Teatro Olimpico di Vicenza – 75° Ciclo di Spettacoli Classici
“Domani nella battaglia pensa a me”
Direzione artistica: Giancarlo Marinelli
Il 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, “Domani nella battaglia pensa a me”, direzione artistica dello scrittore e regista Giancarlo Marinelli, si aprirà giovedì 22 settembre alle 21 con “Assassinio nella cattedrale” il dramma di Thomas Stearns Eliot, mai rappresentato prima nell’ambito degli Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, regia di Guglielmo Ferro, uno spettacolo ABC Produzioni in collaborazione con il Teatro Quirino di Roma. Sarà presentato a Vicenza in prima nazionale dopo l’anteprima a Catania di inizio settembre, una produzione che sancisce il legame del Ciclo Classici all’Olimpico con i Teatri di Pietra siciliani; protagonisti dell’importante lavoro teatrale sono Moni Ovadia e Marianella Bargilli con il coro, Agostino Zumbo, Alice Ferlito, Viola Lucio, Rosario Minardi, Pietro Barbaro, Giampaolo Romania, Giovanni Arezzo, Plinio Milazzo, Giuseppe Parisi; le scene sono di Salvo Manciagli, i costumi della Sartoria Pipi, le musiche di Massimiliano Pace. Altre repliche dello spettacolo sono in programma al Teatro Olimpico venerdì 23 e sabato 24 settembre, sempre alle 21; restano pochi biglietti.
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“Domani nella battaglia pensa a me”
“Assassinio nella cattedrale” dramma scritto da Eliot nel 1935, venne costruito come una tragedia classica, una contrapposizione esemplare tra potere temporale e potere spirituale, con l’accettazione del martirio da parte dell’Arcivescovo a rappresentare una delle pagine più alte della letteratura tragica di tutti i tempi. La vicenda è quella dell’omicidio dell’arcivescovo di Canterbury, Thomas Becket, il cui corpo senza vita viene ritrovato all’interno della cattedrale. L’arcivescovo è stato assassinato da quattro cavalieri mandati da re Enrico II. Ma il vero dramma che Thomas Stearns Eliot mette in scena è quello che si svolge nella coscienza di Becket, in lotta con le proprie convinzioni in un mondo che gli impone di rinunciare a tutto quello in cui crede. A Moni Ovadia, cantore del teatro civile, interprete della tradizione ebraica e massimo rappresentante della cultura yiddish in Italia, attore, scrittore, regista, musicista, è affidato il canto desolato dell’eroe inglese “invaso” dalla fede cristiana, il lamento assoluto di un uomo indeciso tra abnegazione e incarnazione del Cristo, tra smania di potere e fede assoluta in Dio; ad affiancarlo in scena Marianella Bargilli, che ritorna all’Olimpico dopo aver interpretato Fedra nella passata edizione dei Classici, qui nel ruolo del quarto tentatore (che è anche la coscienza dell’eroe) e in quello della corifea. Il coro ha un ruolo sempre molto importante nella drammaturgia di Eliot, quasi a rappresentare la voce dell’umanità; e anche in questa edizione di “Assassinio nella cattedrale”, molto fedele, anche se asciugata rispetto all’originale, le donne di Canterbury faranno sentire la loro voce nel dramma, con parole di grande forza. La profondità del testo traspare nella scrittura poetica della messa in scena, una profondità a tratti attualissima, quasi contemporanea, con l’idea della pace come grande messaggio ad attraversare l’opera; la scenografia è essenziale, quasi scarna, con l’Olimpico a dominare nella sua maestosità. “Il nostro allestimento, la nostra versione del dramma, mira a questa atemporalità, orientata a togliere la matrice specifica a questo conflitto, restituendola ad una dimensione più generalmente estesa. Mai come oggi, il capolavoro di Eliot rappresenta una testimonianza senza tempo sul rapporto fra opposti, nel cuore della civiltà occidentale: Potere Temporale e Potere Spirituale, Ragione e Fede, Individuo e Stato. Libertà e Costrizione” spiega il regista Guglielmo Ferro nelle sue note di introduzione.
Con questo intenso spettacolo si inaugura dunque l’edizione 2022 del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico, la quarta della direzione Marinelli.
“Domani nella battaglia pensa a me” è un titolo di forte significato, un verso del “Riccardo III” di Shakespeare ma anche il titolo di un romanzo del 1994 di Javier Marías, lo scrittore spagnolo recentemente scomparso: la battaglia a cui allude è quella dell’uomo con la sua coscienza, l’agognare all’immortalità, dove l’immortalità passa per la pretesa umana di lasciare agli altri un segno imperituro del proprio agire e il suo dipanarsi nella storia. E il dramma di Eliot rappresenta al meglio questo anelare dell’umanità ad essere nella Storia, seppur lacerata da mille dubbi e contraddizioni.
