“Laziali bastardi, 50 ritratti” in libreria. Non è stato sempre facile a Roma. Non è stato sempre facile per la Lazio. I suoi tifosi hanno vissuto ogni scandalo e ogni tragedia del calcio italiano degli ultimi quarant’anni ma nessuno ha mai lasciato la sciarpa nel cassetto. La squadra di calcio fondata da quel Luigi Bigiarelli, bersagliere, podista e fondista che non aveva mai giocato a pallone, ha regalato tanto alla storia del calcio. A 121 anni dalla nascita della prima società di Roma, in Laziali Bastardi il giornalista Guy Chiappaventi e il disegnatore Emanuele Palucci ne ripercorrono i successi e i fallimenti, attraverso le vite – spesso disastrate e controverse – di chi ha preso parte a questa grande narrazione indossando la maglietta biancoceleste.
Guy Chiappaventi ed Emanuele Palucci: “Laziali bastardi, 50 ritratti”
Non un’enciclopedia né un album di campioni, la raccolta di Chiappaventi e Palucci è piuttosto una raccolta di agiografie pagane fatta di giocatori tarantiniani, di bastardi senza gloria. C’è Guerino Gottardi e non c’è Roberto Mancini. Non ci sono i presidenti, i direttori sportivi, i general manager, non è l’elenco dei bomber con tutti i goal segnati, ma non mancano certo Piola, Chinaglia, Giordano, Signori, Vieri, Klose e Immobile.
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Le vite che i due autori narrano – ripercorrendo gli ultimi cinquanta anni di storia del calcio – non sono certo volte a fare di questo libro un titolo sentimentale per soli tifosi, ma un volume iconico denso di passione, talento e molta sregolatezza.
Da Caicedo, il Panterone, l’uomo dell’ultimo minuto, a Humberto Tozzi, il Garrincha laziale coi suoi dribbling, sigarette e superalcolici. Dallo storico incontro con il Mallorca, che vide Vieri giocare con la testa bendata e insanguinata, all’unica partita giocata dal portiere Cudicini, che rimase in campo sebbene avesse un ginocchio distrutto. E poi ancora la serie di infortuni di Gascoigne, Mihajlovic, Lovati.
Chiappaventi, con uno stile impetuoso e incalzante come le telecronache più entusiasmanti, di ognuno ne ripercorre gesta, contraddizioni, peculiarità. Ad accompagnare l’apertura di ciascun ritratto, la firma inconfondibile del pittore, illustratore e tatuatore Emanuele Palucci, che arricchisce la narrazione con una serie di primi piani.
Liberandosi da un fardello politico, gli autori ci offrono un racconto non esclusivamente rivolto a tifosi e simpatizzanti: Laziali Bastardi è un libro sulla storia di un certo calcio, sulla squadra di una grande città, identitario, certo, ma destinato a parlare della storia del pallone.
Gli autori
GUY CHIAPPAVENTI giornalista inviato del tg La7, si occupa di cronaca. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, negli ultimi anni ha seguito la cronaca giudiziaria a Milano. Ha pubblicato cinque libri: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni.
EMANUELE PALUCCI tatuatore, pittore e illustratore, romano. Ha partecipato a tattoo convention internazionali, spesso lavora a Londra e per il suo lavoro è in procinto di trasferirsi a New York.