In libreria per Mondadori “Strega comanda colore” di Chiara Tagliaferri.
Ecco la nostra recensione!
In un cortile di cemento stretto tra alti palazzi, tra androni e garage in una provincia nebbiosa e desolata inizia il racconto di Chiara Tagliaferri. Compagni di giochi cattivi o forse distratti; una nonna crudele, calcolatrice e spietata; una madre distante da lei, dalla sorella, forse solo da se stessa, una sorella così diversa, specchio di una vita che potrebbe finire con l’assomigliarle. Tra questi modelli femminili la bambina, poi adolescente ed infine donna Chiara Tagliaferri cresce. Difendendosi da ciò che non vuole essere si muove nelle giornate.
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Nascondendosi nell’ombra di esempi che non vuole seguire cerca la sua strada tra illusione e sogno, tra paura e desideri, tra ossessione e traguardi. Si nutre di tutto tranne che di cibo, ha fame di vita lontana da quei muri soffocanti, da affetti morbosi. Non ha imparato li alfabetò della vita, è sopravvissuta ai modelli che le vogliono imporre e così fugge da tutto. Si muove nel mondo reagendo, fuggendo, agendo per contrasto, per opposizione, mettendo in atto tutto quello che più rapidamente le permette di allontanarsi da quella radice che non riesce a nutrirla, che le stoglie ogni giorno qualcosa invece di alimentarla.
Poi Roma il lavoro in Rai, amici improbabili, fidanzati utili, vestiti costosi, capricci, lusso, successo per poi di nuovo incappare in un’altalena di relazioni, un mare in tempesta in cui è difficile mantenere la rotta. Ma Tagliaferri conosce la rotta sa bene cosa non vuole e pur amando cattive acque e tempeste alla fine incontra un buon vento che la porta in un porto sicuro, in una baia tranquilla dove finalmente può riposare, un posto in cui guardare ciò che è stata e costruire con quello che resta del suo passato nuove vele per nuove rotte…
Strega comanda colore
di Chiara Tagliaferri
Mondadori
Recensione di Chiara Tagliaferri