La 75a edizione dei Classici al Teatro Olimpico è promossa dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana; è realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, il main partner D-Air Lab, gli sponsor Gruppo AGSM AIM SpA, Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo, i sostenitori Burgo Group e Trivellato Mercedes Benz; si avvale delle collaborazioni di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, del Teatro Quirino di Roma, di Enfi Teatro, del Teatro Ghione di Roma e di Savà Produzioni Creative.
Il cartellone dei Classici propone complessivamente otto produzioni teatrali, di cui cinque in prima nazionale, con spettacoli ed eventi in programma dal 22 settembre al 16 ottobre 2022, in scena al Teatro Olimpico e in alcune sedi storiche e monumentali della Città di Vicenza (la Basilica Palladiana, Palazzo Thiene e il suo Caveau, il Giardino del Teatro Olimpico, Villa Lattes).
Incontri e approfondimenti
Come di consuetudine da qualche anno, per entrare nel vivo dei temi affrontati negli spettacoli in scena al Teatro Olimpico, sono previsti degli appuntamenti aperti al pubblico con degli importanti studiosi, realizzati con le istituzioni che partecipano al Tavolo Olimpico (l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana) per aprire un dibattito culturale e affrontarlo con strumenti e visioni anche non convenzionali. Perché, come sempre nei Classici, è facile ritrovare situazioni e problemi di oggi; come ben spiega Gabriele Vacis nelle note al suo spettacolo “si dice che i classici sono attuali. Ma più che altro sono contemporanei. Spesso usiamo attualità e contemporaneità come sinonimi, ma attualità è stare in un solo tempo: adesso. Contemporaneità è riuscire a comprendere tutti i tempi”.
Questi incontri sono stati pensati proprio con l’idea di comprendere i tempi che stiamo vivendo.
La Bertoliana per i Classici all’Olimpico – da sabato 24 settembre a venerdì 15 ottobre
La Biblioteca Civica Bertoliana organizza una serie di Incontri sui temi del percorso drammaturgico del Ciclo Classici 2022, di cui sono protagonisti studiosi, interpreti e registi teatrali, introdotti da giornalisti; sarà inoltre allestita una piccola mostra di documenti sulla tragedia “Romeo e Giulietta” e su Luigi Da Porto. Gli appuntamenti tardo pomeridiani, gratuiti e aperti al pubblico, si svolgeranno tutti a Palazzo Cordellina; sono sostenuti da Antiche Distillerie Riunite, Asiago.
Sabato 24 settembre alle 18.30 in relazione al tema del conflitto tra i poteri su cui si fonda “Assassinio nella cattedrale”, sono protagonisti Massimo Cacciari e Gabriele Pedullà, introdotti da Marino Smiderle direttore de Il Giornale di Vicenza. Filosofo, professore emerito all’Università San Raffaele di Milano, di cui è stato tra i fondatori, profondo conoscitore dell’opera di Thomas Stearns Eliot, Cacciari si confronterà con Pedullà, critico letterario e docente di Letteratura Italiana all’Università degli Studi di Roma Tre e di Princeton, tra i massimi studiosi di Beppe Fenoglio (che fu il primo traduttore, ancora giovanissimo, di “Assassinio nella cattedrale”), che parlerà di come ogni guerra civile sia strettamente intrecciata alla sua narrazione.
Venerdì 30 settembre alle 18.30 sarà Gabriele Vacis, che firma la regia e la drammaturgia di “Prometeo” in scena all’Olimpico, a presentare il “suo” Prometeo attraverso William Golding, scrittore britannico, Premio Nobel nel 1983, amato e tradotto da Luigi Meneghello, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Nell’Incontro, condotto da Gian Marco Mancassola direttore di TVA Notizie, Vacis parlerà del terzo romanzo di Golding “La Folgore Nera” (“Pincher Martin” è il titolo dell’edizione originale del 1956) in cui lo scrittore mette a confronto la figura mitologica di Prometeo con il protagonista, il naufrago Christopher Martin. E di Prometeo Meneghello ha scritto anche nel 1957, sulla rivista di Adriano Olivetti “Comunità”.
