Intervista a Patrizia Fiaschi. In libreria Un giorno nuovo edizioni Il Seme Bianco, gruppo editoriale LIT.
Abbiamo incontrato l’autrice Patrizia Fiaschi ed ecco cosa ci ha raccontato.
Intervista a Patrizia Fiaschi
Quando hai deciso di raccontare questa storia?
Sono da sempre interessata alla storia, in generale, e ai risvolti e alle vicende umane che ne conseguono, in particolare. Avevo in mente di scrivere questa storia da molto tempo, i 60 anni dalla costruzione del Muro di Berlino mi hanno offerto l’occasione.
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Perchè questo particolare periodo storico?
Il periodo storico della Guerra Fredda non è stato meno pesante dei precedenti ed ha condizionato molta della realtà contemporanea. Il secolo 900 mi interessa per i risvolti politici e sociali che ha generato. In questo caso non ho mai compreso perché i cittadini tedeschi, vittime a loro volta del conflitto mondiale, abbiano dovuto pagare un prezzo così alto: vivere in un paese suddiviso in settori e subire il dramma del Muro che ha voluto dire divisioni, tensione e molto spesso morte.
Che valore ha nella tua vita l’amicizia?
È molto importante. Sono una persona che crede ancora nella parola data e nelle strette di mano. Amo condividere le esperienze e coinvolgere gli altri nella mia vita. Ho molte amicizie, soprattutto maschili, io che scrivo di storie ed amicizie al femminile!
Come sono nate le tue protagoniste?
Helga è una donna che riporta alcune caratteristiche che fanno parte della mia personalità: la tenacia, la determinazione, l’autenticità. La sua passione giornalistica riguarda invece un mondo che amo e che se non avessi insegnato avrei sposato con grande piacere. Oriana Fallaci il mio modello di donna e giornalista. Ekaterina è un personaggio fragile che richiama i tratti fisici di una giovane attrice e fotografa, Ekaterina Buscemi, la Ragazza nella nebbia del film tratto dal romanzo di Donato Carrisi. Ekaterina è originaria, come la mia protagonista, della Russia e vive a La Spezia, mia città di origine. Ci conosciamo ed abbiamo condiviso momenti emozionanti in occasione della pubblicazione del libro.
Verità storica e finzione narrativa come si mescolano in “Un giorno nuovo”?
Si mescolano attraverso ore di studio su documenti per conferire al romanzo veridicità, finzione ed emozioni per riscattare invece le mie protagoniste, due donne molto vere da un destino segnato.
Cosa ti ha insegnato questa storia?
Mi ha insegnato il bello del poter raccontare le proprie emozioni attraverso una storia potente. Helga ed Ekaterina sono due donne concrete, due esempi di vita.
Cosa è rimasto fuori dalle pagine?
Tanta emozione e l’affetto straordinario di un grande pubblico di lettrici e lettori anche giovani che mi scrivono e mi contattano sulle mie pagine social.
Biografia
Patrizia Fiaschi nasce a La Spezia nel 1965. Dal 1999 vive a Ronchi nella Riviera Apuana; lavora tra Toscana e Liguria affiancando alla professione di docente di lingua italiana l’impegno sociale di promotrice culturale.
Collabora con associazioni, librerie e case editrici del panorama letterario nazionale. È organizzatrice, relatrice e curatrice di presentazioni di autori e di eventi volti alla diffusione della pratica della lettura. Fa inoltre parte della giuria di premi di narrativa. Ha coordinato circoli letterari nell’ambito dell’associazione nazionale LaAV Letture ad Alta Voce.
Recensisce opere letterarie per il blog di lettura “Raccoglimi un libro” di cui é fondatrice e amministratrice. Ha esordito nel 2019 come autrice, realizzando un buon successo di pubblico e di critica, con l’opera “Racconti di sale e di nebbia” edita dal gruppo editoriale LIT.
In occasione dei 60 anni dalla edificazione del Muro di Berlino torna in libreria con un romanzo introspettivo a sfondo storico. “Un giorno nuovo” ricostruisce il percorso emozionale di due donne che la storia contrappone in un turbinio di vicende e vicissitudini; a fare da sfondo i fatti epocali che hanno segnato la Germania e l’Europa nel trentennio del Muro. Una storia potente, quella che intreccia Patrizia Fiaschi, una storia dove saranno i legami sentimentali e i rapporti umani a ricucire le ferite e a riparare agli errori della storia.
