FAT SHAME. Lo stigma del corpo grasso in libreria per Tlon Edizioni
Immagina il funesto scaffale delle discriminazioni.
Su questo scaffale poggiano tante etichette discriminatorie, che corrispondono ad altrettante pratiche, consapevoli e inconsapevoli, di esclusione.
Poi c’è un altro scaffale, composto da libri che studiano e resistono a quei pregiudizi vergognosi che lacerano il tessuto sociale e ne impediscono la fioritura.
Fat shame. Lo stigma del corpo grasso di Amy Erdnam Farrell è uno di questi libri.
E ha un merito ulteriore, come scrive Maura Gancitano: “è il primo saggio sulla grassofobia a uscire in Italia, e ha quindi il compito di aprire una riflessione, spiegando l’origine di questa cultura, mostrando quanto siano profondi i pregiudizi nei confronti delle persone grasse e spingendo a cambiare finalmente lo sguardo sul proprio corpo e su quello degli altri”.
Con questo libro ci auguriamo di rafforzare l’idea che “il nostro corpo dovrebbe essere un territorio di libertà, scoperta e autodeterminazione“, piuttosto che la frequente riduzione a canoni e misure in base alle quali considerarlo “giusto” o “sbagliato”.