Lorenzo Beccati è uno scrittore ricercato e attento. Autore di trasmissioni come Drive in e Striscia la notizia ci regala anche interessanti romanzi che spaziano tra i diversi generi anche se una sua particolare passione è quella di mescolare nelle sue storie realtà storica e finzione narrativa. Da poco in libreria Il pescatore di Lenin uscito per Oligo Editore, una storia intrigante che ci porta nella meravigliosa Capri. Gli abbiamo fatto qualche domanda ed ecco cosa ci ha raccontato.
Da cosa sei partito per costruire “Il pescatore di Lenin”?
Lenin aveva soggiornato a Capri nel 1908 e 1910. La vicenda mi ha spronato a informarmi oltre. Da lì al romanzo il passo è breve.
In che modo realtà storica e finzione narrativa si toccano e incrociano?
Nei miei libri realtà e finzione di contaminano a vicenda. Spesso però la finzione è così vicina alla realtà da essere plausibile e credibile. Mi piace giocare continuamente mischiando personaggi esistiti ad altri di fantasia.
Nei tuoi libri spesso si parte da fatti reali: che ruolo ha la verosimiglianza?
La verosimiglianza è fondamentale. Il lettore si deve chiedere continuamente se i personaggi delle mie pagine sono realmente esisti oppure no. Devo dire che la domanda che ricevo più frequentemente con una punta di delusione è questa: “Ah, allora non è esistito, l’hai inventato?”.
Sei uno scrittore prolifico. Dove ha radici la tua voglia di raccontare?
Direi da mia nonna Ines cui piaceva raccontare storie incredibili e spesso paurose per prendermi un po’ in giro e divertirsi al mio spavento. Inoltre, nel mio lavoro di autore di Striscia la notizia, fin dalla prima puntata, respiro ogni giorno le storie di gente troppo spesso in difficoltà.
In che modo concili la scrittura rapida, quotidiana, attuale di Striscia con quella meditata, ricercata lenta dei libri?
L’uso quotidiano di una scrittura veloce ma al contempo ficcante, scegliendo le parole più adatte, come si fa a Striscia, mi ha aiutato a dare ritmo e precisione ai concetti e alle descrizioni meditate a lungo per i miei libri.
Intervista di: Cinzia Ciarmatori