“Malifesto” è il nuovo album di Malika Ayane
Lo ha presentato durante una conferenza stampa in diretta su Zoom, a cui la redazione di DaSapere ha avuto il piacere di partecipare.
L’intervista
Facci un’introduzione all’album…
Questo è il mio terzo album che parla di “presente”. È un’analisi vissuta di emozioni diverse. Le parole dei testi sono scelte con cura e c’è una cura anche nella scelta dei suoni, che sono pochi, caldi, non solo analogici.
La Malika di ieri la Malika di oggi: differenze?
La Malika di ieri è fondamentale per quella di oggi. Penso di avere caratteristiche che rimangono immutate nel tempo, ma che si adattano alle situazioni… Siamo tante Malike!
Per quanto riguarda i concerti, la soluzione del patentino vaccinale ti piace?
Ogni soluzione è benedetta, purché nel rispetto della salute e dell’etica delle persone.
Come trovi i titoli di canzoni e album?
Per le canzoni mi faccio aiutare, ma per gli album penso di avere un talento nel trovare i titoli! Anzi: mi propongo per trovare i titoli agli album degli altri! (ride)
La tua emozione qui e ora qual è?
È abbastanza complicato… Ogni giorno attraverso tantissimi stati diversi. La notte mi sveglio continuamente. Passo attraverso i momenti di sconforto. Far uscire questo disco mi permette di uscire per un attimo da questa situazione di navigazione a vista. A volte mi sento piccolissima, poi mi sento la responsabilità come donna e verso mia figlia di portare messaggi positivi. Dire che ogni tanto ci si sente smarriti è giusto secondo me.
È un disco molto curato, ma non potrebbe rischiare di essere un po’ ostico per il grande pubblico?
In questi anni ho imparato che la massima possibilità sia fare quello che ci si sente di fare. Se suonerà troppo sofisticato… Pazienza! Cercare di inseguire l’attualità è l’anti-musica! I dischi rimangono!
Musicalmente come nasce questo album?
Abbiamo registrato prima tutti i pezzi solo pianoforte e voce, per far emergere questo calore. Poi intorno abbiamo costruito i suoni.
Hai rimpianti?
No. Bisogna cercare di stare nel presente e vivere al meglio possibile, cercare di trovare un equilibrio dentro di sé e poi fuori.
Scriveresti una colonna sonora per un film?
Ogni volta che devo preparare un disco, allego sempre delle immagini per dare indicazioni ai miei collaboratori. In questo caso avevo preparato delle scene di film. Molto cinema francese, quella malinconia rarefatta…
Negli anni cosa hai perso e cosa hai guadagnato?
Ho guadagnato la consapevolezza. Poi… Ero diventata troppo scientifica nella ricerca dei suoni: ho perso qualche paranoia di troppo, finalmente!
Dove attingi per la tua energia positiva?
È un lavoro che si impara a fare nel tempo. È una scelta, senza essere giulivi. Ognuno di noi ha un bilancio anche negativo e sappiamo che crogiolarsi nel dolore non serve a niente. Fare ogni giorno anche il bilancio positivo è proprio una scelta, che poi porta conseguenze positive.
La tua voce particolare si riconosce subito…
Penso che nascere con un timbro particolare sia una benedizione che dipende dalla fortuna e dalla natura. Poi bisogna imparare a usarla a livello tecnico.
Come è nata la copertina dell’album?
È stata una cosa abbastanza casuale. Ero in attesa di un pomeriggio di scatti, ancora struccata e spettinata. Il fotografo in quel momento ha, come dire, fotografato la mia anima musicale.
“Malifesto”: una fotografia di diversi stati d’animo
Un inno alla riscoperta del valore delle emozioni e all’importanza di manifestarle, alla leggerezza, il migliore degli atteggiamenti per mettersi di fronte alle cose senza paura, con il coraggio di riconoscersi anche quando tutto attorno cambia. Una fotografia di diversi stati d’animo che Malika Ayane ha deciso, a modo suo, di manifestare.
Con la sua voce dalle sfumature inconfondibili, Malika Ayane è da sempre un riferimento di cantautorato raffinato e contemporaneo, che si è distinta per le sue sonorità e per la costante ricerca di toni diversi. Malika Ayane è un’artista che tramite la sua voce e i testi delle sue canzoni ama narrare il presente, e lo fa anche in “Malifesto” (Sugar), il suo sesto progetto discografico prodotto con Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo, registrato a Milano, che contiene il singolo inedito con cui si è esibita nella 71° edizione sanremese, dal titolo “Ti piaci così”, brano che racconta la consapevolezza di sé, lo scoprirsi risolti, l’avere voglia di vivere con gusto, il riconoscersi senza biasimo, il celebrare se stessi per il solo fatto di essere al mondo.
Il suono è principalmente composto da batterie strette registrate con pochissimi microfoni, filtrate nei simulatori di nastri e Vinile e Drum Machine come la Linn o la CR78 che creano il tappeto ritmico. Il basso Hofner è stato utilizzato apposta per creare un disco “bassocentrico”. Pochissime chitarre elettriche, mentre viene dato più spazio a strumenti acustici a corda come la chitarra classica, l’ukulele, la chitarra acustica e l’AutoHarp. Per i tasti la scelta è caduta su pianoforte verticale, Clavi, Rhodes e synth come Juno 60, Jupiter, il tutto abbracciato da tappeti di Mellotron e Archi.
Un linguaggio che Malika Ayane usa per descrivere i temi attraversati in “Malifesto”, un album che si configura come un vero e proprio racconto delle emozioni in maniera universale, pura ed essenziale. Lo spirito dell’album è perfettamente rappresentato da una copertina semplice ma intensa, un’opera di Max Cardelli: un ritratto dinamico di Malika Ayane in bianco e nero, come se fosse stata colta nel momento del salto verso quella miriade di emozioni e stati d’animo che ha deciso di manifestare attraverso la musica. La scritta del titolo dell’album posta al centro, un’immagine pulita e tangibile, totalmente in linea con il messaggio del disco.
I brani
Un album composto da 10 brani che Malika Ayane ha scritto e composto insieme, tra gli altri, a Pacifico, Antonino Di Martino, Alessandra Flora, Leo Pari, Colapesce, Antonio Filippelli, Daniel Bestonzo e Rocco Rampino.
Il viaggio di Malika Ayane parte da “Peccato Originale”, l’amore irrazionale, e prosegue con “Ti piaci così”, brano sul riconoscersi e celebrarsi per essere al mondo. Da “Telefonami”, il sapore malinconico di un amore appeso nonostante il tempo e la distanza, la tracklist continua con il racconto della maturità in “Come sarà” e la celebrazione dell’agire nonostante le avversità in “Per chi ha paura del buio”. Sesto brano del disco è “Mezzanotte” a cui seguono il bisogno di vivere senza sovrastrutture descritto in “A mani nude”, la necessità di splendere raccontata in “Brilla”, il bisogno di sciogliere le catene in “Formidabile” e, infine, la consapevolezza di esserci raccontata in “Senza Arrossire”.
Per seguire Malika Ayane:
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NOTA: Le domande dell’intervista sono state raccolte durante la conferenza stampa tra le domande poste dai giornalisti che hanno partecipato.
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