La medicina è cambiata, è innegabile. Complici i profondi cambiamenti sociali e culturali, la diffusione egemonica della tecnologia, la deresponsabilizzazione dell’individuo nei confronti della propria salute, la medicina ha perso gran parte delle sue componenti “umane”. E oggi più che mai si sente il bisogno di una medicina inedita.
Medicina inedita e post modernità
Ci sono domande universali come quelle che riguardano la propria esistenza, il rapporto tra salute e malattia, la risposta della società alle aspettative di crescita e benessere degli individui. Domande universali le cui risposte però non sono le stesse per i Paesi che si autodefiniscono evoluti e tutti gli altri.
In un mondo governato da una politica volta alla globalizzazione dei mercati e non dei diritti, in un mondo le cui risorse si stanno mostrando quantomai finite, nasce l’esigenza di un’umanità “storicamente inedita”, che sappia sviluppare a pieno le proprie potenzialità.
Tecnologia e medicina
L’evoluzione tecnologica non sta risparmiando nessun settore, ma quello medico sembra essere particolarmente ambito. Inevitabilmente l’avvento delle macchine, coniugato ad una visione cartesiana meccanicistica e al positivismo, ha spostato l’obiettivo dall’individuo malato alla malattia. Dal macroscopico al microscopico. Dalla relazione empatica tra medico e paziente alla lettura impersonale di dati e valori da interpretare.
Cura è considerato sinonimo di terapia si tratta invece di un concetto molto più ampio che coinvolge intimamente il terapeuta e prende in esame il vissuto del paziente, l’ambiente in cui vive, le relazioni e i legami familiari.
Un saggio a quattro mani che diventa il manifesto per una nuova medicina, l’integrazione della modernità con le antiche tradizioni, il ritorno alla prevenzione come massimo strumento di benessere. Una lettura consigliata non solo ai terapeuti e alle terapeute nel senso più ampio del termine, ma anche a tutti coloro che vogliono partecipare ad un processo rivoluzionario: restituire all’individuo la responsabilità della propria salute.
Gli autori
Gianpaolo Donzelli professore ordinario di Pediatria e dottore dottore di ricerca in Neonatologia all’Università degli Studi di Firenze. Presidente della Fondazione Meyer autore prolifico di volumi e articoli scientifici ma anche di raccolte di poesie. È il curatore della collana “La cura” de La Nave di Teseo, che prende il via proprio con questo libro.
Pietro Spadafora è sociologo e si occupa di formazione e consulenza, è dirigente aziendale, esperto in prevenzione, educazione e promozione della salute. Si muove anche nell’ambito della pianificazione e controllo e nel management pubblico.
Medicina Inedita – uno sguardo nuovo su salute e malattia
di Gianpaolo Donzelli e Pietro Spadafora
La Nave di Teseo in collaborazione con Fondazione Meyer
Recensione di: Cinzia Ciarmatori