La trama
Un giorno nuovo
Edizioni Il Seme Bianco, gruppo editoriale LIT
Nella Berlino dell’agosto 1961 Helga Bachmann, giovane giornalista residente nella Germania federale, aiuta a fuggire l’amica Ekaterina Jazov confinata nel settore orientale della capitale a causa della costruzione del Muro. La vita di Ekaterina è stata segnata da episodi di violenza e la possibilità di riscatto della donna sembra essere frenata ora da una gravidanza non desiderata. Il piccolo Franz diventerà invece la forza e la ragione che le consentiranno di superare, tra le difficoltà, anche il trasferimento in Italia con Helga. L’amica non la abbandonerà, anche a costo di lasciare la sua Berlino e rinunciare agli affetti familiari, all’amore. Helga non rinuncerà però alla carriera giornalistica che la vedrà impegnata in prima linea sugli scenari europei del trentennio che intercorre tra la costruzione e l’abbattimento del Muro. In questo contesto la vita di due famiglie berlinesi, una dell’Est e una dell’Ovest, sarà travolta dai fatti pur nel sostegno e nella benevolenza di un’Italia che attraversa a seguire gli anni del boom economico, quelli di piombo e delle stragi di Stato, mantenendo tuttavia la sua impronta di paese solidale e accogliente. Un palcoscenico di personaggi che percorrono le vicende di un periodo storico tra i più bui della civile Europa, dove a fare la differenza sarà l’autenticità dei sentimenti e la solidarietà tra le persone.
Prefazione di Marco Ferrari (giornalista e scrittore)
“Una grande storia d’amicizia femminile quella che coinvolge Helga Bachmann, Ekaterina Jazov e Marcella Lambertini nell’arco di tempo che va dall’innalzamento del Muro di Berlino, il 13 agosto 1961, alla riunificazione tedesca del 3 ottobre 1990. Tra queste due date scorre gran parte della storia mondiale e italiana: l’assassinio di John Kennedy, la guerra in Vietnam, la crisi cubana, il caso Mattei, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, le stragi di Piazza Fontana, Ustica e Bologna. Helga rimane per tutto il romanzo al centro dell’azione narrativa, sostenendo Ekaterina, spingendola alle grandi scelte in un periodo così difficile e complesso. Ekaterina persegue la libertà dall’oppressione per riscattarsi dalla violenza subita ai tempi del collegio, dalla rigidità del padre, dai soprusi sul posto di lavoro. La nuova geografia della città costringe le due amiche a cambiare anche la loro esistenza. Helga ed Ekaterina sono due ragazze molto diverse tra loro che diventano donne insieme, trasportando nel tempo lo stesso spessore emotivo e gli stessi valori. La prima diventa lo scrigno dei segreti dell’altra, arriva nei momenti delicati, sa leggere le sensazioni dell’amica, ha il coraggio delle scelte. Sullo sfondo una Berlino spettrale con i carri armati sovietici e statunitensi che si fronteggiano, il Checkpoint Charlie nel cuore di una metropoli, il mondo che sembra finire davanti a quel Muro. Se bisognerà attendere trent’anni per vederlo sgretolare, il loro percorso emozionale non si ferma invece e attraversa tutti i momenti drammatici della storia. Sul palcoscenico del romanzo si muove anche Marcella, con la sua vitalità, figlia dell’ex ambasciatore italiano a Berlino, sempre pronta a dare una mano e a sacrificarsi per le amiche. L’ingranaggio delle emozioni muove la storia di Patrizia Fiaschi con la delicatezza e la fermezza che solo l’universo femminile sa esprimere. Lo spessore dei personaggi conferisce forza e solidità alla narrazione e questo romanzo, nella sua varietà espressiva si rivolge a quanti, proprio come Ekaterina, hanno visto i loro affetti sbattere contro un Muro.”
Intervista a Patrizia Fiaschi di Elena Torre