dando maggior spazio all’aspetto visivo che si è fin qui connaturato essenzialmente ai videoclip di commento ai brani del disco e alle video-installazioni che spesso mi accompagnano dal vivo. Uno dei sogni nel cassetto è quello di portare sul grande schermo il mio universo narrativo grazie a un film la cui colonna sonora originale è già scritta.
Oltre a proseguire nel viaggio interdisciplinare, sento però anche il bisogno di concentrarmi su un progetto squisitamente musicale che sia totalmente altro da me e dalla mia vita. Ho da tempo in cantiere un disco con una band che mi riporterà nei territori musicali violentemente rock dentro i quali ho mosso i miei primi passi in musica e che spero di poter presto realizzare.

dasapere promo da leggere

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.