Storie di cani: un ricordo della collega Marinella Chiorino.
Tanti e tanti anni or sono mio zio Mario d’Aspro era direttore nazionale dell’Ordine dei veterinari. Nel suo ambulatorio a Roma curava i cani di nobili, politici, diplomatici, attori, registi…
Storie di cani
Io durante le vacanze estive trascorrevo alcuni mesi a Roma. Fui testimone di due indimenticabili accadimenti.
Arrivò l’ambasciatore peruviano con un dolce cagnolino: “Dottore lo sopprima ormai è vecchio, spelacchiato e io mi vergogno di lui!”. Intanto il cagnolino guaiva seduto sulle zampe posteriori; con le zampe anteriori giunte sembrava pregare. Mio zio non lo soppresse, lo portò a casa con noi. Però lui si lasciò morire di fame nonostante io lo coccolassi dandogli appetitosi bocconcini di carne!
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Una sera arrivò una coppia anziana con una cagnolina adagiata su di un cuscino. I due erano disperati: “Dottore lei è l’unico in tutta Roma che operandola può salvarla da una neoplasia rarissima, ma noi siamo poveri e non abbiamo i soldi per pagarla.” La cagnolina fu operata gratuitamente e guarì.
Nella clinica veterinaria che mio zio Mario possedeva a Pomezia (Roma) una bionda cockerina in degenza dopo un’operazione all’orecchio sinistro ogni giorno nel pomeriggio zio Mario andava a prenderla per le medicazioni. Lei, senza che nessuno la stimolasse, saltava sul lettino sdraiandosi sul lato sinistro pronta a farsi medicare! Si faceva medicare senza emettere un solo guaito!
Quando Nerina, una barboncina di taglia media ovviamente tutta nera, nacque zio Mario la pose accanto a me nella mia culla (io avevo un mese). Per tanto tempo giocammo insieme poi i miei cambiarono città. Avevamo sedici anni quando ci incontrammo nuovamente. Lei era totalmente cieca e sorda ma quando entrai in casa iniziò a guaire intensamente, mi si avvicinò e inizio a leccarmi delicatamente le mani!
Articolo di Marinella Chiorino