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“Il futuro raccontato dalle piante”, la nostra recensione

Se si pensa ad ambienti naturali misteriosi facilmente la mente raggiunge la profondità degli abissi. Abitati da creature che ci appaiono mostruose per la loro capacità di adattamento ad ambienti a noi preclusi.
Eppure un mondo altrettanto affascinante e misterioso, pullulante di organismi che ci superano non solo in numero, è esattamente sotto i nostri piedi.
Ce ne parla Barbara Mazzolai nel suo “Il futuro raccontato dalle piante”.

La società multirazziale della rizosfera

In pochi millimetri di spessore nel sottosuolo, nello strato che chiamiamo rizosfera, abita una società “multirazziale”. Organismi e microrganismi che cooperano tra loro in modo estremamente efficiente: l’uno aiuta l’altro ad ottenere le sostanze di cui necessità per vivere, la combinazione tra ife fungine e radici permette alle piante di comunicare tra loro a distanza, in una rete di complessità tale da far impallidire Internet!
Un equilibrio perfetto, come solo la Natura è in grado di orchestrare e mantenere per milioni di anni… almeno fino al nostro arrivo.

Grafica Divina

“Il futuro raccontato dalle piante” per sopravvivere a noi stessi

In poco più di ventimila anni abbiamo portato il pianeta ad un livello di distruzione inimmaginabile, interferendo proprio sugli incredibili rapporti che legano le altre creature e che permettono non solo la loro, ma anche la nostra sopravvivenza.
Eppure proprio le piante, tra i più antichi esseri viventi, e la tecnologia messa al servizio della conoscenza potrebbero fornirci una via di scampo.

Barbara Mazzolai e i suoi robot

Barbara Mazzolai, dopo La natura geniale, torna ad affascinare con la sua appassionata capacità divulgativa. Biologa per formazione, con un Dottorato in Ingegneria dei Microsistemi è un Master in Eco-Mangement alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è Associate Director per l’Area Robotica e coordinatrice di ricerca di Robotica Bioispirata dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Dopo la realizzazione del Plantoide, il primo robot al mondo ispirato alle radici delle piante, sta coordinando progetti europei basati sullo studio delle piante rampicanti (GrowBot) e dei semi (I-Seed), con l’obiettivo del monitoraggio ambientale ma non solo.
A fine 2020 ha vinto un nuovo progetto del Consiglio Europeo per la Ricerca: I-Wood ambisce alla realizzazione di piante robot che sfruttano l’Intelligenza Artificiale per replicare le interazioni tra funghi e radici.

In Il futuro raccontato dalle piante dimostra ancora una volta la validità del principio “non si può amare ciò che non si conosce”: l’amore profondo per la natura, per gli ecosistemi e la ferma volontà di fare la sua parte per difenderli sono indiscutibilmente contagiosi!

Il futuro raccontato dalle piante
Barbara Mazzolai
Longanesi

Recensione di: Cinzia Ciarmatori

Se vuoi saperne di più, leggi la nostra intervista a Barbara Mazzolai per l’uscita de “La natura geniale”

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