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Il Premio Catarsini arriva alla ventesima edizione

Giunge alla 20° edizione “Alfredo Catarsini – L’arte vera affascinante amica”, premio di pittura e grafica con libertà di tecnica e interpretazione rivolto agli studenti della Regione Toscana.
Il concorso è organizzato dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 e vede quest’anno in gara gli studenti dei licei artistici “Augusto Passaglia” di Lucca, “Stagio Stagi” di Pietrasanta e “Franco Russoli” di Pisa; inoltre è a cura del Comitato Scientifico della Fondazione stessa e realizzato in collaborazione la Fondazione Carnevale di Viareggio.

Il Premio Catarsini compie vent’anni

Nella Sala del Consiglio Regionale della Toscana, a Firenze, il 20° “Premio Alfredo Catarsini” sarà presentato ai media giovedì 18 novembre 2021, alle ore 11.
Interverranno: il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo e il Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 Elena Martinelli.
Con l’occasione, sarà presentata ufficialmente la pubblicazione celebrativa del ventennale del Premio Alfredo Catarsini, stampato dalla Regione e che sarà distribuito nelle scuole superiori della Toscana. 

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Alfredo Catarsini

Nato a Viareggio nel 1899, Alfredo Catarsini ha attraversato tutto il Novecento nelle vesti di artista: a 15 anni incontrò Modigliani a Parigi e negli anni successivi conobbe Marinetti, Viani, Carrà, Garboli e Repaci – tanto per citare alcuni nomi – così come nel giro delle sue frequentazioni figurarono anche Ungaretti e Moses-Levy; partecipò alle tre edizioni del “Premio Cremona” (vincendone una), varie volte fu presente alla “Biennale di Venezia” (1942, 1948 e 1950) e per cinque volte prese parte alla “Quadriennale di Roma”; in quasi 70 anni di carriera artistica ha esposto un po’ dappertutto in Italia e all’estero, dipingendo fino alla scomparsa, avvenuta nel marzo del 1993. Nella mostra retrospettiva che gli fu dedicata nel 2005 a Palazzo Panciatichi a Firenze (sede del Consiglio Regionale della Toscana), l’ex-ministro della Cultura, Antonio Paolucci, lo definì «il pittore toscano dell’emozione»; nello stesso anno gli eredi donarono alla Galleria degli Uffizi il suo Autoritratto del 1934.

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