Si parla sempre più spesso di Telemedicina e Telemedicina veterinaria ma non tutti sanno esattamente di cosa si tratta e come funziona.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e chiediamo alla Dottoressa Cinzia Ciarmatori Medico Veterinario con un Master di II Livello in Teledidattica applicata alle Scienze della Salute e ICT in Medicina.
Che cos’è la Telemedicina? Esiste anche in Veterinaria?
Di Telemedicina si sente parlare sempre più spesso e in medicina umana sta entrando a far parte con sempre maggior frequenza dell’elenco delle prestazioni offerte sia in sanità privata che pubblica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha iniziato a parlarne fin dal 2005, non è quindi una novità legata all’attuale situazione pandemica come si potrebbe pensare. Non è una prestazione medica di per sé, quanto piuttosto una differente modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie che si avvale dell’utilizzo di dispositivi tecnologici ormai molto diffusi. Segue pertanto tutte le regole delle professioni sanitarie, sia da un punto di vista giuridico che ordinistico, anche in veterinaria sta destando molta curiosità e mi fa molto piacere parlarne perché credo che in un futuro che è ormai presente entrerà a far parte dei servizi offerti da un numero sempre maggiore di strutture.
È una “visita” a distanza, o più propriamente una consulenza, una conversazione da remoto tra professionista e famigliare del paziente nella quale è possibile però anche vedere l’animale e interagire tramite il famigliare. Proprio come avviene in umana con la Telepediatria. Un’altra modalità è la Teleconsulenza, che coinvolge in genere due o più professionisti. Grazie alle nuove tecnologie sono in grado di inviare e ricevere tutta la documentazione clinica e diagnostica di un paziente anche in tempo reale, condividendo pareri ed esperienza per migliorare la gestione del caso e offrire il massimo livello di cure.
Come funziona?
In modo molto semplice, funziona esattamente come le video-chiamate a cui siamo tutti abituati ormai. La piattaforma scelta dipende ovviamente dal professionista, che si avvarrà di sistemi in grado di proteggere i dati in base alle norme stabilite dal GDPR per la privacy e di trattare i pagamenti in modo sicuro ed affidabile. I dispositivi tecnologici di cui ci avvaliamo quotidianamente, in particolare smartphone, tablet e PC sono sufficienti. Per ora non serve altro, anche se conoscendo la rapidità di espansione del settore sono certa che arriveranno presto sensori e dispositivi IoT dedicati in modo specifico alla veterinaria.
Quali prestazioni si possono effettuare?
In generale tutte quelle che non richiedono un esame semeiotico, cioè tutte quelle manualità cliniche eseguibili sono in presenza e ancora molto importanti in veterinaria (in medicina umana invece sono sempre meno i medici che visitano i pazienti nel senso stretto del termine). È un’ottima modalità per monitorare l’andamento di patologie croniche in pazienti che conosciamo e che abbiamo visitato in precedenza, per valutare l’efficacia delle terapie prescritte ed eventualmente modificarle. Può aiutare a seguire da remoto pazienti recentemente sottoposti ad interventi chirurgici per verificare che tutto stia procedendo al meglio, evitando di far viaggiare gli animali se non necessario.
Può essere anche di grande aiuto a tutti quei professionisti che si occupano di fornire secondi pareri o consulenze in specifici ambiti, come la nutrizione, la medicina del comportamento o le medicine non convenzionali. La responsabilità della scelta ricade sempre sul professionista, che dovrà agire secondo i principi deontologici e nel rispetto delle normative vigenti.
Quali sono i vantaggi per i pazienti?
Dal mio punto di vista sono molti, primo fra tutti la possibilità di limitare eventi stressanti per gli animali come quelli legati alle visite veterinarie: il viaggio in auto, l’attesa con persone e animali sconosciuti, le manualità cliniche e terapeutiche, lo stazionamento in locali in cui altri animali hanno prodotto feromoni d’allarme, hanno provato emozioni negative, paura, terrore a volte, che tutti gli altri percepiscono. Per me che mi occupo anche di medicina degli animali esotici e non convenzionali è ancora più importante: un coniglio o altri animali preda che si trovino in sala d’attesa con predatori come cani, gatti e furetti subiscono un forte stress, senza considerare poi lo spostamento dal loro territorio. Tutte le volte che posso glielo evito volentieri!
In più per molte persone che scelgono di vivere con gli animali è importante poter interagire con il proprio medico veterinario di fiducia, chiarire aspetti legati alla gestione domestica, all’alimentazione, alle terapie. Con la Telemedicina tutto questo è possibile, prenotando comodamente da casa un appuntamento per chiarire ogni dubbio e migliorare così la propria vita e quella dei nostri conviventi di altre specie!
Foto: https://www.vetmed.vt.edu/vth/services/sa-community-practice.asp
Foto: https://kennedyheightsanimalhosp.ca/
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