In libreria per Edizioni Mediterranee “Il digiuno secondo Santa Ildegarda”.
La tradizione del digiuno terapeutico è molto antica e fa parte di innumerevoli tradizioni, tra cui quella cristiana. Ma già Zaratustra racconta dei benefici dell’astensione dal cibo nel 5800 a.C.
“Il digiuno secondo Santa Ildegarda”
Pitagora descriveva il digiuno come “mezzo eccellente per la conservazione e il ripristino della salute”, Gandhi lo impiegava insieme alla preghiera per raggiungere maggiore chiarezza mentale, nell’Islam c’è un intero mese dedicato al digiuno ma anche gli sciamani polinesiani vi ricorrono per rimettere in circolo l’energia intrappolata nel corpo.
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Non fa eccezione la donna più famosa del Medioevo, Ildegarda di Bingen, la mistica consigliera di papi e imperatori, profonda conoscitrice della natura e dell’arte medica.
Il digiuno per Ildegarda è fonte di purificazione e nei suoi scritti descrive in modo molto accurato come prepararsi al meglio per questa pratica che comprende aspetti più propriamente spirituali e meditativi.
Durante il digiuno il corpo modifica in modo graduale il proprio metabolismo mettendo in atto dei processi di purificazione profonda che oggi sono al centro di studi e ricerche scientifiche.
In questo libro, che è anche un manuale molto pratico, la dottoressa tedesca Lydia Reutter offre un percorso di dodici giorni da dedicare alla pratica del digiuno seguendo le indicazioni di Santa Ildegarda che utilizzava il farro per preparare minestre per sostenere organismo e erbe curative per trarre il meglio dal processo.
Una lettura di grande interesse per chiunque voglia approfondire anche gli aspetti più intimi e i processi interiori che si accompagnano ad una pratica i cui benefici non possono più essere messi in discussione.
Il digiuno secondo Santa Ildegarda
di Lydia Reutter
Traduzione di Marika Enrica Melandri
Edizioni Mediterranee
Articolo di: Cinzia Ciarmatori