Sabato 8 ottobre alle 18.30 sarà la volta delle attività culturali dei Classici Contro, a cura di Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici, Associazione Italiana di Cultura Classica, Venezia) per discutere del significato dei miti per il nostro tempo, moderati da Francesco Bettin, giornalista e critico teatrale di Sipario, animatore del blog olimpiainscena.it
L’ultimo Incontro a Palazzo Cordellina è in programma sabato 15 ottobre alle 18.30, profondamente legato allo spettacolo “La Voix Humaine”; l’ospite è Edoardo Ponti, regista e co-sceneggiatore della trasposizione in napoletano del testo teatrale di Cocteau fatta da Erri De Luca nel 2014. Il cortometraggio “Voce Umana”, protagonista la madre Sophia Loren che per questa interpretazione ha ricevuto il premio speciale David di Donatello proprio nel 2014, è un film intenso e poetico, presentato anche al Tribeca Film Festival e al Festival cinematografico di Cannes. La conduzione dell’incontro è affidata a Caterina Barone, critico teatrale del Corriere del Veneto.
Evento speciale – Dialoghi sul Teatro e la Città – sabato 1 ottobre, Basilica Palladiana
Un incontro sul ruolo del teatro come centro ideale di nascita della civitas, le sue diverse stratificazioni e i livelli di lettura che consentono di comprenderla, oltre che sul rapporto che il teatro, luogo e monumento, intrattiene con la struttura urbana della Città, è in programma sabato 1 ottobre alle10.00, ad ingresso libero, in Basilica Palladiana. L’evento, realizzato dal Ciclo Classici in collaborazione con l’Accademia Olimpica e con la Biblioteca Civica Bertoliana, sarà moderato da Lorenzo Parolin, giornalista de Il Giornale di Vicenza e prevede gli interventi di Maria Elisa Avagnina, segretario dell’Accademia Olimpica e storico dell’arte; Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano, in passato visiting professor in numerosi atenei europei e americani; Paolo Portoghesi, architetto, professore universitario, critico d’arte, teorico e accademico, tra i fondatori del postmodernismo in Italia e Gabriele Vacis, regista, autore teatrale, drammaturgo, sceneggiatore, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore. La partecipazione all’incontro è libera, aperta al pubblico; è necessaria la prenotazione su www.classiciolimpicovicenza.it
Prospettive
È Cesare Galla il curatore di Prospettive 2022, il volume olimpico che accompagna la nuova edizione del Ciclo dei Classici, realizzato in collaborazione con l’Accademia Olimpica, un ulteriore strumento di approfondimento sulla rassegna teatrale che contiene, oltre alla presentazione degli spettacoli, contributi critici e interpretazioni dei miti e delle drammaturgie curate da autorevoli studiosi.
Il volume si presenta particolarmente nutrito, in riferimento ai numerosi titoli in scena e schiera una serie di firme particolarmente prestigiose, da Massimo Marino a Paolo Lanaro (che scrivono entrambi su Eliot, sul Teatro di Poesia il primo, su “La terra desolata”, il secondo), da Sergio Perosa (“Romeo e Giulietta”)ad Andrea Rodighiero (“Prometeo”); e ancora Dino Piovan (“Filottete”) e Roberto Cuppone (su Dylan Thomas), mentre de “La Voix Humaine” di Cocteau si occupano Paola Martinuzzi e Oreste Bossini. Quasi tutti gli autori citati sono soci dell’Accademia Olimpica (istituzione alla quale appartiene anche il curatore, che scrive delle metamorfosi di Stravinskij), ma la squadra dei collaboratori di Prospettive 2022annovera altri contributi di spessore, tra i quali quello del Direttore Artistico, Giancarlo Marinelli, che si occupa di “Histoire du Soldat”, mentre Riccardo Brazzale scrive di Stravinskij e il jazz e Antonio Stefani, protagonista del reading che chiuderà l’edizione dei Classici, che presenta il “suo” Assassinio nella Cattedrale a Vicenza (1184) “Vita, morte e miracoli del vescovo Giovanni Cacciafronte”e i numerosi riferimenti storici della tragedia.
Prospettive 2022diventa dunque la guida preziosa e indispensabile per accompagnare gli spettatori attraverso le fascinazioni letterarie e le evoluzioni del mito che i titoli della rassegna propongono. Il volume è in vendita nei luoghi degli spettacoli e alla Libreria Galla1880 di Vicenza; costa 5 euro.
Sedi degli spettacoli
Teatro Olimpico e Giardino del Teatro – Stradella del Teatro Olimpico, 8
Villa Lattes – Circoscrizione 6 – Via Thaon di Revel, 39
Basilica Palladiana – Piazza dei Signori
Palazzo Thiene – Contrà S. Gaetano Thiene, 11
Informazioni e vendita biglietti
I biglietti sono in vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini 39 – tel. 0444 324442), appuntamento obbligatorio, per le aperture controllare su www.tcvi.it
Al Teatro Olimpico e nelle altre sedi degli spettacoli la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
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