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Performances per sole donne

Performances per sole donne. Iniziative che comprendono momenti di spettacolo e di solidarietà
Ci sono due importanti eventi in questo mese che riguardano le donne; dedicati esclusivamente alle donne, al loro mondo ed alla loro attuale non sempre florida condizione.

Performances per sole donne

Il primo, attraverso lo spettacolo, intende essere un momento di riflessione su quella che è ad oggi la condizione femminile e il corpo della donna diventa lo strumento di cui si serve il racconto. Infatti la performance “Svelarsi” che il Teatro Carcano di Milano ospiterà Lunedì 14 novembre (ore 20.30), è una sorta di happening che mette al centro il corpo delle donne svelandolo anche fisicamente e dove attraverso lo “svelamento” emerge come la cultura patriarcale ancora purtroppo ben radicata insegna alle donne sin da piccole come limitare i propri desideri, come accettare le invasioni di campo dell’altro sesso, a mettersi in disparte insomma.

Grafica Divina


Il racconto parte dai diversi vissuti di donne diverse ma che hanno un unico denominatore comune fatto di umiliazioni, di mutilazione, di totale invisibilità; cioè tutto ciò che in parole povere si identifica con semplici soprusi.
Nota interessante è che l’ingresso è consentito alle sole donne e a chi si sente e definisce tale. Ciò per creare una spazio sicuro per le attrici sul palco e per permettere a chi guarda di condividere profondamente col proprio corpo le sensazioni che riceve da quello che vede nudo in scena; cioè a dire il nudo si fa parola.
“Svelarsi” è un esperimento, un evento che vuole porre delle domande che accende delle curiosità, una visione che interroga sull’effetto che fa, ma che soprattutto accoglie quel femminile che ha l’interesse di rispecchiarsi.
Altro evento importante è “H – Open week contro la violenza sulla donna” , settimana dal 21 al 26 novembre per rompere insieme il silenzio.


In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che cade il 25 novembre prossimo riparte la seconda edizione dell’open week in cui vi saranno dibattiti ma saranno offerti anche servizi clinici e formativi, in presenza e a distanza consulenze e colloqui. Tutto questo attraverso gli ospedali che hanno i “bollini rosa” e che al loro interno hanno percorsi dedicati. Obiettivo di questo evento è di incoraggiare quelle donne vittime di violenza a rompere il silenzio avvicinandole a quella rete di servizi che offrono assistenza, percorsi di accoglienza protetta e di continuità assistenziale e di sostegno.
Un progetto assolutamente da considerare visto il momento e visto che anche il mondo dello spettacolo, ma non solo, sta volgendo lo sguardo verso l’universo femminile, anche se ancora molto si deve fare.

Articolo di Ugo Negrini.

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